Danza, teatro e laboratori per l’edizione 2012 di Spam!

Da sabato 17 novembre a domenica 16 dicembre 2012

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2012 19:21
Danza, teatro e laboratori per l’edizione 2012 di Spam!

FIRENZE– Il richiamo alla profetica affermazione di Bob Dylan dedicata al continuo mutare dei tempi non è casuale: la nuova stagione di SPAM!, intitolata The times they are a-changin‘, parte dall’idea che la danza era già molto avanti sui tempi, aspettava che il mondo la raggiungesse sullo stesso piano di austerità e autodisciplina, così utili oggi in mezzo alla crisi; ma non lo sapeva. E ora è pronta a dialogare con tutti coloro che capiscono di dover smaltire una sbornia fatta di eccessi di consumo e arroganza intellettuale. Così, a partire dal 17 novembre e fino a domenica 16 dicembre, il progetto elaborato da Aldes, diretto da Roberto Castelli, presenta un programma ambizioso, centrato sulla rete di sedi teatrali dell’area lucchese, laboratori e momenti formativi che Nicola Borrelli di Aldes può permettersi di definire, così come ha fatto stamani durante la presentazione alla stampa dell’iniziativa insiema all’assessore alla cultura del Comune di Lucca Patrizia Favati e ad un rappresentante del Comune di Porcari, “una residenza diffusa di momenti d’arte”.

Il cuore del programma SPAM! 2012 è la sua prima volta di livello internazionale, con l’arrivo della coreografa israeliana Iris Erez e della sua mini retrospettiva di creazioni coreografiche, progetto reso possibile dalla collaborazione nell’ambito del progetto Dotline con le compagnie Company Blue di Sesto Fiorentino e il Grattacielo di Livorno. Poi è d’obbligo citare per la danza l’anteprima di D.o.g.m.a. di Daniele Albanese, una parentesi di gruppi teatrali toscani (Omini, Scarti e Ultra°Off), le Sorelle Marinetti e la conclusione affidata alle visioni di Ascanio Celestini. “SPAM! È l’esempio chiaro e netto dell’importanza del radicamento e del collegamento con il proprio territorio – ha affermato l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti – per sviluppare momenti culturali utili a stringere legami forti con i cittadini.

E la conferma che fare cultura oggi è costruire una rete di progettualità che diventano momento di crescita collettiva, ma anche volano di sviluppo e valorizzazione dei territori. Per questo la Toscana non rinuncerà a sostenere con tutta la forza possibile l’attività culturale”. La stagione 2012 di SPAM! inaugura sabato 17 novembre al teatro di Ponte a Moriano con un brindisi e un buffet aperto al pubblico alle ore 20. La serata prosegue alle ore 21 sulle onde dell’Eiar (Ente italiano audizioni radiofoniche), di ventennale fascistica memoria, in compagnia delle “Sorelle Marinetti”, figlie a loro volta di Natalino Otto, il Trio Lescano, Alberto Rabagliati, Odoardo Spadaro, tre “signorine” futuriste en travesti, che di nome fanno Turbina (Nicola Oliviero), Mercuria (Andrea Allione) e Scintilla (Marco Lugli) a decantare “Non ce ne importa niente” (testi Giorgio Bozzo, regia Max Croci), più che un semplice concerto una vera e propria pièce teatral-musicale a ritroso negli anni ’30, fra evasione e spensieratezza, un repertorio di canzoni “scoppiettanti e rinfrescanti”, sostenute dall’Orchestra Maniscalchi con il Maestro Christian Schmitz al pianoforte e il Maestro Adalberto Ferrari al clarinetto.

Mercoledì 21 novembre a Porcari, teatro “Vincenzo Da Massa Carrara”, Replay, lavoro coreografico di Davide Calvaresi con Ivana Pierantozzi e Giulia Capriotti, che analizza la relazione tra corpo, gesto e immagine digitale, partendo da una serie di sequenze tratte da youtube (cronaca quotidiana, eventi sportivi, interviste, gaffe) montate in modo da creare un continuum interattivo e dialettico con quanto avviene sulla scena. Si prosegue con l’israeliana Iris Erez, che per la prima volta in Italia viene omaggiata con una mini antologica che mostrerà tre dei suoi lavori.

La nota coreografa di Tel Aviv, nel 2001 vincitrice dell’Israeli Minister of Culture Prize come miglior performer, presenta in questa prima serata a lei dedicata due assoli densi di radicale energia fisica: Temporary, musiche di Hanayo, cosa vuol dire oggi essere un danzatore/performer e quali le aspettative del pubblico, e It’s not personal, musica di Uffie&feads e Felix Da Husecat, lo sdoppiamento del corpo riflesso in una piccola bambola che inerme “assiste” alle emozioni esibite da vivo dall’interprete.

Venerdì 23 novembre, sempre a Porcari, doppio set con Daniele Albanese che in DOGMA (Dance On Gardens Manifactured Artificially) costruisce per Francesca Burzacchini e Marta Ciappina, un percorso onirico e ipnotico alla ricerca della memoria, di quelle forze invisibili che scandiscono l’inesorabile passare del tempo e la trasfigurazione incessante della realtà e con Elena Giannotti (già con Micha Van Hoecke e Virgilio Sieni, ora residente in Irlanda) che in Rider in Arena prosegue la sua personale ricerca sul tema dell’improvvisazione come spazio mentale e fisico. Sono tre i protagonisti sabato 24 novembre al teatro di Ponte a Moriano.

La livornese Claudia Caldarano (classe 1986) in Dialogo Tonie, progetto al quale lavora e si dedica dal 2011 in sinergia con Beppe Scardino, scandisce tutto un insieme di suggestioni che scaturiscono dal “logos”, parola riassuntiva, termine denso e palpitante che precipita in vari rivoli e molteplici significati (raccogliere, mettere insieme, raccontare, ragionamento, causa, sintesi, principio unificante) che il corpo di Claudia sostiene amplificandosi e modificandosi, libero di dialogare con le infiltrazioni della mente e del cuore, di intrecciare ricordi e riverberi, luci e ombre, come un attraversamento leggero e denso, in un flusso continuo di sollecitazioni e stratificazioni.

Da parte sua Daniele Ninarello si muove in una sorta di vuoto mentale, nell’irrazionale frattura che separa l’incoscienza dalla dimenticanza, per dare vita (e senso) a una serie di improvvisazioni inedite e impreviste che aprono incessanti spiragli di forme, direzioni, architetture, lasciate fluttuanti e astratte, senza alcuna ambizione narrativa. In chiusura, Iris Erez monta per tre danzatori una sua coreografia, Homesick, presentata a Tel Aviv nel 2010, come eccentrici giochi di famiglia in un interno, conflitto pubblico privato, fragilità dei riferimenti socio-familiari, deriva sentimentale, riposizionamento del corpo all’interno della propria immagine.

Ancora un tris è di scena venerdì 30 a Porcari, al teatro “Vincenzo Da Massa Carrara”, dedicato al teatro di parola di tre giovani compagnie drammaturgiche toscane, per una serata nata da un'idea e in collaborazione con ULTRA°OFF. Comincia la Compagnia degli Scarti, nata a La Spezia nel 2007, portatrice di una teatralità eccentrica e contaminata, frantumata e scardinata, che vanta un irresistibile “Ubu Rex” da Jarry (sintesi estetica e manifesto tecnico del loro “modus operandi”) da cui proviene Simone Biggi che svestiti i panni della Regina Rosmunda indossa quelli di un irriverente entertainer televisivo in questo Big Biggi One Man Show, risposta brutta, sporca e cattiva, volutamente provocatoria e destabilizzante allo star system dei vari Fiorelli che affollano il piccolo schermo, un contenitore di sketch, imitazioni, improbabili balletti, canzoni, travestimenti, effetti speciali e “grandi” ospiti, solcato da una vena di acido umorismo al limite del demenziale.

A seguire, la Compagnia ULTRA°OFF in “FraMentAzioni”, dove quattro persone senza personaggio, si trovano su' di un "palco": non può accadere che una frammentazione di situazioni dove la realtà è messa alla berlina sia nelle sue forme più complesse (l'arte, la religione, la guerra) sia in quelle più banali e quotidiane. Quattro personaggi che non cercano e ricercano niente, nemmeno se stessi, e trovano come in una fotografia surreale il copione della loro esistenza. Chiude la divertente e arguta Compagnia degli Omini con L’asta del santo, dove la vendita (per finta e per davvero) di alcuni quadretti che ritraggono santi, diventa il pretesto per creare scenette e storielle sui vari disegni, coinvolgendo, nel gioco blasfemo, piccoli e grandi che non trattengono le lacrime e sono pronti a rilanciare l’offerta con le fiches che si ritrovano in mano.

Sabato 1 dicembre a Ponte a Moriano arriva L’origine del mondo. Ritratto di un interno. Donna melanconica al frigorifero di Lucia Calamaro, bella drammaturgia “al femminile”, densa di approcci semantici e colma di inquietudini esistenziali, coagulata e slanciata, un grumo che si scioglie e inventa la quotidiana frattura che è il male di vivere, una scrittura amara e asciutta, traumatica e scheggiata, che cerca, indaga, scopre e dona libertà, là dove le creature si incontrano e sanno anche che da qualche parte potranno diradare nebbie e rimorsi.

Primo di una serie di schizzi su una personale fenomenologia della crisi indaga la condotta di un animale che si rinchiude nella tana, Daria. Unica uscita, dall’Analista, che in questo interno è incarnata dalla Figlia. Una vita che s’inceppa e che sente, nell’impasse obbligata, il bisogno di indagare suo malgrado quel Cominciamento per tutti noi misterioso, attraverso il rapporto con un Analista e soprattutto attraverso una particolare modalità di gestione della Figlia. In fondo la genia è l’unica prova spicciola e familiarissima che ognuno di noi ha della possibilità di essere assoluti demiurghi di un Inizio.

E da lì, da quell’atto massimo di vitalità, che invecchia di fronte a noi, ritrovare il nostro, di Inizio. Domenica 16 dicembre a Porcari un fuori abbonamento d'eccezione con una serata realizzata con la Fondazione Cavanis e che ha come protagonista Ascanio Celestini, attore, autore teatrale e cantautore, scrittore e anche regista di cinema ma soprattutto narratore o, per dirla col gusto della fiaba incantatrice e del racconto calamitante, affabulatore. Ascanio Celestini da anni occupa un posto a parte nel panorama teatrale italiano.

Perché supera la soglia del monologo come gesto e attitudine drammatica (una scuola che in Italia ha generato eccellenti interpreti, veri numeri uno da Marco Paolini a Laura Curino, da Moni Ovadia a Mario Perrotta) per farsi esso stesso riflesso mitico della parola e condizione permanente dello stare in scena. I Racconti di Celestini sono frasi della grande storia e tracciati di quotidiana emergenza. E sfilano gli ultimi manifestanti, chiusi dentro il palazzo del potere, il cittadino che aspetta da sei mesi e l’anarchico che è lì dal ’48, i contadini e i braccianti, i partigiani e i militi ignoti, i terremotati, gli allagati, gli esondati, gli scampati, gli indignati, le maestre coraggiose e le madri coraggio, e c’è la barba dei rivoluzionari che nell’attesa della rivoluzione cresce e intanto evapora la benzina delle molotov.

Abbonamento per 5 spettacoli (esclusi Sorelle Marinetti e Ascanio Celestini) costo 30 euro. SPAM! affianca alla stagione, un ciclo di laboratori rivolti a professionisti e danzatori avanzati e coinvolgono alcuni degli artisti ospiti: l'israeliana Iris Erez (23>25 novembre), Michela Lucenti di Balletto Civile (1-2 dicembre), Daniele Albanese (8-9 dicembre), e infine Roberto Castello (15-16 dicembre). I costi sono competitivi, è necessaria la prenotazione entro 10 giorni prima l'inizio di un corso (info e dettagli: formazione@spamweb.it - cell.

342 0591932) SPAM! rete per le arti contemporanee è un progetto ALDES in collaborazione con DA.TO./Danza in Toscana realizzato nell’ambito del ‘Patto Riassetto Sistema Teatrale della Toscana 2012’, con il sostegno di Regione Toscana, Provincia di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Cavanis di Porcari. Realizzato con la collaborazione dei partner di SPAM!: Comune di Porcari, Comune di Lucca, Comune di Viareggio, Comune di Massarosa e CAV / Fondazione Centro Arti Visive di Pietrasanta

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza