Ticket da 10 euro: la burocrazia complica la vita del paziente

Digitalizzazione delle immagini: vale anche per le radiografie fatte in regime di Pronto Soccorso, ma resta un'odissea districarsi nel pagamento. La denuncia di Nove da Firenze raccolta dal Vicepresidente della Sanità Stefano Mugnai

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 novembre 2012 13:19
Ticket da 10 euro: la burocrazia complica la vita del paziente

Digitalizzazione delle immagini: vale anche per le radiografie fatte in regime di Pronto Soccorso, ma resta un'odissea districarsi nel pagamento. Adesso ci si mettono anche le Poste Italiane dove, secondo la ASL, sarebbe possibile pagare il ticket, ma come fare se al centralone delle PT non risulta dovuto nulla? Siamo stati tra i primi, subito dopo l'introduzione del nuovo ticket sanitario da 10 euro per la digitalizzazione delle immagini, a segnalare alcune anomalie nel sistema sanitario toscano.

Lo dobbiamo ai nostri lettori sparsi sul territorio sempre molto attenti e desiderosi di spiegazioni. Non tutti i plessi sanitari sono dotati di macchinette elettroniche per il pagamento del ticket che accettino sia contanti che bancomat. Molto spesso, ed è stato già dimostrato, è la stessa macchinetta a non riconoscere il dovuto che non sempre rientra nella materia oggetto di prestazione: "Lei ha pagato per una prestazione generica - si è sentito dire qualcuno che pur inserendo la Tessera Sanitaria Elettronica allo sportello non ha trovato presenza del contributo dovuto, pur essendo tenuto a pagarlo - adesso potrebbe arrivarle un avviso di pagamento e dovrà conservare la ricevuta per dimostrare di aver corrisposto i 10 euro dovuti come altra prestazione". Nel corso delle settimane seguenti all'inserimento del nuovo ticket l'assessorato della Regione Toscana ha dichiarato la massima trasparenza ed informazione sulle modalità di tariffazione e di pagamento, ma ancora sussisterebbero problemi. L'ultima segnalazione fa scattare un altro campanello d'allarme ed accende nuovamente l'attenzione sui metodi di pagamento del ticket fisso da 10 euro.

E' possibile pagare il ticket da 10 euro, dovuto anche per la classica radiografia fatta in regime di Pronto Soccorso, presso un ufficio postale. Abbiamo domandato conferma presso l'Ufficio postale di Campo di Marte: il paziente si reca alla Posta con la fattura rilasciata dalla ASL. Presso lo sportello viene effettuata una ricerca alla voce "Ticket Sanitario" successivamente nel centralone si seleziona la località "Firenze 10" a questo punto si immette il Codice Fiscale del soggetto.

"Nessuna prenotazione risulta effettuata" questa la risposta del sistema e dunque non ci sono euro da pagare. Come mai? Che il problema sia sempre lo stesso? Il ticket fisso da 10 euro non è una prestazione prenotabile e neppure un esame specifico, ma una tassa fissa che non è inserita tra le voci di pagamento. Cosa fare allora? "Si potrebbe fare un bollettino - ci viene spiegato dalle Poste - sul conto corrente della ASL, ma non sappiamo se il Pronto Soccorso ne ha uno diverso rispetto agli esami ordinari e rischieremmo di farle pagare il debito sul conto sbagliato".

Quindi occorre prima chiedere al Servizio Sanitario Locale dove hanno piacere di ricevere il pagamento. Lo abbiamo fatto e, nel nostro caso specifico, ci è stato indicato dalla ASL il c/c 227*** intestato ad AOUC Servizio Tesoreria Firenze. Nella causale occorre poi indicare tipo, prestazione, data e luogo: già, quale prestazione dunque? In questo caso però, immettendo 10 euro in un calderone come un Conto Corrente Postale, come si può associare il pagamento al servizio dovuto? "Eh..

in quel caso - ci spiegano sia le Poste che la ASL - occorrerà inviare una parte del bollettino, unitamente alla fattura nuovamente alla ASL tramite posta prioritaria, oppure tramite Fax al numero 055/79**" neppure un numero verde dunque. Ma è possibile che sia così macchinoso il sistema? Il caso sollevato da Nove da Firenze è stato raccolto dal Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (Pdl) : "Brutto e pure impossibile: è il ticket da 10 euro sulla diagnostica per immagini per pagare il quale si deve affrontare una vera e propria odissea.

Circa un mese fa – ricorda Mugnai – il Consiglio regionale all’unanimità si è espresso impegnando la giunta a revocare questo odioso balzello per quanto riguarda i malati cronici e, in particolare, i pazienti oncologici. Ancora non ci risulta che la giunta abbia dato seguito a questo indirizzo, e già questo fa abbastanza specie. Ma, in più, sapere che al danno del ticket si aggiunge la beffa dell’autentico percorso a ostacoli che il malato deve affrontare per pagare questi 10 euro presso gli uffici postali rende il tutto ancor più inaccettabile". Da Mugnai parte un appello direttamente rivolto all’assessorato: "Pur nella forsennata ricerca di far cassa ad ogni costo – dice Mugnai – auspichiamo che dalla giunta regionale si renda per lo meno più pratico il pagamento presso gli uffici postali.

Se proprio dev’essere, insomma, che non sia proprio una tortura sotto ogni punto di vista". AntLen

Notizie correlate
In evidenza