La Toscana in 4 Province. Rossi: ''Richiama la mia idea di tre aree vaste''

Il No del consiglio provinciale di Prato all'accorpamento con Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 ottobre 2012 19:59
La Toscana in 4 Province. Rossi: ''Richiama la mia idea di tre aree vaste''

“La perimetrazione approvata oggi dal Consiglio dei ministri ha un senso perché si raccorda con la legislazione regionale sulle aree vaste, con i tanti studi effettuati e con le numerose iniziative di governance promosse dalla stesse Province”. Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commenta le decisioni uscite oggi Consiglio dei ministri. “Certamente – prosegue – i nuovi confini approvati richiamano la mia proposta iniziale di unificare le province in tre aree vaste, mantenendo quella di Arezzo, anche se quella da me avanzata era diversa nelle modalità di attuazione e non prevedeva la città metropolitana.

In merito all’istituzione della città metropolitana raccolgo le preoccupazione dei sindaci delle città capoluogo. L’area centrale non può certo essere considerata a tutti gli effetti, ancorché metropolitana, una città. E’ in realtà una dimensione territoriale che per le sue caratteristiche ha bisogno di una governance unitaria. Perciò – conclude Rossi – un giudizio definitivo sul processo di riorganizzazione delle province sarà comunque possibile solo quando l’intero iter si sarà concluso”. Ma la decisione del Governo come era prevedibile ha incontrato qualche consenso e molti scontenti, una su tutti la città di Prato accorpata a Firenze in un unica provincia.

Un no deciso e unanime arriva dal consiglio provinciale di Prato che oggi pomeriggio, ha approvato all’unanimità una mozione – sottoscritta da tutti i gruppi, di maggioranza e minoranza (Pd, Idv,Pdl, Udc, Fli, Lega nord) – che dice no alla scelta del Governo di allargare la Città metropolitana di Firenze a Prato. Nel documento si dà “pieno sostegno al presidente Gestri nella sua richiesta al Parlamento di modifica del decreto del Governo” e si ipotizza il ricorso contro il decreto, qualora non intervenga la Corte costituzionale.

Nella mozione si ricorda che la stessa legge del Governo Monti sul riordino delle Province non prevedeva l’ipotesi di allargamento delle Città metropolitane ad altri territori provinciali. Si mette in evidenza inoltre che gli stessi enti territoriali interessati, Provincia e Comune di Prato, e il Consiglio delle autonomie locali non hanno mai avanzato l’ipotesi che Prato potesse essere accorpata alla Città metropolitana.

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