Vaccini: nuovo ritiro. L'elenco di quelli da non acquistare

Dopo i casi Cricell e Novartis . Adiconsum: "Si faccia chiarezza. Quale ricaduta nella regione Toscana?". Romanelli (SEL): “E’ il momento di rivedere le procedure di trasparenza, diffusione e autorizzazione dei farmaci”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2012 18:55
Vaccini: nuovo ritiro. L'elenco di quelli da non acquistare

Anche in Toscana l'avvio della campagna di vaccinazione antinfluenzale, previsto per l'inizio della prossima settimana, è destinato a slittare, a causa del sommarsi dei blocchi dei vaccini Crucell (la settimana scorsa, per la Toscana 117.230 dosi) e di quelli della Novartis (ieri, 385.520 dosi). Lo comunica, in una nota, la Regione Toscana. Stamani il problema, che riguarda tutte le regioni, e' stato affrontato nel corso della riunione del Coordinamento interregionale prevenzione che si e' tenuta a Roma tra i tecnici delle Regioni e quelli del Ministero.

Si eè trattato di un incontro interlocutorio, per il momento non sono state prese decisioni, e il Coordinamento è stato aggiornato all'inizio della prossima settimana. ''Attendiamo le decisioni di Ministero e Aifa (Agenzia italiana del farmaco) - dichiara l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - Monitoreremo costantemente la situazione e daremo un'informazione puntuale. E comunque, voglio ricordare ai cittadini che per vaccinarsi c'e' tempo tutto il mese di novembre'' Interviene anche l'Associazione dei Consumatori che in una nota invita alla prudenza e all'astensione dall'acquisto di alcuni farmaci, ritenuti dal Ministero come potenzialmente pericolosi.

È di stamani infatti la notizia di un nuovo ritiro dal mercato di vaccini antinfluenzali. Dopo il blocco dell’azienda Olandese Crucell, con una partita di due milioni e mezzo di dosi, il Ministero ha immediatamente vietato, a scopo cautelativo, alcuni vaccini antinfluenzali dell’azienda Novartis che potrebbero causare effetti indesiderati a causa di un problema nell’aggregazione delle proteine. I vaccini “incriminati” sono quattro:

Agrippal Fluad Influpozzi adiuvato Influpozzi sub unità
I consumatori sono pertanto invitati a non acquistare tali vaccini fino a che non ci sarà una nuova comunicazione in merito.

Il diritto alla salute è un diritto fondamentale per ogni cittadino pertanto tutti i consumatori hanno il diritto di conoscere i rischi che possono correre. “Si faccia chiarezza nella vicenda accertando le responsabilità - dice Grazia Simone, Segretario Generale Adiconsum Toscana- , i consumatori hanno diritto di sapere per continuare ad avere fiducia nel sistema sanitario. Chiediamo alla Regione Toscana la convocazione delle Associazioni dei Consumatori per capire quale è la ricaduta nella nostra regione". “Il ritiro dei vaccini anti influenzali di Novartis – dichiara il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli - per motivi di sicurezza e possibili effetti collaterali nocivi per la salute, ritiro che si somma con quello recente di analoghi vaccini dell’azienda Crucell, fa luce una volta di più su quanto occorra maggiore trasparenza in un mondo, come quello della salute pubblica, in cui gli interessi economici sono fortissimi, così come forti sono le pressioni dei vari attori economici coinvolti”.

“In Italia si sa un ricorso eccessivo ai vaccini, dalla sempre più dubbia utilità, ma che certamente rappresentano un corposo business per le lobbies farmaceutiche: l’influenza delle stagioni fredde, esclusi i soggetti a rischio come anziani e cardiopatici, può essere addirittura benefica per l’organismo, perché ne rafforza le difese immunitarie, mentre sui bambini italiani si permettono troppi vaccini pediatrici, alcuni, secondo molti medici, anche pericolosi, come quello per la pertosse”. In questi mesi Novartis è stata nel mirino degli animalisti anche per l'uso di animali come cavie di sperimentazione, sperimentazione proprio di vaccini, in un progetto presso l'Università di Siena finanziata anche dalla Regione Toscana. "Queste ultime vicende devono indurci a riconsiderare anche il problema degli esperimenti su animali.

Molti sostengono che ormai questo metodo di validazione scientifica sia superato: lo affermano da anni tanti autorevoli organismi scientifici che promuovono alternative più etiche e più affidabili, basate sugli studi del genoma umano e sulle innovazioni in campo biomedico. Tra l’altro buona parte delle reazioni osservabili negli animali non è riconducibile a quelle osservabili negli uomini ". “Proprio su quest’argomento mi compiaccio che il Presidente della Toscana Enrico Rossi incontrerà, su invito della L.I.D.A.

Lega Italiana dei Diritti dell'Animale, a dicembre il prof. André Ménache (Direttore di Antidote Europe), ente europeo che si avvale di metodi sostitutivi nella ricerca delle vaccinazioni”. “Dalla Toscana auspico possa partire una rivoluzione culturale e un rinnovato dibattito scientifico: da giugno è depositata una mia proposta di legge sulle Metodologie sostitutive alla sperimentazione animale, così come aspetto risposte alla recente interrogazione che ho presentato, insieme alla collega Gazzarri dell’IDV, proprio sul nuovo stabilimento Novartis a Siena, finanziato con soldi pubblici”.

“Negli accordi per il nuovo polo, deve esserci l’obbligatorietà nella ricerca dell’uso di sistemi sostitutivi alla sperimentazione animale, nel pieno rispetto della legge regionale 59/2009 “Norme per la tutela degli animali”, che (Art. 10, Sperimentazione su animali) prevede la “..tutela gli animali dall’utilizzo a fini sperimentali o ad altri fini scientifici mediante la diffusione di metodologie sperimentali innovative che non prevedano l’uso di animali vivi” e la possibilità di realizzare per tali finalità “appositi accordi con le università degli studi e con gli istituti scientifici aventi sede nel territorio regionale”.” - conclude Romanelli.

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