Carcere: due detenuti si tolgono la vita negli istituti di Firene e Prato

Un italiano ed un marocchino rinchiusi nei penitenziari toscani si aggiungono alla lunga lista delle morti in carcere. SAPPE: “Amministrazione penitenziaria regionale è all’altezza della situazione?”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 ottobre 2012 16:51
Carcere: due detenuti si tolgono la vita negli istituti di Firene e Prato

A dare notizia del suicidio avvenuto questa mattina nel carcere di Sollicciano è stato il Garante Franco Corleone. Un italiano di 47 anni all'alba si è tolto la vita: è la vittima dell'ennesimo suicidio avvenuto tra le sbarre di un penitenziario toscano, il detenuto era recluso dalla scorsa primavera. Ieri un giovane marocchino detenuto nel carcere di Prato ha compiuto lo stesso gesto ed avrebbe dovuto scontare altri tre anni di reclusione. Il consigliere Stefano Di Puccio (gruppo Misto di maggioranza) parteciperà allo sciopero della fame a staffetta indetto dal garante dei detenuti Franco Corleone e sarà a digiuno tutta la giornata del 26 ottobre.

“Sono intenzionato però a proseguire – ha spiegato Di Puccio- alla luce dei drammatici fatti avvenuti nelle ultime 24 ore. Due suicidi in un giorno sono davvero troppi. Avrei voluto parlare di carceri non di fronte a l’ennesima tragedia, invece ancora una volta siamo a rincorrere il tempo, ad arrivare troppo tardi”. Il consigliere del gruppo Misto interviene oggi dopo aver appreso dei due ultimi suicidi in carcere avvenuti a Prato e a Sollicciano. Di Puccio era già intervenuto il 15 ottobre in Consiglio comunale proprio per richiamare l’attenzione dell’amministrazione sui problemi delle carceri, sottolineando ancora una volta il sovraffollamento ( a Sollicciano oltre 1000 detenuti e 3 bambini) e la situazione di estrema difficoltà dovuta anche ai tagli (spending review) “che –ha aggiunto Di Puccio- stanno mettendo in ginocchio tutte le forme di reinserimento come le attività teatrali e scolastiche.

Per non parlare del lavoro delle associazioni di volontariato, anche quello in difficoltà. Sono deciso a proseguire nello sciopero della fame finché le istituzioni e questa amministrazione non affronteranno in modo più deciso e costruttivo il problema”. “La drammatica notizia dei due suicidi nel carcere di Sollicciano a Firenze e in quello di Prato, evidenziano la prepotente urgenza di attuare i provvedimenti di amnistia e indulto”.Queste le prime dichiarazioni di Maurizio Buzzegoli, segretario Ass.

radicale fiorentina “Andrea Tamburi”, a seguito della notizia dei due detenuti che si sono tolti la vita questa mattina. “ E’ deleterio continuare a tergiversare su una realtà giunta da tempo al collasso.La Ministra Severino ed il Parlamento -conclude Buzzegoli- vista l'inutilità dei rimedi fin'ora applicati, si trovano in uno stato inerziale per quanto riguarda l'iter riformatore di civilizzazione della giustizia e della sua appendice ultima delle carceri; uno stato d'immobilità che rende loro indirettamente i responsabili di questa strage di detenuti". “Due detenuti suicidi in carceri toscane in sole 24 ore sono un dramma.

Il suicidio di un detenuto è sempre - oltre che una tragedia personale e familiare - una sconfitta per lo Stato. Deve fare riflettere seriamente che nelle ultime settimane nelle carceri toscane è accaduto di tutto e di più: risse, aggressioni, tentati suicidi e suicidi. Forse è il caso di valutare se l’amministrazione penitenziaria regionale è attualmente in grado di assolvere alle perenni tensioni detentive”. dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, la prima e più rappresentativa organizzazione dei Baschi Azzurri, in relazione ai detenuti suicidi a Firenze e Prato.

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