Primarie: si preparano regole anti-Renzi

Doppio turno e albo degli elettori: è la bozza di regolamento che verrà votata dall'assemblea nazionale di partito sabato 6 ottobre. Mecacci: ''Nell'epoca del web sono necessarie''. Ceccanti (Pd) "Vogliamo le stesse regole di Hollande"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2012 18:50
Primarie: si preparano regole anti-Renzi

Questa mattina, dalle pagine dell'Unità, il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha lanciato un appello al segretario Pierluigi Bersani: "Non capisco perché il Pd debba aver paura di primarie aperte e libere: le regole non si cambiano in corsa. Perché cambiare adesso, perché non possono andare bene le regole del passato, quelle che andavano bene per Prodi e Veltroni?". Doppio turno ed albo degli elettori ovviamente pubblico: queste infatti le nuove regole per le primarie proposte dalla segreteria del Pd e che sabato saranno messe ai voti dall'assemblea di partito.

Si fa per evitare infiltrazioni da parte di elettori del centrodestra: questa la ragione . Certamente il sindaco di Firenze che i sondaggi piazzano secondo solo dopo il segretario Bersani sicuramente ne esce sfavorito, lui che ai delusi del centrodestra piace tanto, e pure agli inconfessabili delusi da Bersani & co. Per entrambi l'albo è un deterrente. E poi con il doppio turno è quasi certo che i voti di Vendola alla seconda tornata confluiranno su Bersani. E proprio da Firenze Patrizio Mecacci segretario Metropolitano del Pd, lo stesso che aveva dichiarato che in caso di vittoria di Renzi, lui non lo avrebbe appoggiato, aggiunge: ''Senza regole chiare e certe le primarie rischiano di sparire per sempre: stavolta non possiamo assolutamente permetterci di sbagliare".

Nell'epoca dei social network, dove tutto è sul web - prosegue Mecacci - non capisco perchè nessuno si preoccupi nel condividere data di nascita, orientamento religioso, politico, sessuale, eventi, fotografie e molto altro ancora su Facebook, Twitter, Foursquare e Linkedin, mentre un elettore di centrosinistra si dovrebbe vergognare di dire che ha votato alle primarie. - prosegue - Abbiamo assistito in questi anni a fenomeni di compravendita dei voti, come nel caso di Palermo, e a inquinamenti di vario genere per i quali siamo stati costretti ad annullarle, come nel caso di Napoli: mai come ora le regole sono necessarie e urgenti perche' e' in gioco la credibilita' del centrosinistra per il governo del paese.

Trovo inoltre illogico che chi richiede cambiamenti, che implicano deroghe allo statuto, non accetti il cambiamento di altre regole, importanti per tutelare elettori e candidati stessi''. "Da quello che ho visto sono le stesse regole che hanno regolato le primarie per il sindaco di Firenze" replica la senatrice del Pd Anna Finocchiaro a chi chiede se le regole del Pd siano un capestro. "Hollande ha vinto primarie di partito (non di coalizione) aperte a tutti gli elettori di centrosinistra e non di coalizione e già questo dovrebbe dirci qualcosa.

Poi al secondo turno hanno votato 2 milioni 860 mila 15 elettori, mentre i votanti al primo erano stati 2 milioni 331 mila 990. Nessuno ha definito abusivi i 529.025 che hanno votato solo al secondo turno, in un'elezione vinta con meno di 300 mila voti di scarto. Infine nessuno ha pensato di pubblicare on line l'albo degli elettori né ha pensato di registrarli in un luogo diverso dal seggio in cui hanno votato" spiega Stefano Ceccanti, senatore Pd.

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