Fulvio Grimaldi racconta la primavera araba alla Festa Rossa del Prc

Lunedì 3 settembre invece gli ultimi partigiani, nel nuovo libro di Domenico Guarino.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 settembre 2012 15:37
Fulvio Grimaldi racconta la primavera araba alla Festa Rossa del Prc

Prosegue la Festa Rossa organizzata dal Partito della Rifondazione Comunista a Scandicci, presso il Palazzetto dello Sport. Previsto per domenica 2 settembre l’incontro “Maledetta primavera. Cinquant’anni di storia e conflitti”. In programma, con inizio intorno alle 21.00, la proiezione dell’ultimo lavoro di Fulvio Grimaldi “Armageddon. Sulla via di Damasco”. A seguire, lo stesso Fulvio Grimaldi presenterà anche il suo ultimo libro “L’Occidente all’ultima crociata” e ne discuterà le tematiche.

All’incontro sarà presente anche l’Associazione di Amicizia Italo-Palestinese. Per lunedì 3 settembre è prevista la presentazione del libro “Ribelli! Gli ultimi partigiani raccontano la resistenza di ieri e di oggi”. Parteciperanno al dibattito, con inizio alle 21.00, l’autore del libro Domenico Guarino (Controradio) Sugo, partigiano, e Alessandro Pini, della segreteria provinciale ANPI di Firenze. Ad introdurre e coordinare gli ospiti sarà Andrea Calò, capogruppo Prc della Provincia di Firenze. Durante la serata, come sempre, non mancherà la musica.

Ad accompagnare il dibattito, ci saranno gli interventi musicali dei Fratelli Rossi. Mentre, nell’area spettacoli, si ballerà a ritmo di boogie woogie e rock’n roll con Gianni Dj, dalle 21.00 in poi. Come ogni sera, inoltre, sono aperti il ristorante e la pizzeria dalle 19.30 in poi, oltre al bar, la birreria e la dolceria. Per i bambini, sono a disposizione (gratuitamente) giochi gonfiabili, e per gli adulti è sempre aperta la libreria. Infine, un gesto di solidarietà verso le zone dell’Emilia colpite dal terremoto: all’interno della Festa Rossa è infatti possibile acquistare il parmigiano prodotto da un caseificio di Novi di Modena, che si trova in una delle zone dove gli effetti del terremoto sono stati più devastanti.

Lorenzo Mossani

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