Incendio sulle colline: riaperta via Bolognese

Erano state evacuate una quindicina di abitazioni. Sotto controllo anche a Bagno a Ripoli. Solo a luglio 190 eventi per 1.170 ettari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 agosto 2012 23:19
Incendio sulle colline: riaperta via Bolognese

Via Bolognese è di nuovo aperta in entrambi i sensi di marcia. Lo rende noto la Polizia municipale che oggi è intervenuta in località La Lastra dove nel primo pomeriggio è scoppiato un incendio. Inizialmente via Bolognese è stata chiusa da via Salviati a via Bolognese Vecchia per consentire le operazioni ai mezzi dei vigili del fuoco (unica deroga per il trasporto extraurbano, mentre i mezzi dell’Ataf hanno subito deviazioni). A metà pomeriggio la strada è stata poi parzialmente riaperta con l’istituzione di un senso unico in direzione del centro città.

Dalle 19,30 la strada è percorribile in entrambi i sensi di marcia. Le fiamme hanno interessato aree non edificate (soprattutto bosco e sterpaglie ma successivamente hanno distrutto anche alcuni capanni e rimesse agricole) lambendo però anche ad alcune abitazioni. In via precauzionale i vigili del fuoco hanno disposto l’evacuazione di una quindicina di case cui si è aggiunto, successivamente, anche l’Hotel Villa Le Rondini. Sul posto, oltre ai mezzi del vigili del fuoco, è intervenuto anche un elicottero del servizio antincendio della Regione Toscana.

Presente anche la Polizia di Stato. La Polizia Municipale, oltre a occuparsi della viabilità della zona, è intervenuta anche a supporto delle persone costrette per sicurezza a lasciare le loro abitazioni. In collaborazione con la direzione servizi sociali, è stato messo a disposizione un mezzo per accompagnare i cittadini evacuati al centro anziani del Parterre in attesa di rientrare nelle proprie abitazioni. Tutti però hanno preferito aspettare sul posto l’evolversi della vicenda. Alcuni anziani hanno avuto bisogno dell’intervento del personale sanitario del 118 per alcuni problemi respiratori.

I vigili del nucleo ambientale sono poi intervenuti per salvare due cani dalle fiamme. Uno dei due elicotteri regionali impegnati nell’opera dispegnimento è stato poi dirottato e sull’incendio di Poggio all’Incontro nel comune di Bagno a Ripoli, dove invece le fiamme continuavano a divampare nell’areaboschiva. Infine l’elicottero del Servizio antincendio regionale di stanza a Massa è intervenenuto su un altro incendio boschivo sviluppatosi in Lunigiana, in località Reusa, nel comune di Casola. «Bisogna continuare ad investiresulla prevenzione ma è anche tempo di sensibilizzare la gente suglieffetti catastrofici degli incendi.

La inevitabile spettacolarizzazione degli eventinon serve a creare consapevolezza». Questo il commento di Monica Coletta, presidente della Federazione dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Toscana in merito all’incendio di vastissime dimensioni che ha interessato lo scorso weekend Marina di Grosseto. Ma lo stesso si può dire per le centinaia di incendi che hanno colpito la regione in questa estate e per la grave perdita di patrimonio forestale subita: le ultime statistiche parlano di ben 190 incendi che hanno interessato 1.170 ettari nelsolo mese di luglio.

«Una riflessione generale è d’obbligo da parte di tutti gli organi competenti – spiegail presidente Coletta -. Dobbiamo proseguire nel finanziamento di misureforestali che consentano il presidio, mitighino i rischi di incendio,migliorino le possibilità di intervento (diradamento e miglioramento deirimboschimenti di conifere, realizzazione e manutenzione della viabilitàforestale, cesse parafuoco, ripuliture dei pascoli abbandonati, laghettiantincendio). Questi investimenti, uniti a maggiore consapevolezza e sensocivico da parte dei cittadini sono indispensabili per contenere il rischio.

L’eccezionalesiccità che stiamo vivendo in questi mesi è davvero molto gravesoprattutto se si considerano le alte temperature che in queste settimanestanno interessando la nostra regione. L'incendio di 70 ettari di Pineta di Marinadi Grosseto se risulterà essere di origine dolosa, e questosaranno le istituzioni preposte a stabilirlo, è un vero e proprioattentato all'ambiente ed è giusto prendere misure drastiche contro chise ne è reso responsabile. A questo si aggiungono i gravi rischi a cuisi espongono residenti, turisti e tutta la macchina dei soccorsi dellaquale fanno parte, oltre a vigili del fuoco, protezione civile e volontari anche molti colleghi dottori agronomi e dottori forestali.

La perdita dipatrimonio forestale è gravissima – conclude il presidente Coletta-, pensare al ripristino è importante, e in questo campo i dottoriagronomi e forestali esprimono professionalità esperte e sono adisposizione degli enti preposti. Prima però è indispensabilecomprendere e comunicare l’entità del danno». "Gli incendi boschivi sono una vera calamità e una emergenza ambientale ed economica e mette in pericolo le infrastrutture e gli insediamenti urbani data l’elevata antropizzazione del territorio “afferma il Segretario Generale della Federazione nazionale della sicurezza CISL, Pompeo Mannone.

“Per evitare tali accadimenti e per ridurre i danni occorrono alcune azioni determinanti : prevenzione, tempestività dell’avvistamento e rapidità dell’intervento “ continua Mannone “ la legge quadro che affida la competenza complessiva alle Regioni è da cambiare! Basti pensare che per poter esercitare tale funzione è necessario che le Regioni stipulino convenzioni con il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco ed il Corpo forestale dello stato; tale scelta legislativa appare nei fatti una sorta di bizantinismo all’italiana.

Con l’avvento della spending review speriamo che il Governo trovi il coraggio per razionalizzare la spesa pubblica almeno su questo versante”

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