Laicità: € 320.000 alla Cei per assistenza agli anziani

Nonostante la Spending review, firmato dalla Regione un altro accordo di sostegno ai Vescovi cattolici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 agosto 2012 19:54
Laicità: € 320.000 alla Cei per assistenza agli anziani

FIRENZE– Forse consapevoli che la Spending review e il taglio del Welfare non consentira`più di garantire in futuro agli anziani “fragili” gli stessi livelli di sopravvivenza, la Regione Toscana intende accompagnarli alla morte almeno in grazia di Dio e consacrati ai sacramenti cattolici. E’ probabilmente questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione sottoscritto venerd¡ a Firenze dall’assessore regionale al diritto alla salute, Luigi Marroni, e dal presidente dei vescovi toscani, Cardinale Giuseppe Betori.

Il protocollo ha durata biennale e prevede lo stanziamento, da parte della Regione, di 320.000 euro a favore della CEI. Ne beneficeranno parrocchie e associazioni di tutta la Toscana individuate dalla Conferenza episcopale, per realizzare iniziative di aggregazione religiosa orientate anche le persone anziane fragili. I contributi serviranno a sostenere la creazione di reti di preghiera, di centri di socializzazione religiosa. Nel comunicato ufficiale si parla di servizi a domicilio per l’anziano solo, ma non si capisce come l'interlocutore i questi interventi socio-assitenziali possa essere la Conferenza Episcopale Italiana, che è un ente religioso e non un soggetto istituzionalmente e professionalmente qualificato ad operare, negli standard sanitari normativamente definiti, con persone in precarie condizioni familiari, economiche o di salute. “Questo accordo – ha detto l’assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni – esprime in maniera virtuosa il principio di sussidiarietà tra le istituzioni e la società civile toscana.

Esso infatti si muove da bisogni diffusi di di aiuto e di socializzazione espressi da anziani autosufficienti ma che vivono una condizione di profonda fragilità. Sono bisogni che non rientrano direttamente nell’ambito delle prestazioni sociali e sanitarie, ma che sono umanamente doverosi e importanti. Con interventi come questo, e grazie alla presenza capillare e attenta della Chiesa , possiamo offrire risposte significative. Non a caso questo accordo rinnova un’intesa simile già sperimentata a partire dal 2011”. Soddisfazione per l’accordo è stata espressa dal presidente della Conferenza Episcopale Toscana il cardinale Giuseppe Betori che ha commentato: ”E’ importante che in un clima di collaborazione tra le Istituzioni civili e la Chiesa emerga un riconoscimento del grande lavoro che tradizionalmente le comunità parrocchiali e l’associazionismo cattolico svolgono a favore degli anziani e che questo riconoscimento si traduca in un concreto duplice sostegno.

Da una parte la valorizzazione della società civile di cui la Chiesa è parte dall’altra il pubblico che ne sostiene economicamente l’azione”. Ma la condizione delle casse pubbliche è tale che la Regione fa fatica ad assicurare l'accesso degli anziani non autosufficienti a servizi di assistenza domiciliare offerti dal terzo settore e dalle cooperative, come pure l'inserimento in residenze sociali assistite e case di cura per i casi più gravi. Difficile capire come si siano trovate risorse per il conforto spirituale degli anziani autosufficienti. di N.

Nov.

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