Multiplex di Novoli, tra mille rassicurazioni, chi perde la poltrona?

Era solo un cantiere quando la polemica si è innescata. Voci di tutela e di controllo da parte di schieramenti politici trasversali. E adesso? Niccolai (Idv): il gigante cannibalizza il tessuto cultare della città

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 agosto 2012 15:21
Multiplex di Novoli, tra mille rassicurazioni, chi perde la poltrona?

Le tre sale costruite e non ancora agibili del Multiplex di Novoli, a Firenze, potranno essere presto inaugurate grazie all’acquisto dei 900 posti di un cinema storico quale l’Aurora di Scandicci. "Le attività culturali del centro storico della città e dei comuni circostanti a Firenze, dunque, si impoveriscono e cedono linfa, complice la crisi economica, al gigante che si pasce dei deboli per erigersi al massimo della potenza fino a costituire un oligopolio teso ad annientare la concorrenza e la pluralità" sostiene Cinzia Niccolai Responsabile organizzazione Idv Toscana.

"Si assiste così alla trasformazione di un’attività che da culturale diventa meramente commerciale, puro business insomma, grazie alle agevolazioni di una politica compiacente che da sempre, nella “rossa” Toscana come altrove, favorisce i grandi interessi economici, anche a discapito della legalità e del rispetto delle regole. I monopolisti che controllano produzione, distribuzione ed esercizio dell’attività cinematografica (Berlusconi e Benetton) ringraziano per le otto sale che sono riusciti a piazzare in un contenitore diventato magicamente conforme dal punto di vista edilizio e urbanistico, attraverso un percorso oscuro, facilitato sia dal punto di vista procedurale sia normativo". Ultimo colpo di teatro, la modifica della L.R.

21/2010, voluta fortemente dal Pd e votata anche dalla Federazione della Sinistra (in parte ora passata a Sel), contro cui l’Italia dei Valori si è fortemente battuta: le strutture da quattro a otto sale vengono così considerate “medie” e per questo motivo non hanno limiti di distanza da rispettare, come invece l’Idv aveva proposto attraverso l’Assessore regionale Cristina Scaletti. Grazie alla “inspiegabile” modifica della succitata legge il Multiplex può oggi essere agibile in tutta la magnificenza delle sue otto sale.

Gli esponenti del Pd, dalla Federazione della Sinistra e di Sel dovrebbero a questo punto chiarire ai cittadini come sia possibile considerare “medio” un gigante di tali proporzioni, che per accrescersi ha avuto bisogno di cannibalizzare una parte delle sale storiche, e come sarà compensato il vuoto in termini culturali e sociali, nonché di diversificazione dell'offerta, che un’operazione a dir poco spregiudicata ha prodotto nel tessuto urbano e sociale della città. I cittadini toscani da oggi sono senz'altro più poveri".

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