"Azalai / Festival au Desert" alle Murate

Da giovedì 19 a sabato 21 luglio tre giornate di musiche, incontri, film, mostre e altre iniziative, tutte nel segno dello scambio e del dialogo tra i popoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 luglio 2012 17:39

Dopo il successo delle passate edizioni, Festival au Désert / presenze d'Africa - rassegna fiorentina nata in collaborazione con il leggendario Festival au Désert di Timbuktu - presenta il progetto “AZALAI – CAROVANA IN MUSICA”. E con un esplicito richiamo alla mitica carovana dai mille cammelli che proprio da Timbuktu attraversava il deserto con il suo carico di sale, di oro, di saperi e visioni del mondo, da giovedì 19 a sabato 21 luglio porta al Complesso delle Murate, tre giornate di musiche, incontri, film, mostre e altre iniziative, tutte nel segno dello scambio e del dialogo tra i popoli (dalle ore 19, ingresso gratuito). Per AZALAI – carovana in musica si tratta della prima di una serie di tappe europee, che la vedranno protagonista in Francia, Belgio, Olanda, Serbia oltre che al prestigioso Sziget Festival di Budapest. Tra i protagonisti spiccano i nomi di Samba Touré - erede del tocco del grande Alì Farka Touré – l'ensemble tuareg diretto da Fadimata Walet Oumar, il grande violoncellista olandese Ernst Reijseger, il cantautore romano Alessandro Mannarino, Alberto Bocini - Primo Contrabbasso del Maggio Musicale Fiorentino - e i jazzisti Dimitri Grechi Espinoza, Emanuele Parrini, Pasquale Mirra e Silvia Bolognesi.

Le produzioni verranno presentate con una serie di concerti in differenti festival e spazi musicali d'Europa, ai quali si intrecceranno laboratori tematici e incontri. AZALAI – carovana in musica si struttura come un laboratorio itinerante di sperimentazione culturale. Una piattaforma in cerca di nuove mappe musicali tra Europa, Mediterraneo e Africa, per disegnare una cartografia del presente che, attraverso il filtro comune della musica, metta in relazione il continente europeo con i “mondi di cultura” che lo popolano, le nuove identità che in essi si riflettono, gli attuali processi di incontro e di scambio che ne modulano i territori e ne disegnano i confini. La carovana esplorerà nuove possibilità di confronto attraverso una sperimentazione musicale libera e innovativa che favorisca lo sviluppo di sguardi e linguaggi che promuovono forme di convivenza inedite sul continente europeo. Nei prossimi mesi AZALAI proseguirà il suo itinerario con cinque tappe che connetteranno Firenze a importanti festival europei: Sziget Festival – Budapest, Ungheria; Wazemmes l'Accordéon – Lille, Francia; Zuiderpershuis – Anversa, Belgio; Amsterdam Roots Festival – Paesi Bassi, Exit Festival – Novi Sad, Serbia. LA SITUAZIONE GEOPOLITICA IN MALI Dal febbraio 2012 il Mali è teatro di terribili scontri che hanno provocato centinaia di migliaia di profughi.

Secondo i dati contenuti nella Risoluzione del Parlamento Europeo del 20 aprile scorso, sono oltre 100.000 i profughi interni al paese e oltre 130.000 quelli che sono stati costretti a fuggire verso l'Algeria, la Mauritania, il Niger e il Burkina Faso. Obiettivo del progetto Azalai, parallelamente all'attività musicale, sarà quello di aprire una finestra di informazione sulla drammatica e delicata situazione geopolitica internazionale. "Non possiamo fare finta che tutto sia come prima – dichiarano gli organizzatori - quest'anno il Festival au Désert / presenze d'Africa assume una forma diversa anche per sottolineare un momento difficile per il Mali, per i tuareg e per il Festival au Désert di Timbuktu.

Quando il nostro progetto di incontro e di scambio è iniziato, siamo partiti da una situazione estremamente pacifica del Paese africano. Oggi che tantissimi tuareg sono costretti nei campi profughi e che una città come Timbuktu sta subendo una violenza inaudita - a partire dalla distruzione dei suoi antichissimi mausolei - la musica rimane protagonista ma assume anche altri significati". Tra i momenti di approfondimento della tre-giorni: la mostra Timbuktu e il Festival au Désert (dal 19 al 21/7), il documentario Woodstock in Timbuktu di Désirée von Trotha (20/7, ore 19) e gli incontri I tuareg e il Mali, tra identità nomadi e terre contese con Manny Ansar - Festival au Désert di Timbuktu, Domenico Quirico - La Stampa, Pietro Laureano, architetto, urbanista e rappresentante UNESCO, Luca Dini - Fondazione Fabbrica Europa (20/7 ore 20.30), e Seguire le stelle con Margherita Hack e Fadimata Walet Oumar (21/7 ore 19). AZALAI è un progetto sostenuto dal programma Cultura dell'Unione Europea.

Con il contributo del Comune di Firenze nell'ambito dell'Estate Fiorentina 2012 Si ringrazia: Institut Français Firenze; Centre Culturel Français de Bamako; Kingdom of the Netherlands/Olandiamo in Toscana; Le Murate Caffè Letterario; Sonoria - spazio giovani & musica; Il Vivaio del Malcantone; Multiverso; Associazione Transafrica; Fondazione Studio Marangoni; Cospe; Le Carceri; Viaggi Solidali; Il Kantiere

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