La casa di Leonardo diventa un museo multimediale e verde

Progetto finanziato dalla Giunta regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 giugno 2012 09:01
La casa di Leonardo diventa un museo multimediale e verde

VINCI (FIRENZE)– Forse Leonardo l’avrebbe voluta proprio così la sua casa natia, costruita seguendo le ultime tecnologie, multimediale e verde, autosufficiente dal punto di vista energetico. Quella che il Comune di Vinci ha inaugurato venerdì, con giustificato orgoglio, diventa un museo fuori dai vecchi canoni, realizzato per attirare soprattutto i più giovani; una struttura attiva, che stimola la curiosità, interattiva e innovativa. Al centro ci sarà il visitatore, che diventa lui stesso l‘uomo vitruviano. E’ un ologramma di Leonardo ad accogliere i visitatori e ad invitarli ad entrare.

Sulle pareti sono proiettati i suoi più grandi capolavori, che potranno essere toccati e ingranditi nei particolari. Il progetto di recupero aveva da un lato l’idea della conservazione della Casa Natale di Leonardo come “museo di se stessa”, senza alterarne le caratteristiche architettoniche e l’immagine oramai consolidata; dall’altro la necessità di adeguare la struttura alle più recenti modalità di fruizione, rendendo il complesso autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie all’impiego di moderne tecnologie rinnovabili edecosostenibili. Il Comune, ha effettuato un restauro conservativo e ha predisposto l’adiacente “casa del custode” per le funzioni di servizio della casa natale (biglietteria,bookshop,servizi igienici,etc) mentre il resede antistante ha subito una risistemazione attraverso il rimodellamento dei dislivelli esistenti e la ripavimentazione uniforme.

Si tratta del più importante intervento conservativo da sessanta anni a questa parte, quando a Vinci nel 1952 vennero il presidente della Repubblica Luigi Einaudi e il presidente del consiglio Alcide De Gasperi in occasione del 5° centenario della nascita del grande artista. L’investimento complessivo degli interventi effettuati nel 1952 nel ammonta a oltre 830mila euro, di cui 320mila versati dalla Regione attraverso i fondi FAS.

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