Susan Graham, dalla classica al musical passando dal jazz

Teatro della Pergola venerdì 15 giugno per un concerto che spazierà tra i generi musicali più diversi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 giugno 2012 17:31
Susan Graham, dalla classica al musical passando dal jazz

È stata definita “una voce vigorosa e piena”, “dotata di doti vocali impareggiabili” ed è diventata una stella internazionale con l’ascesa al successo degli ultimi anni: il mezzosoprano americano Susan Graham, per la sua unica data italiana venerdì 15 giugno sarà protagonista del concerto dedicato alla musica da camera che, come ogni anno, anche in questa decima edizione il Tuscan Sun Festival regala al suo pubblico. In patria e all’estero ha interpretato i ruoli più prestigiosi del repertorio tra il XVII e XX secolo nei principali teatri d’opera mondiali, ricevendo numerosi riconoscimenti per le capacità vocali ed espressive mostrate nelle sue performance. Al pianoforte, il suo ‘partner musicale’ abituale Malcom Martineau, col quale ha iniziato da gennaio un lungo tour negli USA e oltre e che ormai è considerato uno dei più validi pianisti accompagnatori del panorama mondiale. Il concerto sarà un grande viaggio tra le più belle e intense pagine del repertorio vocale, tra i lieder classici e il jazz moderno.

Il primo brano Tell me, some pitying angel è una composizione sacra per voce e basso continuo di Henry Purcell su testo di Nahum Tate. Il brano descrive i momenti drammatici della ricerca di Cristo, al Tempio, da parte di Maria. L’angoscia è ben descritta, sia nel testo che nella musica, tanto che questa è stata definita la lirica più bella e intensa di Purcell. In tono strettamente emotivo, può essere definita un crescendo emozionale in cui sono visibili tutti i moti incontrollabili dell’angoscia dell’animo di Maria in quei momenti. Si proseguirà con un altro brano di Purcell, Mad Bess, probabilmente composto intorno al 1682, per proseguire con La Mort d’Ophélie di Hector Berlioz e con il lied Heiss mich nicht reden di Franz Schubert.

Questo brano fa parte dei 4 Lieder der Mignon, ciclo composto nel 1826 e pubblicato l’anno successivo. Tre dei quattro lieder sono su testi di Goethe e musicalmente hanno carattere drammatico. Anche il brano di Liszt in programma, Kennst du das Land, è ispirato al testo del Wilhelm Meister di Goethe sulla figura di Mignon, che in realtà, negli anni, ha avuto molta eco tra i compositori. Mignon è un personaggio enigmatico, ma decisivo nella storia, anche individuale, di Goethe. Kennst du das Land di Liszt è una composizione piuttosto estesa, in cui le tre strofe del testo hanno un riscontro nella struttura musicale tripartita; la scrittura pianistica, con una progressione calcolata, si sviluppa fino a raggiungere il suo acme nella terza sezione, in corrispondenza della descrizione dell’oscuro paesaggio che porta il compositore ad operare anche una modifica nel tempo (da 4/4 a 6/4 “in tempo più mosso”).

Dopo una prima stesura del 1843, e come molte altre composizioni di Liszt, il brano è stato oggetto di modifiche prima di comparire nella ampia raccolta dei Gesammelte Lieder pubblicata nel 1860. Il lied Nyet tolka tot kto znal di Piotr Tchaikovsky fa invece parte dell’Opera 6, un ciclo di sei romanze composte alla fine del 1869. Dal titolo (in italiano Nessuno, ma il cuore solitario) si evince il carattere malinconico del brano, che il compositore dedicò a una donna: Alina Khvostova.

Seguiranno altri due brani ispirati al personaggio di Mignon, la Romance de Mignon di Duparc e Kennst du das Land di Wolf, per arrivare, dopo Lady Macbeth di Horovitz, alle Fiançailles pour rire di Francis Poulenc, ciclo di sei liriche su poesie di Louise Vilmorin. Di carattere romantico e ironico, sono caratterizzate da una scrittura armonica molto semplice, propria dello stile del compositore francese. L’aria seguente, dal titolo J`ai deux amants è tratta da L’amour Masquè, commedia musicale in 3 atti di André Messeger su testo di Sacha Guitry. Susan Graham donerà al suo pubblico un’interpretazione di questi brani unica e irripetibile, essendo famosa anche per la forte specializzazione nel repertorio francese, tanto da meritarsi il titolo di “Chevalier de la Légion d’honneur” dal governo francese. Seguirà il brano The Physician, canzone dello statunitense Cole Porter, uno dei più celebri compositori di musica jazz. Questo concerto continua a spaziare tra generi di musica più disparati e, dai lieder iniziali, passando per il jazz di Porter, arriva al genere del musical con The boy from...

di Stephen Sondheim. La canzone è essenzialmente una parodia del noto brano “The Girl from Ipanema”, ma ne differisce perché il testo è rivolto a un personaggio maschile e lo stile generale ricorda quello della bossa nova. Questo excursus unico si concluderà con Sexy Lady, brano di Ben Moore, compositore americano contemporaneo ormai noto al panorama musicale internazionale per le sue composizioni corali, da camera e operistica. Susan Graham e Malcom Martineau, per l’unica data italiana del loro tour, saranno quindi i protagonisti dell’appuntamento da camera dell’edizione 2012, con questo viaggio imperdibile, nella peculiare cornice del Teatro della Pergola di Firenze.

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