Il corallo toscano è salvo. Fino al 2013 raccolta vietata

“La sospensione della raccolta per un anno – sottolinea Salvadori – permetterà di dare ossigeno ai nostri fondali ma ci darà anche tempo e modo di attivare uno studio scientifico specifico"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 giugno 2012 17:50
Il corallo toscano è salvo. Fino al 2013 raccolta vietata

Il vuoto legislativo è stato colmato – si attende solo il via libera del Consiglio regionale – e il corallo rosso della Toscana é salvo. Fino al 31 dicembre 2013 è infatti sospesa la raccolta e dal 1 gennaio 2014 dovranno essere rispettate nuove e precise regole. Si potrà raccogliere il corallo solo oltre i 60 metri di profondità; non si potranno pescare rami con un diametro alla base inferiore ad 8 millimetri, con una tolleranza del 5 per cento sul peso dell’intero pescato; lo si potrà fare solo a mano e saranno vietati sulle barche dispositivi per l’ispezione a distanza dei fondali. Sta tutto nel regolamento che la giunta regionale ha licenziato il 28 maggio e già inviato in Consiglio regionale.

Entrerà in vigore appena pubblicato sul Burt. “Si tratta di un primo stralcio – spiega l’assessore all’agricoltura e alla pesca, Gianni Salvadori – del nuovo regolamento sulla pesca in Toscana”. L’allarme era stato lanciato poco più di due mesi fa e le maggiori preoccupazioni avevano riguardato le acque davanti alle coste livornesi, soprattutto dopo la Capitaneria, in assenza di norme diverse da quelle nazionali, aveva concesso un paio di licenze per la pesca.

Tra Antignano e Quercianella, caso unico nel Mediterraneo, il corallo si trova infatti già a quindici metri di profondità. Ma i coralli del mare toscano, peraltro diversi da quelli della Corsica o della Sardegna, sono per lo più piccoli e la raccolta senza alcun paletto avrebbe potuto metterne a rischio la stessa sopravvivenza o comunque ridurne l’estensione, vista la crescita di per sé lentissima. “La sospensione della raccolta per un anno – sottolinea Salvadori – permetterà di dare ossigeno ai nostri fondali ma ci darà anche tempo e modo di attivare uno studio scientifico specifico sull’attuale distribuzione e consistenza del corallo rosso in Toscana, in modo da adeguare, se necessario, ulteriormente le regole per la pesca, affinchè sia sostenibile per l’ecosistema e l’ambiente”. La nuove regola toscane si adeguano alle raccomandazioni europee già espresso ad Ajaccio, non molto tempo fa, dalla commissione generale della pesca nel Mediterraneo della Fao. Le nuove regole dal 1 gennaio 2014 1.

Raccolta vietata nel mare antistante la Toscana fino a 60 metri di profondità; 2. Vietato il prelievo di rami di corallo rosso con un diametro alla base inferiore ad 8 millimetri. E’ consentita la presenza, nel pescato complessivo, del solo 5 per cento (in peso) di rami inferiori a tale diametro; 3. Il prelievo può essere effettuato solo manualmente, per mezzo di piccozze o malepeggio; 4. Sulle imbarcazioni in appoggio è sempre vietato tenere a bordo qualsiasi strumento destinato all’ispezione a distanza di fondali come il remotely operated vehicle (Rov).

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