Da Anci Toscana e Federsanità Toscana gli auguri e le richieste a Marroni

In una lettera i presidenti di Anci Toscana e Federsanità Toscana chiedono al neo assessore un confronto con gli enti locali sulla strada da percorrere per ampliare e rafforzare le politiche sul Diritto alla Salute nella nostra Regione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 maggio 2012 18:46
Da Anci Toscana e Federsanità Toscana gli auguri e le richieste a Marroni

All’indomani delle dimissioni dell’assessore regionale Daniela Scaramuccia, Anci Toscana e Federsanità Toscana affidano a una lettera il ringraziamento all’assessore, per il lavoro svolto in questi anni, e l’augurio per il suo successore Marroni di proseguire nella stessa direzione, con una piena condivisione degli obiettivi e un confronto serrato con gli enti locali. “Apprendiamo dalla stampa delle dimissioni dell’Assessore regionale al Diritto alla Salute Daniela Scaramuccia e della nomina al suo posto dell’Ing.

Luigi Marroni fino ad oggi Direttore Generale dell’ASL di Firenze. Ci sentiamo di ringraziare la Dottoressa Scaramuccia per il suo impegno in questi due anni di lavoro nel difficile settore della sanità regionale e le auguriamo di raccogliere le migliori soddisfazioni nel suo futuro impegno lavorativo.” Scrivono Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno e presidente di Anci Toscana e Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Capannori e presidente di Federsanità Toscana, che elencano poi quelle che sono le priorità da affrontare dal punto di vista degli enti locali in materia di diritto alla salute e che, proseguono Cosimi e Del Ghingaro, hanno bisogno di una collaborazione tra Regione e Associazione Nazionale dei Comuni della Toscana.

“All’Ing. Marroni rivolgiamo, insieme ai nostri migliori auguri di buon lavoro, la richiesta di un pronto confronto con la nostra associazione per affrontare i moltissimi temi da mesi ormai fermi sui comuni tavoli di lavoro: dalla nuova organizzazione per aree vaste anticipata dalla finanziaria regionale, al ruolo della rete ospedaliera, dalla non-autosufficienza alla compartecipazione dei cittadini alla spesa, dal punto sulle nuove infrastrutture sanitarie al ridimensionamento del Fondo Sanitario nazionale con le sue ricadute sui nostri territori, al nuovo PSSIR, fino al futuro delle Società della Salute e molto altro ancora.

I cambiamenti demografici ed epidemiologici che stiamo già in parte vivendo e che si faranno sentire in tutto il loro portato fra pochi anni, ci pongono di fronte a nuove e impegnative sfide, nel mezzo di una crisi economica ben lontana dall’essere superata. In questo contesto la fattiva collaborazione di tutti gli attori istituzionali è quanto mai necessaria, per affermare il diritto delle nostre comunità a continuare a fruire di servizi socio sanitari di alto livello. La scelta del Presidente Rossi di affidare l’importante Assessorato al Diritto alla Salute ad un tecnico di provata esperienza e non affidarsi ad un profilo compiutamente politico ci auguriamo che non freni lo svolgersi di quelle relazioni politico istituzionali fra Regione Toscana e Comuni, che hanno fatto la forza della nostra regione anche in campo sociale e sanitario.” Infine, continuano Cosimi e Del Ghingaro, non si può prescindere da una rapida e decisa revisione delle Società della Salute, in merito alle quali Anci e Federsanità chiedono quanto prima un confronto con la Giunta regionale.

“Gli obiettivi che proponiamo di realizzare sono, in primo luogo, quelli di una vera integrazione fra sanità e sociale e per farlo serve la partecipazione – come protagonisti – dei territori e delle loro principali istituzioni di riferimento: i comuni. Non possiamo inoltre nascondere l’esigenza di una rivisitazione dell’esperienza della Società della Salute, sia rispetto alle problematiche giuridiche nel frattempo intercorse, sia nella compatibilità con le politiche istituzionali, oggetto di una imminente revisione.

Nel considerare che, come sempre Anci Toscana è disponibile a fare la propria parte in termini collaborativi e propositivi, su tutta la tematica si renderà opportuno un confronto a breve termine con i sindaci toscani e con la Giunta regionale.”

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