Molotov contro Equitalia a Livorno

Ferma condanna da parte del sindaco di Livorno Alessandro Cosimi per l’attentato di questa notte contro la sede cittadina di Equitalia.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 maggio 2012 16:51
Molotov contro Equitalia a Livorno

“Le molotov di questa notte contro la sede livornese di Equitalia sono di una gravità assoluta e vanno ad alimentare un clima già preoccupante per gli altri episodi di violenza di questi giorni. In un momento come questo, in cui si tornano a sentire ipotesi di terrorismo, dobbiamo fare quadrato tutti, politica e societa', per la legalita' e la democrazia. In un momento in cui la crisi economica che le persone vivono è davvero pesante, occorre che chiunque voglia creare tensione con attentati sempre più frequenti sia individuato e fermato”. Così il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli e Marco Ruggeri, consigliere regionale e membro della segreteria, esprimono la condanna per le bombe molotov che questa notte sono state scagliate contro la sede livornese di Equitalia. Ferma condanna da parte del sindaco di Livorno Alessandro Cosimi per l’attentato di questa notte contro la sede cittadina di Equitalia. “Per quello che si capisce dalle prime indagini – dichiara il primo cittadino - si ha la sensazione che il livello di qualità, in senso ovviamente negativo, di questo episodio, si sia innalzato rispetto a quanto già accaduto in passato, e che si sia di fronte ad una aggressione vera e propria.

Ritengo – dice ancora Cosimi - che la città di Livorno abbia tutti gli anticorpi per isolare per queste frange violente che sbagliano, e sbagliano in maniera grave. Bisogna solo condannare questi fatti – ribadisce il Sindaco - e alzare il livello di attenzione contro ogni forma di violenza, assolutamente da rigettare” “Nessuna giustificazione nè comprensione per simili atti efferati di terrorismo a bassa intensità che collocano chi li compie fuori dal consesso democratico. Esprimo la mia piena solidarietà ai lavoratori di Equitalia e mi auguro che le forze dell’ordine e la magistratura individuino e colpiscano rapidamente gli autori di questo atto grave”.

Lo afferma il presidente Enrico Rossi commentando il lancio di due bombe molotov contro la sede di Equitalia a Livorno. “Penso che un sistema tempestivo ed efficace di riscossione sia necessario e irrinunciabile – prosegue il presidente – La riscossione coattiva è l’ultima fase di un lungo processo. Forse occorre ancora intervenire per introdurre nuove dilazioni e rateizzazioni o per ridurre l’incremento dei diritti di mora. Tuttavia le tasse vanno pagate”. “Si facciano meno blitz – aggiunge il presidente Rossi – e più controlli diffusi e costanti, che possono contribuire a creare un clima disteso.

Così come i partiti, a cominciare da quelli della maggioranza, per finire con quelli dell’opposizione, stiano bene attenti a non fomentare le proteste. Il PdL ci ha portati nel caos e adesso invita a non pagare le tasse, per non parlare della Lega o delle invettive di Grillo. A mio parere si tratta di un vero e proprio sovversivismo delle classi dirigenti, che si sposa con antichi vizi del paese”. “Da parte nostra – conclude – continuiamo con la lotta all’evasione fiscale, che nel 2011 ha portato nelle casse della Regione 160 milioni di euro.

Ce ne attendiamo altrettanti per il 2012. Così come continuiamo nell’attività di revisione e qualificazione della spesa regionale, per trovare più risorse per i servizi, la sanità, la scuola”. Su questo è intervenuto anche l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, sottolineando la gravità di un atto che avviene, fra l’altro, a pochi giorni dall’attentato al dirigente di Ansaldo a Genova. “E’ un fatto gravissimo – afferma – perchè si inscrive in un contesto che punta a ricreare un clima di tensione nel nostro paese.

Credo che il governo debba prendere spunto da questi atti per rilanciare l’impegno per l’equità sociale e la ripresa dello sviluppo in modo da togliere così ogni possibile spazio ad una pericolosa deriva culturale o ad atteggiamenti giustificazionisti di un nuovo terrorismo”.

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