“La Barcaccia” a Villa Caruso Bellosguardo

Domenica 13 maggio Enrico Stinchelli guida una conferenza con rarità video e sonore su “Caruso, ieri, oggi e … domani”. Anteprima sabato 12 maggio con “Qui dormì”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 maggio 2012 14:31
“La Barcaccia” a Villa Caruso Bellosguardo

L'appuntamento è per domenica 13 maggio, ore 16, al Museo Enrico Caruso di Villa Bellosguardo a Lastra a Signa: Enrico Stinchelli guida un percorso, tutto musicale, tra i grandi tenori che hanno seguito le orme del primo Divo del Belcanto, intitolato "Caruso ieri, oggi e domani". Verrà analizzato il fenomeno Caruso, la sua formidabile esplosione, il confronto con i suoi rivali contemporanei e la scuola che ne derivò, da Giovanni Martinelli a Beniamino Gigli, da Giuseppe Di Stefano a Mario Del Monaco, arrivando ai grandi fenomeni mediatici dei nostri tempi, Pavarotti in primis, ma anche Andrea Bocelli, e ai tenori che oggi eseguono il repertorio carusiano ,con esiti tra loro molto differenti: José Cura, Roberto Alagna, Marcelo Alvarez, Jonas Kaufmann. “Caruso ha incarnato il prototipo dell’Italia che fa fortuna all’estero.

Fu l’emigrante accolto dall’America come un grande baluardo e un simbolo dell’Italia. Caruso riuscì nel corso della sua vita a pubblicare circa un milione di dischi che per quell’epoca, rispetto ad oggi, è davvero una cifra spropositata. Fu il primo tra l’altro a portare i cachet, gli onorari, a livelli elevatissimi, al Metropolitan soprattutto. Fu il primo grande mito della storia dell’opera, ma anche il primo cantante moderno. La sua voce calda, solare, mediterranea, fu una vera rivoluzione per il teatro d'Opera”.

Così anticipa i temi della sua conferenza Enrico Stinchelli, popolarissimo conduttore dal 1988 della "Barcaccia", che ha fondato con Michele Suozzo, il più longevo programma della Radio Televisione Italiana, in onda tutti i giorni alle 13 su Radio3, impegno al quale affianca una intensa attività internazionale come regista d'opera; è stato inoltre consulente per il film "La Bohéme" di Luigi Comencini, ed ha pubblicato importanti volumi dedicati alla storia della vocalità, tra cui “Le stelle della Lirica” (Gremese Editore) , tradotto in varie lingue e pubblicato in tre edizioni.

Nel corso dell’incontro – ad ingresso libero per chi acquista il biglietto del Museo (5 euro, comprensivo di audioguida, 4 euro ridotti) - si potranno ascoltare incisioni rare, e vedere anche reperti importanti, come quelli tratti da “My cousin”, l’unico film girato da Caruso come protagonista. Un evento imperdibile, dunque, per tutti gli appassionati di lirica, anche per l’opportunità di conoscere di persona uno dei più seguiti conduttori radiofonici, fine esperto della vocalità ma anche dissacrante fustigatore, insieme al collega e sodale Michele Suozzo, dei vizi del mondo teatrale.

Nel pomeriggio precedente, sabato 12 maggio, alle ore 17, il Museo Enrico Caruso - unico in Italia e recentemente inaugurato nella dimora dell’artista - ospiterà un’altra originale iniziativa: “Qui dormì” è il titolo del viaggio per parole e immagini che, prendendo spunto dalla presenza della camera da letto originale del tenore nel Museo, che ne accolse i riposi ma anche gli infuocati amori con la cantante Ada Giachetti, porta a scoprire come il letto di poeti e di artisti, di patrioti e contadini, possa essere preso a specchio di epoche e vicende storiche.

Ogni partecipante potrà poi visitare il museo e ritirare un pensiero che scrittori e filosofi hanno dedicato alla camera da letto. A guidare il viaggio sarà Claudio Rosati, direttore del Museo stesso. Sia la conferenza di Enrico Stinchelli che il percorso guidato da Rosati sono inseriti nel programma delle giornate delle Case della Memoria – Amico Museo, promosso dalla Regione Toscana.

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