Notte Bianca a Firenze, un successo deludente

Vige una legge, quella della relatività, sempre. A giudicare dai commenti potrebbe essere stato un successo di pubblico, oppure un flop. Tu come l'hai vissuta?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 maggio 2012 05:54
Notte Bianca a Firenze, un successo deludente

Oltre 40 eventi nelle piazze cittadine, poche le persone vestite di bianco come richiesto dall'evento, nonostante il buon esempio dato dal sindaco Matteo Renzi apparso tra la folla in pantaloni e giacchetta rigorosamente immacolati, come la tenuta scelta per gli angeli chiamati a dare annunci e news in diretta sui luoghi in cui si sono svolti i principali eventi. Un fiume di ragazzi più o meno giovani ha attraversato i lungarni tagliando Firenze da Piazza Piave a Ponte alla Vittoria.

C'è chi sul proprio profilo Facebook ha descritto così la serata "Abbiamo camminato.. tanto. Questa la Notte Bianca", chi invece entusiasta ha cinguettato su Twitter un semplice "Spacca!". Ma si va dal "Così.. così" a "..la serata promette bene!".

Chi ha partecipato ai laboratori di strada, chi si è seduto ad ascoltare musica classica, chi si è dipinto la faccia, chi ha trovato soddisfazione nel vedere, una volta tanto, tra i negozi aperti non solo i soliti distributori di alcolici.

Ma ad onor del vero il punto di approvvigionamento birra sul Ponte Vecchio, così come altri dislocati nel centro storico, è apparso tra le mete più ambite. Ambite anche le mete di 'scarico', solo più defilate, nei vicoli ad esempio dietro al Palagio di Parte Guelfa dove qualcuno ha potuto trovare la propria particolare serenità di un momento. Quei giovani appoggiati alle facciate? No, non giocavano a spingere i palazzi. A giudicare dai conati di vomito la loro Notte Bianca deve esser stata un atto di estrema liberazione.

Peccato che qualche partecipante ai Flash Mob organizzati ad ore precise della serata nelle piazze fiorentine, di rientro a casa abbia sentito il bisogno di prendere le distanze da "quegli ubriaconi capaci solo di fare danni o creare problemi". Peccato. L'insonnia può essere creativa. Anzi lo è senza ombra di dubbio. Occorre vedere se l'insonne di turno è all'altezza delle frequenze sulle quali è possibile viaggiare oppure naufragare. Un'artista di strada con i capelli azzurri è creativa, una mostra d'arte notturna è creativa, così come un Museo aperto fino a tardi.

Sono quegli accorgimenti che una città d'arte dovrebbe vivere con continuità nel corso dell'anno e non solo per una notte. Utopia? Il messaggio è quello di invitare il turista e trattenerlo il più possibile, ma se poi alle sette di sera chiudi tutto e porti via le chiavi.. Una Notte Bianca deve mettere in conto tutto, dal primo cittadino vestito da gelataio, alla lectio magistralis, dal bicchiere di birra d'ordinanza al piacere di ascoltare un violino suonato in strada, ad una luce colorata che accarezza un portone storico. Il ragazzo vestito alla moda che abbandona una bottiglia di vino sul marciapiede e poi sorridente guarda i compagni di ventura in attesa di ricevere l'applauso potrebbe apparire come un brutto specchio della società.

Scheggiato se non ancora infranto. Idem dicasi per coloro che si sono spinti ad attraversare i viali senza alcun controllo, saltellando come canguri e scambiando gli impianti semaforici per luci ad intermittenza. Il barcollare della 'meglio gioventù' per le vecchie strade del capoluogo toscano fa storcere il naso a quei ragazzotti cresciuti che nel '66 erano a spalare il fango dalle biblioteche. Ma il loro essere tra la folla in un certo modo li premia. Non si sono mai fermati. Non è mancato neppure l'incendio, che ha tinto la serata di rosso, a darne notizia un utente di youtube con un video fotografico.

AnL

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