Presidio degli auto-ferro-tranvieri

Gli Autoferrotranvieri Toscani di Filt-Fit-Uilt-Faisa e Ugl, manifestano contro il licenziamento di un autista da parte della società Autolinee Toscane di proprietà della RATP

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 aprile 2012 15:56
Presidio degli auto-ferro-tranvieri

"Il 27 di marzo 2012, Jean-Luc Laugaa , A.D. dell’azienda Gest di proprietà della multinazionale Francese Ratp che gestisce la Tramvia di Firenze, ma anche A.D. di “Autolinee Toscane” nella quale Ratp è socio unico, addirittura anticipando la riforma Fornero, ha licenziato in tronco il delegato Cobas aziendale richiamandosi alla “motivazione economica” taglio di una linea" così recita la nota dei sindacati. "Questo sarà l’utilizzo che faranno i padroni del “licenziamento economico” un sistema per liberarsi di lavoratori “scomodi”, lavoratori anziani o con contratti regolari per non riassumere nessuno o, bene che vada, con contratti di apprendistato fino a tre anni.

Perché questo sarà il futuro con la riforma del lavoro voluta da Monti e sostenuta da PD,PDL e Terzo Polo, un mondo di apprendisti, precari, di lavoratori senza più difese e senza più ammortizzatori sociali". Circa 300 lavoratori del settore autoferro della Toscana trasporto pubblico locale, oggi, dalle ore 11,00 alle ore 12,30 hanno dato vita ad una manifestazione-presidio presso il capolinea della tranvia (Gest) situato lato via Alamanni della Stazione FS di Firenze Santa Maria Novella.

Il presidio si è poi spostato al lato opposto della stazione FS in piazza Adua. I motivi a base della vertenza sono da ricercare in particolare nell'atteggiamento tenuto dalla proprietà (RATP) della società Autolinee Toscane. Una società con 35/40 persone che svolge il servizio di trasporto pubblico locale a Borgo San Lorenzo che, a nostro avviso, senza nessun giustificato motivo, ha provveduto a licenziare un autista con la motivazione della riduzione dei finanziamenti stabiliti dalla Regione Toscana. Motivazione confutata dalla Regione stessa, che, con un comunicato del 16 aprile scorso, sostiene che un taglio complessivo del 2,3% rispetto al 2011, che a sua volta incide sul complessivo dei finanziamenti al TPL toscano solo dell'1,3%, non può assolutamente giustificare alcun licenziamento. Stamani davanti al Prefetto di Firenze, dove si svolgevano le procedure di raffreddamento, l'atteggiamento della società autolinee è stato intransigente ed irremovibile nella propria volontà di confermare il licenziamento, senza nessuna disponibilità nè a considerare la strada degli ammortizzatori sociali né ad elaborare una nuova organizzazione del lavoro con un progetto dove tutto il personale poteva trovare soddisfazione e occupazione attraverso economie di scala. Pertanto il presidio si è concentrato in un primo momento presso il Capolinea della tranvia, coinvolgendo i viaggiatori e i passanti, attraverso un'informazione capillare su come i gestori della GEST, gli stessi della società Autolinee, intendono considerare i lavoratori, le regole e la dignità del posto di lavoro.

Dopo, il presidio si è spostato dall'altra parte della stazione presso il Palaffari, dove si stava svolgendo un convegno "TRENI in CITTA'" organizzato da Lega Ambiente e Regione Toscana, dove oltre alla partecipazione di diversi assessori regionali e del Presidente della Regione Toscana ed altre personalità, era presente anche l'AD della Gest, lo stesso che ha effettuato il licenziamento dell'autista di Autolinee Toscane. Il convegno si è svolto al chiuso delle sale e protetto dai cancelli e quindi non è stato possibile interloquire con nessuno. Comunque l'obiettivo ancora una volta, è sollecitare, sia l'opinione pubblica che le Istituzioni, in particolare la Regione Toscana, che nel rispetto delle regole e del tavolo continuo con le organizzazioni sindacali, eserciti tutta la propria influenza per riaprire un tavolo costruttivo con la società Autolinee, in modo da affrontare la questione ed individuare soluzioni per giungere al reintegro del lavoratore.

La questione è importantissima proprio perché in questo momento si intreccia con le fasi cruciali della riforma del TPL in Toscana, e quindi è fondamentale avere un clima sereno e costruttivo per tutti, in quanto è in gioco il trasporto per i prossimi anni, i servizi, la qualità e l'occupazione per tante famiglie

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