Montepaschi: approvati i risultati 2011

Risultato netto negativo per 4,69 miliardi come conseguenza della svalutazione dell’avviamento e di altri intangibiliTier 1 a 11,1% (8,4% nel 2010). Profumo di Crisi?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 marzo 2012 14:37
Montepaschi: approvati i risultati 2011

Siena, 29 Marzo 2011– Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha approvato ieri (28 marzo) i risultati dell’esercizio 2011. Nel 2011 il Gruppo Montepaschi ha operato in un contesto di mercato straordinariamente difficile caratterizzato da un progressivo rallentamento della crescita economica e dall’acuirsi della crisi del debito sovrano nell’area Euro che, dal secondo semestre, ha determinato un brusco aumento degli spread creditizi e la chiusura dei mercati interbancari ed istituzionali, innescando al contempo una spirale negativa sulle quotazioni di borsa e dei titoli di stato italiani.

E’ uno scenario che ha fortemente condizionato l’attività dell’intera industria bancaria e che ha avuto notevoli ripercussioni sulle dinamiche patrimoniali e reddituali del Gruppo. In considerazione degli andamenti dei mercati e dei prevedibili scenari futuri, in ottemperanza a quanto previsto dallo IAS 36, il Gruppo Montepaschi ha effettuato una rettifica di valore dell’avviamento e degli intangibili di significativa entità (4.479 milioni di euro). Questa svalutazione, peraltro, ha effetti solo sulle grandezze contabili ma nessun impatto sul cash-flow, sulla liquidità, e sui coefficienti patrimoniali come, evidentemente, non ha alcuna influenza sulla redditività prospettica e sull’affidabilità della banca. Il test di d’impairment 2011 è stato condotto utilizzando proiezioni economico finanziarie 2012-2016 che sono state elaborate partendo dai dati preconsuntivi 2011 e di budget 2012 su di un orizzonte previsionale di cinque anni (fino al 2016).

Le proiezioni sono state effettuate tenuto conto delle linee strategiche previste dal Piano Industriale 2011-2015 e del nuovo scenario macroeconomico e bancario, mutato significativamente rispetto al momento in cui è stato predisposto il Piano Industriale. Per quanto attiene alle dinamiche patrimoniali, nel 2011 si è registrata una ricomposizione delle fonti di finanziamento, attraverso una progressiva sostituzione di funding interbancario e istituzionale con provvista BCE in presenza di una sostanziale stabilità del funding retail.

Gli attivi fruttiferi, al contempo, hanno mostrato trend in contrazione soprattutto in relazione alla bassa domanda di finanziamenti da parte di famiglie e imprese ed anche in relazione ad una politica di selettività, da cui è derivato un andamento riflessivo del portafoglio creditizio, mentre è aumentata l’incidenza delle sofferenze. Tali dinamiche patrimoniali e di contesto si sono riflesse sui risultati economici correnti del Gruppo, dove i ricavi complessivi sono stati penalizzati dall’impossibilità di trasferire immediatamente l’aumento del costo del funding sul rendimento degli attivi fruttiferi e dalla riduzione degli impieghi, mentre il costo del credito ha registrato un progressivo peggioramento. I risultati di conto economico di Gruppo nell’esercizio 2011 Nell’esercizio 2011 il Gruppo Montepaschi ha conseguito un margine della gestione finanziaria e assicurativa di circa 5.507 milioni, in calo dell’1,2% rispetto al 2010.

Il 4°Q2011 ha contribuito per circa 1.268 milioni (-5,4% sul 3°Q2011), influenzato dai risultati negativi dell’attività di negoziazione/valutazione/copertura delle attività finanziarie, solo parzialmente compensati dalla crescita dei ricavi primari sostenuti dallo sviluppo del margine di interesse. Più in dettaglio:

· Il margine di interesse è di circa 3.500 milioni in flessione del 2,4% sull’anno precedente. La dinamica dell’aggregato sconta la riduzione del portafoglio creditizio dovuta ad una minore vivacità della domanda di credito da parte della clientela ed ad un approccio più selettivo nella gestione degli impieghi.

Il margine di interesse risente inoltre degli effetti dell’incremento dello spread Italia che hanno determinato un aumento del costo della provvista solo parzialmente trasferibile sui rendimenti dell’attivo fruttifero. Il gettito del 4°Q2011, pari a circa 931 milioni, ha registrato tuttavia una significativa ripresa sul 3°Q2011 (+6,4%) raggiungendo il livello più elevato degli ultimi otto trimestri. Tale dinamica, su cui hanno influito anche componenti non ripetibili (circa 25 milioni), è riconducibile principalmente all’attività di repricing del portafoglio creditizio (effetto pari a circa 25 milioni) e ad una ricomposizione della raccolta verso la provvista BCE, che ha permesso di contenere la crescita del cost of funding. · Le commissioni nette sono pari a circa 1.801 milioni, in flessione del 6,0% sull’anno precedente e del 10,4% sul 3° trimestre.

Sulla dinamica dell’aggregato ha influito, in particolare, una più contenuta attività di collocamento di prodotti finanziari alla clientela ed un’attività di erogazione creditizia poco dinamica. · Per quanto riguarda i dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni, saldo positivo per 72,2 milioni (91,8 milioni nel 2010; 9,4 milioni il contributo del 4°Q2011), riconducibili soprattutto agli utili delle partecipazioni consolidate al patrimonio netto al cui interno i contributi maggiori sono quelli del comparto assicurativo (AXA-MPS: circa 57 milioni). · Il risultato netto da negoziazione/valutazione attività finanziarie si è attestato a circa 166 milioni, in miglioramento rispetto ai -23,1 milioni del 31/12/2010.

All’interno dell’aggregato, da rilevare che il risultato da cessione/riacquisto di crediti e attività/passività finanziarie disponibili per la vendita ammonta complessivamente a circa 172 milioni (59,4 milioni nel 2010), grazie ai realizzi di attività allocate sui portafogli AFS e agli effetti positivi derivanti dagli accordi di riacquisto dei titoli irredimibili Floating Rate Equitylinked Subordinated Hybrid operato da Banca Monte dei Paschi di Siena nell’ambito dell’operazione di aumento di capitale (impatto pari a circa 76 milioni). · Il risultato netto dell’attività di copertura è negativo per -32 milioni (-0,6 milioni nel 2010), soprattutto per effetto del riacquisto di titoli obbligazionari coperti con lo strumento del Cash Flow Hedge.Le rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti sono pari a circa 1.311 milioni (+13,4% su a.p.), con un impatto del 4°Q di circa 470 milioni (contro 271 milioni del trimestre precedente) che sconta soprattutto il deterioramento del contesto macroeconomico che ha reso meno efficaci le azioni di ottimizzazione programmate (rettifiche aggiuntive per oltre 140 milioni in aumento rispetto alla media trimestrale).

Il rapporto tra le rettifiche dell’anno e gli impieghi verso clientela di fine esercizio, esprime un tasso di provisioning di 89 bps, superiore rispetto a quello registrato a fine 2010. Per quanto riguarda la gestione del portafoglio crediti a sofferenza, che nel Gruppo viene effettuata tramite la società specializzata MPS Gestioni Crediti Banca, si evidenziano recuperi per complessivi 573,3 milioni (-9% a/a) di cui 184,9 milioni effettuati nel 4° trimestre (+60,3% rispetto al 3° trimestre 2011).Le rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie sono negative per 153 milioni (ammontavano a -38,7 milioni nel 2010) per effetto prevalentemente di svalutazioni su titoli di capitale quotati e OICR classificati AFS, soggetti ad impairment.

Il valore ricomprende anche la svalutazione per 17,2 milioni dell’unico titolo della Repubblica Greca in portafoglio.

Conseguentemente, il risultato della gestione finanziaria ed assicurativa si attesta a 4.043 milioni (4.377 milioni nel 2010; -7,6%), con un contributo del 4°Q2011 di circa 741 milioni (-25,8% sul trimestre precedente).Il totale degli oneri operativi è pari a circa 3.503 milioni (+2,1% sull’anno precedente). L’andamento dell’aggregato incorpora i maggiori oneri connessi con l’operazione di valorizzazione di parte del patrimonio immobiliare strumentale del Gruppo perfezionata nel 2010.

Al netto di tali effetti, la dinamica annua degli oneri operativi registrerebbe una flessione dello 0,8%. Nel dettaglio:

· le spese per il personale, pari a 2.195 milioni, in flessione dello 0,7% rispetto ai livelli del 2010; nel 2011 gli organici hanno registrato una riduzione di 325 risorse; · le altre spese amministrative, pari a 1.112 milioni, in aumento sull’analogo periodo dell’anno precedente a causa dei citati effetti connessi con l’operazione di valorizzazione immobiliare perfezionata a fine 2010.

Al netto di tali effetti l’aggregato avrebbe registrato una dinamica in flessione del 5,5%, a conferma delle sinergie di costo ottenute a seguito dell’attuazione dei processi di riorganizzazione ed alle azioni di cost management intraprese; · le rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali sono pari a 195 milioni in aumento dell’11,5% rispetto al 2010. Tale aggregato sconta rettifiche non ricorrenti per 26mln nel quarto trimestre.Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il Risultato Operativo Netto è di 541 milioni (-42,8% a/a).

Il cost-income si attesta al 63,6% (61,6% nel 2010).Tra le altre componenti che concorrono alla formazione dell’utile netto abbiamo:
· Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri e altri proventi/oneri di gestione, pari a 375 milioni (di cui 201 milioni riferiti al 4°Q2011), in crescita di circa 182 milioni rispetto al 2010 a causa di maggiori accantonamenti per cause legali, revocatorie, reclami (circa 96 milioni), oneri derivanti da impegni contrattuali connessi a operazioni di asset disposal (circa 63 milioni) e sopravvenienze passive per circa 30 milioni; · Perdite da partecipazioni, pari a 24 milioni, rispetto ad un utile di 551,5 milioni nel 2010 che beneficiava principalmente della plusvalenza relativa all’operazione di valorizzazione di parte del patrimonio immobiliare strumentale (circa 405,5 milioni) e di quella derivante dalla cessione della partecipazione in Prima Sgr a AM Holding a seguito del closing dell’accordo (176,9 milioni); · Oneri di integrazione/Oneri una tantum, pari a -26 milioni (-19,5 milioni al 31/12/10) connessi alle agevolazioni per esodo incentivato del personale a fronte della ristrutturazione organizzativa della Banca Monte dei Paschi di Siena; · Utili da cessione investimenti pari a 34,6 milioni che incorpora essenzialmente la plusvalenza realizzata a seguito della vendita del complesso immobiliare di via dei Normanni a Roma.

Al 31/12/2010 la voce ammontava a 182 milioni, includendo la plusvalenza realizzata dalla cessione dei rami d’azienda bancari (72 filiali di Banca Monte dei Paschi di Siena).

Per effetto delle dinamiche sopra evidenziate, al 31/12/2011 l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte è di circa 150 milioni, confrontabile con un dato pari a 1.489 milioni nel 2010, comprensivo di proventi non ricorrenti pari a 764,4 milioni di euro. Incidono sul risultato di esercizio anche i seguenti aggregati:
· Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente, negative per 248 milioni (-393 milioni circa nel 2010), che includono i maggiori oneri derivanti dalla definizione del contenzioso fiscale con l’Agenzia delle Entrate.

Sull’aggregato incidono positivamente gli effetti dell’incremento dell’aliquota IRAP registrati a giugno e gli affrancamenti ai sensi del D.L. n. 98 del 6/7/2011 sugli avviamenti delle controllate; · Utile dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte, pari a 17,7 milioni grazie essenzialmente alla plusvalenza relativa alle cessioni di MPS Monaco SAM e di una quota del capitale di MPS Venture SGR.Il risultato d’esercizio consolidato ante effetti della Purchase Price Allocation (PPA) e degli impairment relativi ad avviamenti, intangibili e AM Holding, registra pertanto una perdita pari a 77,4 milioni (1.096,2 milioni l’utile al 31/12/2010).A fine 2011 la verifica della congruità del valore degli avviamenti iscritti in bilancio ha richiesto la necessità di effettuare svalutazioni complessive per circa 4.514 milioni, di cui 4.257 milioni per avviamenti; 222 milioni netti di intangibili da PPA; 35 milioni di svalutazioni della partecipazione in AM Holding.

Le ragioni che hanno determinato la necessità di rettificare il valore degli avviamenti sono riconducibili principalmente al nuovo scenario macro economico, che sconta la crisi del debito sovrano, alle tensioni sui principali mercati finanziari ed alla persistente incertezza circa la ripresa dell’economia mondiale. Considerando gli effetti netti della PPA (circa 94 milioni) e quelli dei sopracitati impairment, la perdita del 2011 ammonta a circa 4.685 milioni (985,5 milioni l’utile dell’esercizio 2010).

"Monte dei Paschi di Siena.

Profumo di crisi?". E' il titolo dell'iniziativa organizzata dall'Italia dei Valori, con la collaborazione del Gruppo Idv in Consiglio regionale della Toscana, sabato prossimo, 31 marzo alle ore 10.00, presso l'Hotel Excelsior di Siena. Interverranno il Senatore Elio Lannutti, Membro della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, l'on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana, Marta Gazzarri, Capogruppo Idv in Consiglio regionale della Toscana, e Antonio Giudilli, Coordinatore provinciale Idv Siena.

L'incontro, aperto a tutta la cittadinanza, sarà l'occasione per fare il punto sulla situazione dell'istituto di credito senese, dopo la nomina a Presidente di Alessandro Profumo e il rischio concreto di migliaia di licenziamenti paventato dalla Fondazione, e illustrare le proposte e le idee alternative di Idv per la crescita e lo sviluppo di Mps nel rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori e in tutela della più importante Banca italiana.

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