Duomo di Firenze, per l'ambone tutto da rifare

Il presidente dell'Opera del Duomo avvocato Franco Lucchesi: ''Per noi rimane una questione aperta''. Nessuno dei progetti presentati è stato accolto

Redazione Nove da Firenze
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28 marzo 2012 13:50
Duomo di Firenze, per l'ambone tutto da rifare

L'Opera di Santa Maria del Fiore rende noto che la Commissione chiamata a giudicare i progetti per la realizzazione di un ambone nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, ''dopo un'accurata analisi degli elaborati presentati dagli artisti invitati, ha deciso di non accettare nessuna delle proposte pervenute''. ''Trattandosi di un'opera storicamente e culturalmente così importante per la Cattedrale di Santa Maria del Fiore - recita il verbale redatto a conclusione dei lavori - la Commissione ha ritenuto, non avendo raggiunto una ragionevole unanimità di giudizio, che nessuno dei progetti presentati sia meritevole di realizzazione, pur apprezzando lo sforzo e le intenzioni dei partecipanti''. ''Ringraziamo gli artisti e la commissione per il lavoro svolto - ha dichiarato il presidente dell'Opera di Santa Maria del Fiore avvocato Franco Lucchesi - che ha prodotto opere pregevoli, apprezzate dalla commissione pur non avendo trovato su alcune di esser quel largo consenso che ne avrebbe consentito la realizzazione.

Per la nostra istituzione, però, la realizzazione dell'ambone è una questione ancora aperta su cui intendiamo proseguire una riflessione''. Questa decisione conclude un percorso iniziato nel 2009 quando, in occasione di una giornata di studi promossa dal precedente cda dell'Opera, fu avviata una riflessione circa la possibilità di realizzare un ambone per la Cattedrale di Santa Maria del Fiore attuando così "un progetto antico quanto è la storia della cattedrale di Firenze". L'intenzione di creare specifiche strutture per la proclamazione della Parola di Dio nello spazio liturgico risale, infatti, al periodo costruttivo del Duomo, il 22 settembre 1366, quando gli Operai dell'Opera deliberarono: "Che...ne le quarte cholonne si faccia a ciaschuna un perghamo bello e onorevole": un progetto rimasto irrealizzato. Nel 2010, sotto gli auspici dell'Arcivescovo Metropolita di Firenze cardinale Giuseppe Betori, l'Opera di Santa Maria del Fiore ha così indetto un concorso ad inviti per la realizzazione di un ambone nella Cattedrale, nello spirito degli ordinamenti scaturiti dalla riforma liturgica promossa dal Concilio Vaticano II e precisati da successivi documenti della Conferenza Episcopale Italiana, come ricordato dallo stesso Cardinale Betori nell'intervento pronunciato nel 2009 Al concorso, il cui termine era previsto il 31 dicembre 2010, sono stati invitati a partecipare alcuni artisti o architetti italiani "secondo il criterio della qualità, della comprovata e documentata proposta culturale, in attenzione alle fasce generazionali, rispetto ad una geografia del territorio che comunque richiamasse l'attenzione sul genius loci fiorentino e toscano". Vi hanno partecipato: Mario Botta, Massimo Lippi, Mimmo Paladino, Filippo Rossi, Enrico Savelli e Paolo Zermani. I progetti presentati sono stati giudicati da un'apposita Commissione istituita dall'Opera di Santa Maria del Fiore e composta da un gruppo di studiosi ed ecclesiastici di altissimo profilo accademico ed istituzionale.

Vi hanno fatto parte: S. Em. Card. Raffaele Farina, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa (nella veste di Presidente); S.E. Mons. Alceste Catella, Vescovo di Casale Monferrato e Presidente della Commissione Episcopale per la liturgia; Prof. Pio Baldi, presidente della Fondazione MAXXI di Roma; prof.ssa Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia; prof. Giovanni Carbonara, ordinario di restauro dei monumenti all'Università di Roma; prof.ssa Cecilia De Carli Sciumè, titolare della cattedra di Storia dell'arte contemporanea all'Università Cattolica di Milano; prof.

Francesco Gurrieri, ordinario di Restauro dei monumenti all'Università di Firenze. Tra tutti i progetti pervenuti sono stati selezionati quelli di Mario Botta, Mimmo Paladino e Paolo Zermani che sono stati invitati dalla Commissione ad un ulteriore approfondimento "in riferimento alla natura dell'ambone secondo le finalità previste dall'azione liturgica e nella sua relazione con l'importanza della cattedrale". Gli artisti si sono così impegnanti a far pervenire altri elaborati entro il mese di gennaio.

Lo scorso febbraio la Commissione si è riunita e, dopo un'accurata valutazione e un'ampia discussione, ha deciso di non accettare nessuna delle proposte pervenute. Tutti i progetti pervenuti sono esposti da oggi al pubblico al Centro Arte e Cultura (OPA), in Piazza San Giovanni 7, fino al 5 aprile 2012 compreso.

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