Sciopero generale dei metalmeccanici in provincia di Firenze

Domani martedì 27 marzo 2 ore di sciopero generale dei meccanici della provincia di Firenze contro il piano di riforma del mercato del lavoro deciso dal governo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 marzo 2012 14:47
Sciopero generale dei metalmeccanici in provincia di Firenze

Uno sciopero quello di domani proclamato dalla Fiom Cgil che si sta, ad ogni ora che passa, sempre più caratterizzando come sciopero unitario. E' stato, infatti, proclamto unitariamente dalle RSU Nuovo Pignone di Firenze e Pirelli di San Giovanni Valdarno, così come dalle RSU delle due aziende Fimeccanica presenti nell'area Fiorentina, Selex Elsag e Selex Galileo, solo per citare le grandi aziende. Per la difesa e salvaguardia della reintegra nell'art.18 come deterrente ai licenziamenti individuali; per aumentare la copertura degli ammortizzatori sociali universali anche verso lavoratori precari attraversamento il rafforzamento pubblico dei centri per l'impiego; per ripristinare i 3-4 anni di mobilità per i lavoratori over 50; per riformare le pensioni partendo dall'assenza delle normative sui lavoratori precoci e sui lavori usuranti; per la salvaguardia garantita di accesso al sistema pensionistico ante riforma Monti per i lavoratori in mobilità e Cigs; per un piano straordinario di politiche industriali per tornare a crescere e uscire dalla crisi partendo dalle aziende pubbliche come Finmeccanica (Selex Galileo su satellite Opsis e Selex Elsag su progetto Tetra vanno nella direzione opposta) Lo sciopero sarà così articolato: per le aziende di Firenze Nord presidio davanti al nuovo pignone dalle ore 9:30 per le aziende di Firenze Sud, Bagno a Ripoli, Selex Galileo e Selex Elsag, presidio dalle ore 9:30 piazza Duomo, angolo via dell’Oriolo, davanti alla presidenza della Regione Toscana per le aziende di Scandicci presidio davanti al Comune dalle ore 9.00 per le altre zone saranno articolati dalle singole rsu in rapporto con la Fiom di zona. Martedì 27 Marzo la Feltrinelli Librerie Via dei Cerretani 30/32R ore 18.00 Contro le mamme lavoratrici sembra concentrarsi buona parte dei peggioramenti avvenuti in questi anni nel mondo del lavoro, in particolare quello femminile. Molte donne, tornando in ufficio o in fabbrica dopo la maternità, vengono messe all’angolo.

E il congedo di maternità più che un diritto comincia a essere visto come un privilegio. Il risultato è nelle cifre. Tra le giovani mamme almeno una su cinque lascia il lavoro dopo la nascita del bimbo. Chiara Valentini racconta questa realtà, dura e preoccupante nel suo libro O i figli o il lavoro (Feltrinelli). L’autrice ne discute con Elena Cherubini e Marisa Nicchi

Notizie correlate
In evidenza