Chi fa la mamma non fa carriera: storie di ordinaria discriminazione

I dati presentati in un convegno Cisl a Firenze. Il 42% delle lavoratrici toscane intervistate dalla Cisl dichiara che nel proprio luogo di lavoro non c’è pari opportunità tra uomini e donne

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 marzo 2012 13:56
Chi fa la mamma non fa carriera: storie di ordinaria discriminazione

In Toscana 2 donne su 5 dichiarano che nel loro posto di lavoro non c’è ancora pari opportunità tra uomini e donne ed il 32,8% delle intervistate afferma di essere venuto a conoscenza di episodi di discriminazione nei confronti delle proprie colleghe; 1 su 5 denuncia di aver subito discriminazioni in prima persona. Sono alcuni dei dati che emergono dall’indagine effettuata da Cisl Toscana tra novembre 2011 e febbraio 2012 su 500 lavoratrici di imprese private ed enti pubblici di tutte le province della Toscana, che rivela quanto siamo ancora lontani dal poter considerare superato il problema delle pari opportunità in ambito lavorativo, anche nella nostra regione. L’indagine è stata realizzata per il progetto “DONNE e COMPETENZE per la CONTRATTAZIONE”, voluto dalla Cisl in collaborazione con Ecologia & Lavoro Onlus e la società di consulenza Contesti e Cambiamenti e promosso dalla Regione Toscana. Secondo le intervistate le cause delle discriminazioni oscillano da un generico pregiudizio nei confronti delle donne fino alla maternità e si manifestano principalmente nell’esclusione rispetto ai percorsi formativi e di carriera, in molestie verbali e mobbing e nel sottoinquadramento contrattuale rispetto ai compiti assegnati.

Alla domanda rivolta alle lavoratrici madri sulla possibilità che la maternità abbia condizionato in maniera negativa la loro carriera professionale il 27,2%, 1 su 4, risponde di sì; e forse non c’è da stupirsi visto che il 21% delle intervistate dichiara che al momento dell’assunzione sono state chieste loro informazioni riguardanti la propria situazione sentimentale e la volontà di avere figli (questo con una marcata prevalenza nelle aziende private). Ma la mancanza di parità non si ferma sul luogo del lavoro: la maggioranza (58,8%) delle intervistate dichiara che a casa il carico dei lavori domestici ricade su di loro.

Alle lavoratrici infine è stato chiesto quali fossero i problemi principali della città in cui vivono: flessibilità di orari dei servizi, traffico, carenza di trasporti pubblici e di asili nido quelli maggiormente avvertiti. “Scopo dell’indagine era quello di avere informazioni utili per consentire alle 30 sindacaliste Cisl partecipanti al progetto di costruire un Piano di Azione per le Pari Opportunità” afferma Rossella Bugiani, segretaria regionale Cisl. “Il nostro intento, a meno di una settimana dalla Festa della Donna -prosegue- è quello di riuscire a incidere in maniera significativa sulla situazione attuale andando a modificare una mentalità che ha un impatto negativo sull’economia e pesanti ricadute sulla società Toscana”. Il Piano e i dati dell’indagine saranno presentati e discussi nell’ambito del convegno LA CONTRATTAZIONE RESPONSABILE, Spazi, scenari e bisogni di pari opportunità (in allegato il programma dettagliato) che si terrà domani, venerdì 2 marzo, a Firenze, nell’Auditorium della Cisl Toscana, Via Benedetto Dei 2/A alla presenza, tra gli altri, dell’Assessore alle pari opportunità della Regione Toscana Salvatore Allocca, del segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza e di Liliana Ocmin, segretaria nazionale Cisl.

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