Asl 4, sindaci revisori bocciano bilancio preventivo e previsionale

Mugnai-Magnolfi: “Dalla Giunta regionale ottimismo ingiustificato”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 febbraio 2012 14:31
Asl 4, sindaci revisori bocciano bilancio preventivo e previsionale

I superticket introdotti dalla Regione con la manovra d’agosto? Tra la crisi occupazionale e la massiccia presenza d’immigrati a reddito basso, bassissimo o nullo, «nella migliore delle aspettative […] possono produrre effetti limitati ai fini dell’incremento del ricavo» per il quale «il Collegio ha motivo di ritenere la previsione […] sovrastimata». E l’obiettivo del pareggio? Una chimera, visto che «passa anche attraverso il risparmio nel settore della Farmaceutica Territoriale ed Ospedaliera […] punteggiato di incertezze».

Protagonista di una simile bocciatura è la Asl4, sui cui bilanci preventivo annuale del 2012 e di previsione 2012-2014 si è appena pronunciato in questi termini il Collegio dei Sindaci revisori. A darne notizia sono il Vicepresidente della commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (Pdl) e il suo capogruppo Alberto Magnolfi che nei giorni scorsi hanno richiesto alle singole Asl toscane la relazione dei Sindaci revisori al bilancio previsionale 2012 e al bilancio pluriennale 2012-2014.

Dall’analisi di tali relazioni emergono situazioni poco incoraggianti come quella, emblematica, dell’ASL 4 di Prato. «Il raggiungimento dell’obbiettivo del pareggio – scrivono i Sindaci revisori a chiare note – che è definito vincolante dalla legge 27.12.1997 n. 449 (Legge Finanziaria 1998) e dalle successive norme, fondandosi sui trasferimenti assegnati resta a parere del Collegio difficilmente raggiungibile […],aspetto peraltro confermato dalla stima ufficiosa dei risultati del IV trimestre 2011 che riaccerterebbero sostanzialmente la perdita dell’esercizio precedente.

[…]. L’auspicio di pervenire ugualmente al pareggio sarebbe possibile solo con la constatazione che l’Azienda, al di là delle riserve espresse, goda e abbia goduto di risorse ampie e sufficienti tali da consentire le economie di spesa richieste, per cui sarebbe logico oggi chiedersi perché tali risultati non siano stati conseguiti prima, a cominciare dall’esercizio 2010». Ma, subito dopo, i revisori scartano una simile prospettiva e sentenziano: «Per quanto riferito, letto ed esaminato il Collegio non può avvalorare tale considerazione». E quindi? Difficile, per il Collegio sindacale, poter prevedere una prova d’appello: «Semplicemente – si legge nella relazione – il Collegio ritiene di essere di fronte ad un documento previsionale provvisorio, senza alcuna pretesa di voler interferire nelle scelte e nella volontà altrui alle prese con i problemi che l’attuale realtà impone a tutti i soggetti pubblici e privati, riconducibile alla modalità della ripartizione dei fondi la quale è avvenuta correttamente richiamandosi a “principi storici” già delineati dalla Regione, che non hanno tuttavia tenuto conto della situazione particolare di Prato non rinvenibile per quanto conosciuto altrove.

Resta difficile esprimere un parere senza avere un quadro possibilmente più aggiornato, che allo stato attuale ricondurrebbe a legittimare il terzo risultato negativo in contrasto con le disposizioni di legge». Morale? Mugnai e Magnolfi non la mandano a dire: “Nei mesi scorsi presentando i bilanci 2010 quasi tutti con segno negativo, la giunta ebbe comunque la faccia tosta di vantare non solo pareggi diffusi, ma addirittura un attivo. Contro ogni evidenza delle cifre. Ora che faranno? Daranno dei visionari ai revisori? Se sono questi, i famosi bilanci in pareggio della sanità toscana,di visionario e ingiustificato c'è solo l’ottimismo”

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