Naufragio del Costa Concordia: i perché dell'incidente

Alla magistratura il compito di fare chiarezza su quanto è accaduto. Il presidente Rossi all'isola del Giglio. L'on. Monica Faenzi: "Interesserò anche il ministro dei Trasporti Passera".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 gennaio 2012 19:17
Naufragio del Costa Concordia: i perché dell'incidente

"Prova una vacanza in crociera a bordo di Costa Concordia, sarà un'esperienza indimenticabile" annunciava on line il sito della Flotta Costa Crociere circa l'avveniristica nave da crociera. Imponente e grandiosa, Costa Concordia era una delle navi più grandi dell’intera flotta Costa, un vero e proprio tempio del divertimento galleggiante. Ma la nave si è incagliata venerdì sera al largo dell'Isola del Giglio, dopo aver urtato uno scoglio di Punta Gabbianara: conseguenza 5 morti, 40 feriti e ancora 15 persone non rintracciate.

Sono andate avanti tutto il giorno le ricerche dei dispersi all'interno del Concordia. Due cadaveri sono stati individuati a bordo poche ore fa. Ma il giorno dopo l'incidente è già caccia alle responsabilità e agli errori umani che hanno portato alla tragedia della nave della Costa Crociere. Un nuovo sopralluogo, dopo la giornata di ieri, per incontrare e ringraziare cittadini e amministratori protagonisti di uno straordinario impegno di solidarietà, ma anche per verificare da vicino la situazione della nave naufragata e capire meglio i rischi per l’ambiente marino, in vista dell’incontro di domani a Livorno con il ministro dell’ambiente.

E’ con questi obiettivi che questa mattina il presidente della Regione Toscana si è imbarcato per l’Isola del Giglio. Secondo Enrico Rossi la sciagura deve far innalzare il livello dei controlli in mare per garantire ai cittadini adeguata sicurezza e rispetto delle normative di navigazione. "Come parlamentare grossetana, sono rimasta ancora più scioccata e addolorata da quanto è accaduto nella mia provincia, alla Costa Concordia sull’Isola del Giglio. Ritengo che nel 2012 fatti di questa gravità non solo non debbano accadere, ma deve essere impossibile che accadano.

Evidentemente, invece, all’imponderabile non ci sono limiti. Comunque mi auguro che la Procura di Grosseto faccia al più presto piena luce su questa sciagura inspiegabile; da parte mia interesserò anche il ministro dei Trasporti, Corrado Passera, affinché il ministero svolga indagini e ispezioni ancora più accurate sulle navi da crociera che solcano i nostri mari -interviene l'on. Monica Faenzi- Voglio ringraziare il sindaco dell’Isola del Giglio, Sergio Ortelli, e tutta la comunità gigliese, per l’aiuto e l’accoglienza che ha dato ai superstiti sin dai primi momenti dopo la tragedia.

Ringrazio anche le forze dell’ordine e i volontari della protezione civile per il loro costante impegno, nonché il prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi, per come sta coordinando le operazioni. Infine, esprimo il mio più profondo e sentito cordoglio ai familiari delle vittime e un commosso pensiero di sostegno e di affettuosa vicinanza a tutti coloro che sono rimasti coinvolti nel terribile evento, unitamente ad un augurio di pronta guarigione per i feriti". La Confconsumatori sia a livello nazionale che tramite la federazione di Grosseto esprime il proprio cordoglio per le vittime (e loro famiglie) della tragedia della Costa Concordia.

Cordoglio e solidarietà che va anche alle migliaia di persone che pur non avendo subito danni fisici hanno visto trasformato in tragedia, che segnerà sicuramente la loro esistenza, quella che doveva essere una vacanza. Qualora fossero confermate le ipotesi di reato, a carico di soggetti responsabili dell’evento, e si giunga ad un processo Confconsumatori annuncia sin da ora la propria volontà di costituirsi parte civile perché il danno procurato da eventuali condotte illecite, non è solo diretto alle migliaia di turisti coinvolti ma colpisce la credibilità del turismo e della marina italiana.

Parimenti la Confconsumatori – anche per tramite della propria federazione di Grosseto- fornirà, in caso di processo penale, assistenza a tutti coloro i quali vorranno costituirsi parte civile per ottenere il ristoro del danno morale oltre che di quello patrimoniale. Circa i danni Confconsumatori auspica che Costa Crociere voglia, aprendo anche un confronto con tutte le associazioni dei consumatori per stabilire modalità rapide e snelle, provvedere spontaneamente all’immediato rimborso del costo della crociera ed all’immediato ristoro quanto meno dei danni patrimoniali dovuti a perdita di bagagli, perdita di denaro, documenti e beni, per poi procedere con la liquidazione dei danni biologici e morali –oltre che esistenziali e da vacanza rovinata- patiti dai 3.000 turisti.

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