“Anno di crisi? Ecco le spese pazze della Regione per il 2012”

Locci (Gruppo Misto): “Pulizie milionarie, studi da migliaia di euro per valutare la qualità dei servizi, anziché per garantirli. Così si sprecano le risorse pubbliche”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 gennaio 2012 19:23
“Anno di crisi? Ecco le spese pazze della Regione per il 2012”

“Sei nuove auto per il parco veicoli della Giunta, tre berline di rappresentanza, studi e statistiche da milioni di euro, servizi di pulizia milionari: sono solo alcune delle spese messe in programma dalla Regione Toscana per l’anno a venire”. Alla luce della programmazione dell’attività contrattuale 2012, licenziata dalla Giunta regionale, il consigliere Dario Locci (Gruppo Misto) lancia l’accusa: “Non si fa altro che parlare di un anno difficile, di sacrifici per tutti – dichiara – e poi troviamo tra le spese previste 6 milioni di euro per i servizi di pulizia delle sedi della Regione”. “Tanto più che fa sorridere il fatto che si spenda di più per portierato (altri 6 milioni) e pulizia – continua Locci – che per l’acquisto delle quote dell’Aeroporto di Firenze (5 milioni)”. “Ma tra le voci di spesa messe in preventivo ci sono altre perle – sottolinea il consigliere – come gli oltre 900mila euro per un non meglio specificato servizio di supporto alla valutazione della qualità dell’offerta del trasporto pubblico locale, oppure i 72mila euro stimati per l’elaborazione di statistiche relative ai dati sullo spettacolo dal vivo e riprodotto in Toscana per gli anni 2011-2013”. Nel conto spunta anche la “richiesta di fornitura per un progetto di politiche attive del lavoro finalizzate a formare/riqualificare i dirigenti disoccupati – puntualizza Locci – che dovrebbe costare complessivamente 80mila euro”. “Senza contare i 3 milioni di euro necessari per la realizzazione del progetto definitivo della bretella Lastra a Signa-Prato, opera che ha già fatto sparire 29 milioni dalle casse regionali – attacca il presidente del Gruppo Misto – e i 70mila euro destinati a coprire parte delle spese per l’inutile quanto dannoso – se non altro per il portafogli – referendum sul Comune unico del Casentino.

Errori politici oltre che contabili, che non fanno altro che disperdere le risorse e la fiducia dei cittadini”.

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