Matteo Renzi dalla copertina di Max alle tovagliette della Brac

Una galleria di ritratti firmata dall’artista Vaclav Pisvejc per il primo appuntamento del 2012 di Brac’s Art on table. Non manca naturalmente il sindaco di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 gennaio 2012 18:53
Matteo Renzi dalla copertina di Max alle tovagliette della Brac

Una galleria di ritratti firmata dall’artista Vaclav Pisvejc per il primo appuntamento del 2012 di Brac’s Art on table, la mostra orizzontale della Libreria Brac. Sui tavoli della libreria, attraverso la pennellata materica del pittore praghese, prenderanno vita uomini e donne celebri del mondo dell’arte contemporanea (da Cattelan a Patrizia Sandretto, da Gagosian a Vittorio Sgarbi), Capi di Stato (da Putin a Mao) e alcuni politici fiorentini. Non manca, naturalmente, il Sindaco Matteo Renzi e insieme a lui ci saranno Cristina Giachi, il socialista Riccardo Nencini, Eugenio Giani e Giuliano Da Empoli. Vaclav Pisvejc è nato a Praga nel 1967 dove ha studiato all'Akademia Vytvarneho Umeni.

Ha vissuto a lungo tra gli USA e l’Inghilterra esponendo in numerose gallerie. Dal 2007 vive e lavora in Italia. Hanno scritto di lui: “Personalità sognante, Pisevejc crea spontaneamente, senza calcolare, attingendo dalla vita reale per catturare l'essenza del momento e dare poi forma a una realtà tutta interiore e personale. Anche un occhio meno esperto riesce a cogliere quanto il gesto e la materia pittorica, attraverso le quali Vaclav Pisveic si esprime, siano di matrice marcatamente espressionista. La sua pennellata passa ora scabra e veloce, ora grassa e insistita dando luogo a quella scomposizione deformante che colpisce corpi e volti.

Volti che sono dipinti sul retro delle tele, sul rovescio del supporto normalmente utilizzato dall'artista. Rovesciare la tela significa infatti rovesciare uno schema formale, e quello che ne esce non è mai solo un ritratto, ma è quasi sempre un autoritratto, nel senso di un'emozione, di un ricordo stratificato ma ancora vivo, che emerge dall'inconscio come l'acrilico che gli dà colore.”

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