Calciomercato, tutta colpa di Gilardino?

Delio Rossi rimette la squadra in campo per un richiamo della preparazione ed intanto si guarda ai movimenti di mercato in entrata ed in uscita... più in uscita.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 dicembre 2011 14:17
Calciomercato, tutta colpa di Gilardino?

Delio Rossi ritrova la squadra dopo la pausa sindacale di una settimana e prepara un piano di lavoro intenso fatto di doppi allenamenti e tanta corsa senza palla. Dopo un'estate passata con il pallone al piede, fatto che ha suscitato le perplessità di molti circa la tenuta fisica dei viola, si torna a rinforzare i muscoli ed il fiato. Correre, correre, correre. Il cambio dell'allenatore da Mihajlovic a Rossi non ha dato i frutti sperati, non certo nell'immediato. Colpa delle sfide di alto livello, colpa di una preparazione sbagliata, colpa di una confusione tattica che il paese dei balocchi sembra una caserma al confronto, colpa del mercato, colpa di un ambiente ostile, colpa della Società, colpa di Montolivo..

colpa di Gilardino. Colpe date e poi soppesate, con le attente e dovute riflessioni. Delio Rossi ha detto subito "Non sono un mago con la bacchetta" ed ha fatto intendere che ci sarebbe voluto tempo "una settimana, un mese, un anno". Da notare che le prime due opzioni sono già trascorse, resterebbe la terza.. Proprio il fatto di non avere la bacchetta magica però, comporta che per sistemare le cose occorra correre (anche in questo caso) ai ripari. Significa affidare a Pantaleo Corvino, il cui rapporto con la Fiorentina è uno dei tanti Rebus di quest'ultimo periodo, il mandato a vendere e comprare. A detta del presidente Cognigni, più la prima.

Vendere, vendere e vendere. Perché occorre rientrare nel fair play finanziario ed alcuni ingaggi sono diventati insostenibili a fronte di un rendimento pari allo zero, su tutti giocatori come Felipe e Marchionni. Marchionni sembrerebbe essere stato proposto alla corte di Zamparini, ma il patron rosanero avrebbe risposto picche e nell'occasione a Sky ha dichiarato di volersi tenere Pinilla per non indebolire la squadra. Ma le alternative ci sono? Eccoci, altro punto fondamentale. Ad ogni inizio campionato Corvino presenta una rosa che sembrano due, per ogni giocatore c'è la 'valida alternativa' poi però ti accorgi che il mister alcune di quelle alternative neppure le considera.

Un fatto di simpatia? Arriva il nuovo mister "si azzera tutto, per me iniziano a giocare adesso e li valuto per quello che vedo" se poi i giocatori restano i soliti qualche dubbio ti viene. O il mister non li ritiene adeguati alla Serie A, oppure si nascondono bene durante l'allenamento. "Salta la panchina". Via Mihajlovic, arriva Rossi. Finisce l'anno con la contestazione. Chi ha sbagliato? Montolivo non piace, in tanti ci hanno messo una pietra sopra, il talento di Caravaggio è destinato ad altri lidi e non si può pretendere che lotti per la maglia quanto per se stesso e per il suo orgoglio.

Tenerlo in tribuna? Il centrocampo, fatta eccezione per Behrami (chissà se a volte si domanda come mai è arrivato in questa Fiorentina?) non ha mostrato nulla di buono, compreso il super peruviano, l'incedibile' Manuel Vargas rientrato dall'esperienza nazionale con la voglia di giocare pari a quella di un bambino costretto a fare i compiti il 15 luglio mentre i compagni si giocano la finale del calcio balilla. Lazzari e Kharja i due punti fondamentali del mercato estivo hanno brancolato nel buio a caccia di palloni, mentre Munari..

Munari. Si è visto invece con piacere Salifu che potrebbe tornare utile ad inizio anno. Adesso è il momento di fare i conti e se la difesa bene o male ha retto, nonostante l'andamento altalenante di Boruc alle sue spalle abbiamo visto un rassicurante Neto, con Nastasic e Gamberini. Natali e Pasqual, non propriamente delle schegge ma esperti, ed un buon Romulo uniti all'incognita De Silvestri. Ci sarebbe anche Cassani che dovrebbe essere al rientro dall'infortunio e si spera che sia un 2012 continuativo per lui. Il centrocampo è da rivedere, anche perché palle giocabili in attacco non ne sono arrivate.

Si è pensato nuovamente a Palombo, ma costa trobbo l'ingaggio del blucerchiato. Santiago Silva ha espresso tutta la sua simpatia ed un carisma invidiabile che lo ha visto idolo del pubblico di casa, ma tolto un rigore offerto dai compagni, il borsino è magro. Come lo è quello di Gilardino che in queste ore sembra la pedina più facile da piazzare. Per il Genoa era pronto Amauri, ma adesso il riflettore sembra essersi voltato sul bomber di Biella. Che fare? Corvino sicuramente starà valutando la cessione, soprattutto in virtù dell'alternativa da portare in maglia viola in un momento in cui la piazza non ammette sconti.

Dare via Gilardino adesso può essere un azzardo, come può esserlo prendere al suo posto una punta che ha bisogno di palloni giocabili. Pinilla, Maxi Lopez ed altri i nomi che circolano in queste ore. Per sostituire Gilardino in questo momento servirebbe un giocatore capace di rimettere in gioco il pallone dalla linea di difesa, passarsi palla a centrocampo, saltare l'uomo e farsi l'assist. Difficile. I Maradona sono in esaurimento.. Firenze guarda a Jovetic con fiducia e su di lui spera venga costruita una squadra capace di raggiungere al più presto la quota dei 40 punti per poi giocarsi il resto del Campionato con orgoglio, a testa alta.

Sentire dire che "Non abbiamo vinto perché abbiamo avuto paura di perdere" ha un po' sconfortato tutti. AntLen

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