"Il Pane è per tutti": oggi la prima giornata per uno sviluppo equo

Si è tenuta oggi la prima edizione della “Giornata per un equo sviluppo globale". Salvadori: “Messaggio contro la violenza e monito a cambiare stile di vita”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 dicembre 2011 20:49

“Il pane è per tutti”- Giornata per un equo sviluppo globale. Questo il titolo dell’iniziativa che si è tenuta oggi pomeriggio presso la sala Pegaso di palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. E’ stata la prima edizione della “Giornata per un equo sviluppo globale” istituita, prima in Italia, dalla Regione Toscana con una legge (lan.6 del 2010) approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. Aperta con una testimonianza in video di Vandana Shiva, la scienziata ed attivista indiana che si batte per i diritti umani e la tutela della biodiversità, la “Giornata” è proseguita con una commedia in un atto intitolata l’”Italia è Servita” e dedicata a Pellegrino Artusi, l’autore de “la Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” e la testimonianza dello scrittore bosniaco Predrag Matvejevic, autore del libro “Pane nostro” sulla “poetica del pane”. Sempre sul filo conduttore del pane la tavola rotonda alla quale hanno partecipato Gianni Salvadori, assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Pier Paolo Tognocchi, consigliere regionale, primo firmatario della legge istitutiva della “Giornata per un equo sviluppo globale”, Maria Grazia Mammuccini in rappresentanza di Firab (Fondazione italiana per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica), Severino Saccardi, direttore di Testimonianze, presidente del Comitato per l’istituzione della “Giornata per un equo sviluppo globale”. Intervenendo sul tema della tavola rotonda Salvadori ha sottolineato la duplice valenza simbolica del pane.

La prima, come ha ribadito l’assessore, costituita dall’ “elemento che rappresenta la convivenza pacifica dei popoli” e che serve per “dire no alla violenza”, la seconda rappresentata dall’aspetto legato all’alimentazione e alla sua salubrità. “Il pane toscano – ha ricordato fra l’altro l’assessore- è senza sale, e questo rappresenta un elemento di grande utilità per la salute. In Toscana stiamo lavorando per ottenere la Dop, la denominazione di origine del pane, e questo significa anche lavorare sulla tracciabilità della farina prodotta in Toscana.

Su questo fronte, proprio grazie ad uno dei progetti integrati di filiera varati dalla Regione è stato possibile recuperare 15 mila ettari di terreno che sono stati destinati alla coltivazione del grano tenero, necessario per fare il pane toscano.” L’assessore ha poi sottolineato la necessità di recuperare terreni per destinare a colture “food”, cioè all’uso alimentare. “Credo – ha concluso – che questo sia il messaggio che deve scaturire da questo periodo di crisi, che non è soltanto economica: dobbiamo cambiare stile di vita.

Cambiare stile di vita significa recuperare il valore delle colture dedicate all’alimentazione e significa combattere gli sprechi, quegli sprechi che caratterizzano oggi il nostro mondo e che invece permetterebbero di dare da mangiare a quel miliardo e 200 milioni di persone nel mondo, che oggi, secondo le statistiche delle organizzazioni internazionali, patiscono la fame.” La “Giornata” di oggi, scelta perché il 21 dicembre di molti anni fa segnava la data in cui Madre Teresa di Calcutta cominciò il suo apostolato fra i poveri, è stata chiusa da un concerto del gruppo popolare andino, Marhaushuasi.

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