Giovanisì, Rossi: “Avviate tutte le azioni, ora diamo continuità al progetto”

“Diamo fiducia ai giovani”: così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha suggellato oggi la conferenza stampa con la quale ha fatto il punto delle misure avviate con il progetto “Giovanisì”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 dicembre 2011 15:55
Giovanisì, Rossi: “Avviate tutte le azioni, ora diamo continuità al progetto”

FIRNZE – “Diamo fiducia ai giovani”: così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha suggellato oggi la conferenza stampa con la quale ha fatto il punto delle misure avviate con il progetto “Giovanisì”. Quattro i punti principali (tutti avviati)dell’impegno che ha fatto registrare numeri consistenti e la soddisfazione del presidente. Al primo posto la misura riguardante i tirocini retribuiti. “Già mille sono i tirocini attivati e non sono pochi – ha commentato Rossi – considerato che con questa misura siamo partiti a fine luglio.” Al secondo posto il servizio civile.

Anche qui il presidente snocciola le cifre. “Siamo arrivati a 2500 nel 2011- sottolinea Rossi – contro i 700 che erano stati attivati nell’anno precedente.” Al terzo posto il sostegno concesso ai giovani che voglio affittare una casa e lasciare quella dei genitori. “Una misura che è partita un mese fa – ricorda il presidente – che ha già registrato l’interesse di circa 1000 giovani.” Al 4° posto, l’aiuto concesso ai giovani che vogliono fare impresa, con un meccanismo che coinvolge le banche e Fidi Toscana e consente ai giovani futuri imprenditori di avere fino a 250 mila euro di aiuti. “Un intervento – fa notare il presidente Rossi – che esisteva anche in passato, ma era concesso alle sole imprese innovative.

Oggi, con la crisi – ha rimarcato – credo che non fosse più giusto aiutare soltanto i “geni”, perchè è giusto supportare anche chi vuol fare un’impresa non innovativa, ad esempio, di pulizie o di giardinaggio. E’ stato pertanto cancellato il requisito legato all’innovatività delle imprese e tutti possono fare domanda, purchè abbiano fra i 18 e i 40 anni. Non vi sono invece limiti di età per le donne.” Infine il prestito d’onore, dedicato ai giovani fino a 35 anni, che consente di ottenere fino a 50 mila euro.

“Un’occasione – ha sottolineato Rossi – per aiutare quei giovani che non hanno famiglie facoltose e hanno intenzione di investire nella loro formazione, magari all’estero, con dottorati di ricerca, master, corsi di specializzazione e altre occasioni formative. Tutte queste misure, adesso – ha concluso il presidente – hanno bisogno di continuità, di impegno e forse anche di qualche aggiustamento”.

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