Mayol e l’Isola d’Elba: storia di un grande amore

Nel 2012 un ricco programma di iniziative

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2011 21:37
Mayol e l’Isola d’Elba: storia di un grande amore

FIRENZE– Mostre fotografiche, letture pubbliche, rassegne video, raccolte di testimonianze e rievocazioni. Ma il vero regalo sarà l’apertura, nell’ultima settimana di marzo, e inizialmente solo per i media, di Villa Glaucos, la casa dei suoi sogni, costruita a Calone, nel comune di Capoliveri, e che usava aprire solo a pochi amici intimi. Tutto nel nome e nel ricordo di Jacques Mayol, il grande apneista e intellettuale francese. Teatro delle iniziative sarà, a partire dal primo aprile 2012, l’Isola d’Elba.

Lo annunciano il figlio Jean-Jacques e gli ideatori di un apposito sito web, che hanno presentato il programma a Toscana Promozione. Nato a Shanghai nel 1927, Mayol aveva conosciuto i mari di tutto il mondo: aveva vissuto in Svezia, negli Usa, in Giappone, in Polinesia. Ma il mare dell’isola d’Elba rappresentava per lui il mare ideale, Le grand bleu. Fu proprio questo il titolo che Luc Besson scelse per il film del 1988 sul duello a distanza tra Mayol ed Enzo Maiorca, che in Francia ebbe nove milioni di spettatori. Sui fondali di Pareti, con la squadra diretta da Alfredo Guglielmi detto “il Corsaro”, Mayol realizzò sei record “in assetto variabile”, dagli 85 metri del 1973 ai 105 del 1983, all’età di 56 anni. La notizia del suo suicidio, il 22 dicembre 2001, fece il giro del mondo e oscurò il ricordo delle sue imprese sportive, delle sue ricerche scientifiche e delle sue idee sul rapporto dell’uomo con il mare e gli animali.

Si faceva chiamare “L’uomo-Delfino”, e questo è anche il titolo del suo libro-manifesto, del 1979, che illustra le sue teorie in gran parte anticipatrici di modi di sentire, oggi ben più diffusi, sui temi ambientali. “Il rilancio dell’Elba parte sotto il segno di Mayol – dichiara Cristina Scaletti, assessore a cultura, turismo e commercio della Regione Toscana – Un grande uomo e un grande sportivo, che ha scelto i fondali dell’isola per passione e l’Elba per vivere. Con lui, questo meraviglioso territorio è diventato “Le grand bleu”, famoso in tutto il mondo per la sua bellezza e la sua ospitalità.

Il primo programma di iniziative per il 2012 può essere una buona occasione di riscatto dopo un anno durissimo per l’isola colpita dall’alluvione e un’opportunità di rilancio a livello internazionale”.

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