Un censimento dell’architettura toscana del secondo Novecento

La pubblicazione è stata presentata oggi nell’ambito di un incontro dedicato all’architettura del secondo Novecento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 dicembre 2011 18:45
Un censimento dell’architettura toscana del secondo Novecento

La ricerca condotta in Toscana nell’ambito del “Censimento nazionale delle architetture del secondo Novecento” – un progetto promosso, sostenuto e realizzato a partire dal 2002 dal Ministero per i beni e le attività Culturali (MiBAC), dalla Regione Toscana e dalla Fondazione Giovanni Michelucci onlus – ha selezionato 292 edifici e complessi architettonici, presentati nella guida in una forma agile e facilmente consultabile, attraverso schede sintetiche, e messo in luce il risalto offerto alle diverse eccellenze, l’emersione di opere importanti meno conosciute e la comprensione dello sviluppo della cultura architettonica toscana attraverso uno sguardo d’insieme. La pubblicazione è stata presentata oggi nell’ambito di un incontro dedicato all’architettura del secondo Novecento tenutosi presso la sede RAI di Firenze, proprio una delle opere architettoniche presente tra quelle selezionate nella guida.

Il giudizio dell’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti è che “la ricerca ha consentito in qualche modo di riscoprire opere dimenticate o semisconosciute, raggiungendo l’obiettivo di conoscere per tutelare essendo la conoscenza alla base di ogni politica seria di tutela e valorizzazione”. “Le architetture significative del secondo Novecento – ha sottolinea Antonia Recchia, direttore generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee delMiBAC- meritano attenzione e protezione.

E quello della ricognizione e della selezione è un passaggio obbligato. Uno dei naturali ed auspicabili esiti è senz’altro la costruzione, oggi finalmente nei nostri programmi, di una banca dati dedicata a queste architetture, integrata con gli altri sistemi informativi del Ministero e delle Regioni”. Mentre per Maddalena Ragni, direttore per i beni culturali e paesaggistici della Toscana “grazie all’evoluzione delle disposizioni normative in materia di tutela dei beni culturali si è sviluppata una sempre maggiore consapevolezza della necessità di salvaguardare, attraverso opportuni strumenti di tutela, le opere dell’architettura contemporanea di particolare valore artistico”. Infine Francesco Carnevale, presidente della Fondazione Michelucci, ha ricordato che “la ricerca ha cercato di proseguire quel percorso di partecipazione al dibattito architettonico, tracciato da Michelucci sin dalla ricostruzione post-bellica, con l’attenzione critica necessaria dei temi più importanti che l’architettura si trova ad affrontare in rapporto ai cambiamenti della società e della città”.

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