Rossi lancia le elezioni e Renzi è pronto a correre.. solo per la Maratona?

Nel post-Berlusconismo la Toscana si candida per un posto in prima fila. L'acceso dibattito politico prosegue tra Social network e comizi in piazza. Primarie in avvicinamento?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2011 14:45
Rossi lancia le elezioni e Renzi è pronto a correre.. solo per la Maratona?

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sale al Quirinale da Giorgio Napolitano, il faro, la luce, la strada maestra dell'intera Nazione. Berlusconi annuncia le dimissioni e l'Italia si sposta come una barca ferma in mezzo al mare. Da che parte andare, cosa fare adesso? La Toscana e Firenze non restano a guardare, proprio qui si è concentrata nelle ultime settimane l'attenzione verso traguardi politici di rilievo nazionale. Qui si è fatto il Big Bang.. adesso serve rifare l'Italia. ''Io la penso cosi': elezioni subito''.

Lo scrive il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, sulla sua pagina Facebook. ''Per recuperare credibilita' - aggiunge Rossi - abbiamo bisogno di un Governo autorevole e di un Parlamento che si occupi sul serio dei problemi del Paese''. A margine della seduta del Consiglio regionale, il governatore toscano ha sottolineato che ''la strada piu' diritta e' che Berlusconi dia le dimissioni e si faccia un governo elettorale che ci accompagni alle elezioni quanto più rapidamente possibile''.

''Mi sembra - ha aggiunto - che con le dichiarazioni fatte oggi da Berlusconi alle televisioni il risultato che il premier ha ottenuto è di aver rimesso in dubbio le sue dimissioni e dare l'impressione che invece erano un trucco per restare''. Secondo Rossi ''il disastro si aggiunge al disastro e costa miliardi. A me invece tocca andare in giro in tutta la regione a lesinare finanziamenti da qualche centinaia di migliaia di euro per la gente alluvionata'' Matteo Renzi impegnato nelle celebrazioni per il 9 novembre assieme alla comunità ebraica di Firenze dichiara a margine dell'evento: "L'esperienza politica di Berlusconi è finita, è un dato acquisito, si tratta di vedere in quali tempi.

La partita adesso si gioca nelle sedi romane, alla luce di quello che il Parlamento vorrà fare. Speriamo si facciano le cose per l'Italia, mi fido di Napolitano e dei percorsi che lui detterà. Alla Leopolda siamo stati buoni profeti, tre mesi sono il periodo più naturale per la fase che si sta per aprire, vedremo se andiamo verso il Governo tecnico o le elezioni. Mi interessa che il prossimo governo rimetta in modo l'Italia, questo non ci è riuscito, lo riconoscono anche gli elettori del centrodestra. Adesso non basta più lamentarsi di chi è al governo, il centrosinistra deve provare a dire con molta semplicità cosa vuole fare, il nostro lavoro alla Leopolda sarà utile.

Vedremo ora se ci saranno le primarie, io lo spero, ma oggi una discussione su questo è prematura. Se ci saranno valuteremo come presentarsi e chi presentare. Io credo che il problema sia evitare di mettere in campo ipotesi prima che il Presidente della Repubblica decida cosa fare. Aspettiamo che Napolitano definisca il percorso, ora sarebbe poco serio ragionare del FantaPrimarie". Nel PD non tutti la pensano come Renzi.. anzi, il 'rottamatore' ora WikiPd-ino è stato aspramente contestato durante la manifestazione a Roma da parte dei sostenitori del centrosinistra, quelli legati alla tradizione, i conservatori, che non vorrebbero vedere litigi interni, non ora.

Anche ora che occorrerebbe essere uniti nell'intento. Un sintomo che si riversa e si allarga anche ad esponenti più autorevoli come Giorgio Merlo, Pd, vicepresidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai che dopo le dichiarazioni odierne del sindaco di Firenze sbotta: ''Di fronte alle notizie drammatiche che arrivano dall'economia e dalla finanza e con un paese di fatto senza Governo, francamente è imbarazzante ascoltare autorevoli esponenti del Pd come il leader dei rottamatori Matteo Renzi che pone ancora il problema delle primarie come una delle priorità del centro sinistra.

A conferma che a volte le ambizioni personali fanno perdere il senso delle cose''. AL

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