Lunigiana: prevista per giovedì ad Aulla la riapertura delle scuole

La gente di Parana, isolata ma indomabile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 novembre 2011 16:23
Lunigiana: prevista per giovedì ad Aulla la riapertura delle scuole

AULLA (MS)– Notte trascorsa senza particolari criticità in Lunigiana, ma la macchina della Protezione civile mantiene la guardia alta. Fino alle 16 di oggi pomeriggio resta in vigore l’allerta meteo, poi si valuterà la situazione al briefing delle ore 17. Secondo Maria Sargentini, responsabile regionale della Protezione civile, se la situazione resta questa domani potrebbe essere chiusa l’Unità di crisi, per passare alla gestione “ordinaria” dell’emergenza e lavorare al recupero e alla ricostruzione.

Anche a questo scopo torna domattina il presidente Enrico Rossi, per valutare la situazione e avviare i provvedimenti di rilancio economico, produttivo e a favore della popolazione. La riunione mattutina dell’Unità di crisi ha indicato la data di giovedì prossimo per la riapertura delle scuole ad Aulla: i prossimi atti prevedono la verifica dell’agibilità dei locali della Marina militare, destinati alle medie, e l’arrivo degli arredi. Le scuole elementari saranno invece collocate a Palazzo Centurioni.

Sempre per quanto riguarda Aulla, si pensa alla riapertura al traffico di via della Resistenza, ferma restando la chiusura di piazza Gramsci, di fronte al Comune, che resta dedicata ai mezzi della Protezione civile. Se le condizioni meteo si manterranno al livello delle previsioni, relativamente ottimistiche, si lavorerà al cantiere del ponte Bailey da parte del Genio militare per ricollegare Parana ancora isolata. Le strade per Parana Montereggio e Zeri sono infatti ancora chiuse per rischio frane.

Riaperto il Ponte Magra a senso unico alternato a Villafranca. Per quanto riguarda i materiali di risulta della pulizia, prosegue da Aulla l’invio alla discarica di Rosignano, in provincia di Livorno. Per domani è previsto anche l’inizio della recinzione del deposito delle auto alluvionate. Vista dall’alto, dall’elicottero della Marina miltare che porta viveri e passeggeri, Parana, frazione di Mulazzo, è bellissima in mezzo alle ferite che l’acqua ha lasciato nella montagna e che l’hanno isolata tagliando strade e un ponte.

Il paesino però è lì intatto; le strade intorno sono state liberate dagli abitanti stessi, i più giovani, afferma Michele Moscatelli che è stato uno dei più attivi. Molti di più sono gli anziani, ma il morale è alle stelle: “Non ci manca nulla – dice sorridendo Renato Galleri, ottantenne, mentre esce dal Circolo Arci Il Cavanon, cuore della piccola comunità di circa cinquanta anime – siamo pieni di roba da mangiare. Ma quanta acqua, non ne avevo mai vista tanta in vita mia”. E si è portata via tanto della montagna; vicino al ponte crollato sul torrente Mangiola, quello che da domani sarà al centro degli interventi della Provincia e del Genio Militare per sostituirlo con un Bailey di acciaio e legno, la casa di una famiglia inglese, che ha colto insieme ad altre tre della stessa nazionalità la bellezza di questi posti, si è salvata per miracolo.

L’argine è sparito, una piccola voragine in fondo alla quale scorre di nuovo l’acqua rasenta l’ingresso. Da ieri sera un piccola task force sanitaria, composta dal dottor Emanuele Deidda e dai volontari Maria Luisa Manciardi e Marco Moscatelli, presidia il paese isolato: “Sono davvero brava gente, solo un po’ diffidente: ma certo che farli evacuare da qui non sarà facile – sottolinea-, sono molto attaccati alle loro case e alle loro abitudini”. E mentre ringraziano tutti, ma proprio tutti, per l’assistenza ricevuta da parte di un lungo elenco di enti e soggetti, il signor Galleri, come Michele che ci fa da guida, e un’altra signora, sottolineano che non si vogliono spostare.

Anche se Monica, che sta sul trattorino che ritira al campo sportivo i beni di prima necessità portati dagli elicotteri, si lascia scappare un “è proprio duro stare così isolati, comincia a pesare”. Dario Rossi

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza