Alluvione: accisa di 5 centesimi sulla benzina

Unità di crisi: "Niente turismo delle disgrazie in Lunigiana"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 ottobre 2011 18:56
Alluvione: accisa di 5 centesimi sulla benzina

La giunta regionale ha approvato nella seduta di oggi pomeriggio la proposta di legge che prevede l’imposizione di una accisa di 5 centesimi al litro sulle benzine per un anno. La proposta di legge, annunciata dal presidente Enrico Rossi allo scopo di reperire risorse da destinare alle zone alluvionate, è stata immediatamente inviata al consiglio regionale e prevede che l’accisa scatti dal primo di gennaio 2012. “Abbiamo applicato una norma nazionale, quella del decreto Milleproroghe – ha precisato il presidente Rossi – che impone alle Regioni di stanziare risorse facendo ricorso alla leva fiscale per poter accedere al fondi della Protezione Civile (e quindi ai 25 milioni stanziati dal governo).

Praticamente una scelta obbligata”. La giunta regionale ha anche deliberato l’istituzione di un ufficio della Protezione Civile regionale presso il Comune di Aulla, ” in modo da seguire da subito e bene tutta la fase – ha detto il presidente – dall’emergenza fino alla ricostruzione. L'Unità di crisi costituita in Lunigiana lancia un appello per evitare il fenomeno del "turismo delle disgrazie". Nelle zone colpite dall'alluvione le condizioni della viabilità e in generale delle infrastrutture sono ancora problematiche, affermano i responsabili dell'Unità di crisi, composta da rappresentanti della Regione, degli Enti locali, delle Forze dell'ordine e del volontariato.

Personale e mezzi di soccorso sono ancora molto impegnati a ripristinare servizi e condizioni di vivibilità per la popolazione colpita, mentre sono costantemente in atto operazioni di vigilanza e di monitoraggio del territorio. E' quindi opportuno sotto molti profili non considerare in questo momento le località critiche della Lunigiana come meta turistica. L'Unità di crisi informa inoltre che il casello autostradale di Aulla resterà chiuso anche nella giornata di domani. Il modello di intervento sarà quello attivato dopo il disastro di Cardoso in Alta Versilia. Per questo il presidente Rossi chiederà al governo la nomina a commissario straordinario, che sarà coadiuvato da un ufficio di coordinamento che lavorerà d’intesa con tutti gli enti locali.

E’ il provvedimento più importante annunciato dal presidente Enrico Rossi dopo essersi consultato con i capigruppo in Consiglio regionale. “Facciamo riferimento al senso di solidarietà dei toscani – ha aggiunto Rossi-, ma prometto due cose ai cittadini: la temporaneità del provvedimento e il parallelo blocco dell’edificabilità sul territorio per valutare le situazione a rischio e stabilire le forme di messa in sicurezza. Aggiungo che andrà accelerata la riforma della legge 1, con l’obiettivo di aumentare i controlli specie sull’assetto idrogeologico.

Dobbiamo dare un messaggio di grande rigore, non voglio più dover assistere ai pianti del giorno dopo per disgrazie evitabili”. Rossi ha poi commentato la decisione del governo di attivare lo stato di calamità per le zone colpite in Liguria e Toscana, con uno stanziamento di 65 milioni, di cui 25 dovrebbero essere destinati alla Toscana. “Si tratta di finanziamenti di primo intervento – ha detto il presidente -, i nostri uffici valutano in circa 80 milioni il complesso dei danni in Lunigiana.

Per questo abbiamo deciso di aumentare le accise sui carburanti. Ma resto convinto che occorra arrivare ad un patto nazionale di respiro quindicinale, con uno stanziamento annuo di 500 milioni da parte dello Stato, e di altrettanti da Regioni e Comuni. Solo così sarà possibile attuare una prospettiva strategica di messa in sicurezza del territorio. Per la Toscana, considerando le proporzioni, di un centinaio di milioni l’anno per 15 anni da destinare alla gestione della sicurezza idrogeologica”. "Tutta la struttura di soccorso sta funzionando al massimo – ha aggiunto il presidente Enrico Rossi – e stiamo attuando tutte le misure più urgenti.

Stamani, d’intesa con l’assessore all’ambiente Bramerini, abbiamo trovato una soluzione per i rifiuti: tra stasera e domenica saranno trasferiti alla discarica di Rosignano, per favorire tutti gli interventi di pulizia”. Anche la situazione idrica sta tornando alla normalità: “Abbiamo stanziato 1 milione per gli interventi delle aziende per l’acqua della Toscana che lavoreranno insieme alla soluzione del problema”. La viabilità è stata fortemente compromessa dalla scomparsa di moltissimi ponti, solo a Mulazzo ne sono caduti cinque: “Ho appena sentito il Genio militare – ha detto Rossi – che ha effettuato diversi sopralluoghi, in particolare per quanto riguarda proprio Mulazzo e la località di Stadano”. “Capisco l’esasperazione dei cittadini in questa terribile situazione – ha concluso il presidente -, ma sono convinto che la gente sa poi valutare.

Sono state prese decisioni coraggiose e tempestive, per ogni eventuale mancanza che fosse da accertare, confido nell’opera di indagine già avviata dalla Procura di Massa”. Intanto si continua a lavorare per riportare la situazione alla normalità. Importante il contributo fornito da forze dell’ordine ed Esercito. Grazie al Centro Interforze Munizionamento Avanzato è stato possibile asicurare pasti e alloggio ai Vigili del Fuoco, all’Arma dei Carabinieri e a tutto il personale militare impegnato nelle operazioni sul territorio.

Ma ha anche fornito la disponibilità a fornire 300 pasti giornalieri alla popolazione civile. Per quanto riguarda i Carabinieri, sono stati 45 quelli impegnati giornalmente, in particolare nelle ore notturne per attività di prevenzione e antisciacallaggio che hanno portato a numerosi interventi e qualche arresto. Poco meno della metà delle unità impiegate sono arrivate di rinforzo dai Battaglioni di Firenze e Bologna. L'europarlamentare della Lega Nord Toscana, onorevole Claudio Morganti, interviene in merito alle contestazioni rivolte al Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha invitato un cittadino di Aulla, dopo che lo aveva contestato, ad andare “a spalare che è meglio”. «È vergognoso, scandaloso oltre che indegno – commenta l'eurodeputato della Lega Nord Toscana – che un Presidente di una Regione dica a un cittadino colpito dall'alluvione che lo contestava "vai a spalare anche te che è meglio". Per l'ennesima volta – chiosa Morganti – , Rossi ha confermato di essere la persona arrogante qual è sempre stato, fregandosene del territorio che ha contribuito con il proprio voto ad eleggerlo Governatore.

D'altronde cosa ci si può aspettare da una persona che non ha mai lavorato? Rossi che, ricordiamocelo bene, era il commissario nella scorsa alluvione in Lunigiana del dicembre 2009 e gennaio 2010. Ringrazio il Governo – evidenzia l'eurodeputato leghista – per la pronta risposta con lo stanziamento di 65 milioni di euro, dichiarando anche lo stato di emergenza. Ora mi aspetto che il Governo, con la stessa prontezza, si attivi presso la Commissione Europea per ottenere risorse dal fondo di solidarietà europea». Domani, una delegazione della Lega Nord Toscana, capitanata dall'eurodeputato della Lega Nord Toscana, onorevole Claudio Morganti, sarà ad Aulla armati di pala per apportare un aiuto concreto ai cittadini della Lunigiana. Gambetta Vianna (Lega Nord) esprime solidarietà nei confronti del consigliere di Pontremoli, Lecchini, aggredito ad Aulla: «Esprimo la più totale solidarietà da parte del gruppo consiliare della Lega Nord Toscana in Regione al consigliere comunale del Carroccio di Pontremoli, Michele Lecchini, vigliaccamente aggredito mentre stava facendo un sopralluogo nei luoghi colpiti dall’alluvione. Il Carroccio condanna ogni atto di violenza».

È quanto afferma il capogruppo della Lega Nord Toscana, Antonio Gambetta Vianna, commentando la notizia dell’aggressione al consigliere pontremolese della Lega, con delega alla viabilità, caccia, pesca e ambiente, Michele Lecchini, che è stato colpito con un pugno al volto e da un grumo di fango a un occhio. «Mi stupisco che, soprattutto in un momento drammatico come questo – continua il capogruppo delle camicie verdi in Palazzo Panciatichi –, non si riesca a capire che le manifestazioni violente non portano a niente.

Il nostro consigliere comunale era accorso per portare il proprio concreto contributo alle popolazioni colpite dall’alluvione. A questo punto, spero che non succeda niente ai nostri ragazzi che domani verranno a dare il proprio aiuto da tutta la Toscana. Comunque – conclude Gambetta Vianna –, questo è il risultato delle speculazioni politiche che la sinistra, contestando il Governo, sta facendo sulle spalle della povera gente. Ma chi è che governa le zone alluvionate? Non era il nostro “caro” Presidente della Regione, Enrico Rossi, il commissario della scorsa alluvione in Lunigiana?». Legambiente denuncia il cemento negli alvei e la mancata allerta. 
"Il disastro non era solo annunciato ma disegnato da 13 anni in rosso nelle mappe del rischio idraulico dell’Autorità di Bacino del Fiume Magra".

Legambiente interviene così sull’alluvione ad Aulla in seguito all’esondazione del Fiume Magra nel centro della parte nuova della cittadina. Impressionante l’esatta sovrapposizione dell’area a ‘Rischio idraulico molto elevato’ della mappa del Piano di assetto idrogeologico dell’Autorità di Bacino con la superficie coperta dall’acqua il 25 ottobre scorso ad Aulla. L’effettiva eccezionalità dell’evento atmosferico e delle sue conseguenze sui fiumi non può quindi costituire alcuna scusante perché era ampiamente documentata e prevista da atti ufficiali del 1998 e del 2006.

(MAPPA) Per Legambiente la situazione non si presta ad alcun dubbio d’interpretazione: 1. da 13 anni a questa parte si è continuato a costruire ed autorizzare attività commerciali, servizi pubblici ed abitazioni in un’area, prima soggetta alle misure di salvaguardia, e poi dichiarata a ‘Rischio idraulico molto elevato’ con Delibere dell’Autorità di Bacino e dei consigli Regionali di Toscana e Liguria. 2.

Nonostante la documentata conoscenza del rischio idraulico, nessun Ente preposto ha mai realizzato dispositivi di allerta ed evacuazione adeguati in presenza di allerta meteo diramati, come ampiamente e tristemente confermato il 25 attobre scorso.Purtroppo la conferma delle negligenze verificatesi a più livelli istituzionali si è verificata il pomeriggio di giovedì scorso, quando il Fiume Magra ha straripato nella parte Nord del centro di Aulla portando con se morte e distruzione, proprio dove previsto dalle carte ufficiali. Legambiente, oltre ad esprimere il cordoglio alle famiglie delle vittime ed agli alluvionati, lancia una netta denuncia per la colposa negligenza da parte di tutti gli Enti competenti, auspica l’avvio di un’indagine della Magistratura e chiede: - l’immediato stop a qualunque edificazione nuova o in corso di costruzione nell’area dichiarata a rischio idraulico - la realizzazione immediata di un sistema di allerta ed evacuazione delle attività ed abitazioni esistenti in area dichiarata a rischio idraulico - l’immediato avvio di un tavolo per valutare e programmare la delocalizzazione in aree sicure delle attività ed abitazioni a maggior intensità di rischioL’Associazione pertanto, prendendo atto positivamente delle dichiarazioni del governatore della Toscana Rossi a favore del blocco delle nuove costruzioni nelle aree a rischio, chiede di andare oltre e realizzare i sistemi di allerta ed un piano di delocalizzazione. “Di fronte a questo triste disastro - dichiara Matteo Tollini della Segreteria di Legambiente Toscana - emergono purtroppo chiare le sottovalutazioni e negligenze degli Enti competenti alla difesa del rischio idraulico ed alla protezione civile.

E’ chiaro a tutti che Aulla nuova è stata costruita occupando ben metà dell’alveo del Fiume Magra e nonostante il rischio acclarato giovedì scorso non è scattato alcun sistema di allerta ed evacuazione. Ora basta, non accetteremo interventi inutili e posticci di difesa come gli argini a Sud di Aulla, senza il preventivo blocco delle costruzioni ed un piano di delocalizzazione delle attività a maggior rischio.” “La presenza del Ministro Matteoli questa mattina in Lunigiana: prima a Pontremoli e poi ad Aulla, la tempestiva dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri con un ingente stanziamento di fondi (65 milioni di euro) sono la testimonianza di una presenza forte delle Istituzioni al fianco delle Comunità della Lunigiana duramente colpite dall’alluvione dello scorso martedì.

Un segnale di solidarietà e di vicinanza dell’intera nazione che si unisce agli sforzi che si stanno compiendo anche a livello regionale per i quali il Gruppo del PdL non farà mancare il proprio contributo positivo. È importante far presto e bene. Servono risorse per l’immediato ma anche, e soprattutto, per la ricostruzione. Non è il tempo delle polemiche. Se la Regione ha costatato di non avere subito risorse disponibili si proceda, come annunciato dal Presidente Rossi, ad un aumento contenuto dell’accisa sulla benzina.

Il PdL non ostacolerà, anzi, sosterrà ogni provvedimento utile al sostegno delle Comunità danneggiate purché limitato nel tempo e soprattutto interamente finalizzato alla Lunigiana” così Alberto Magnolfi, Presidente Gruppo regionale PdL e Jacopo M. Ferri, Consigliere regionale PdL.

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