L'Italia di Prandelli perde Pazzini contro la Serbia, Criscito torna a casa

Salterà la trasferta di Belgrado Giampaolo Pazzini. “L'attaccante dell'Inter - ha spiegato il medico della Nazionale - ha di nuovo dolore al calcagno, per lui si proverà il recupero per almeno una delle due partite, ovvero contro l'Irlanda”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2011 16:52
L'Italia di Prandelli perde Pazzini contro la Serbia, Criscito torna a casa

L’Italia perde il difensore dello Zenit Domenico Criscito, alle prese con la pubalgia. L’azzurro ha lasciato il ritiro di Coverciano e ha fatto rientro a casa, dopo essere stato visitato dal prof. Castellacci il quale ha deciso di non rischiare il giocatore per i prossimi impegni della Nazionale. Salterà la trasferta di Belgrado Giampaolo Pazzini. “L'attaccante dell'Inter - ha spiegato il medico della Nazionale - ha di nuovo dolore al calcagno, per lui si proverà il recupero per almeno una delle due partite, ovvero contro l'Irlanda”. Belgrado rappresenta per l’Italia una tappa importante verso il Campionato Europeo.

Lo ha detto Prandelli e lo pensa anche Buffon: “Possiamo sfruttare questa gara – sostiene il numero uno azzurro - per vedere all'opera qualcuno che non ha avuto molte possibilità e valutare a che punto è il nostro processo di crescita. Per la nostra classifica, la partita vale poco o niente. Ma ci teniamo a mantenere l'imbattibilità”. L’Italia ritrova la Serbia ad un anno di distanza dalla gara d'andata che, nell'ottobre 2010, a Genova fu sospesa per i disordini provocati dagli hooligans serbi.

“Non credo che la partita di venerdì sera – continua Buffon – sarà particolarmente complicata. Quando ci sono eccessi come quelli che si sono verificati a Genova, c'è da pensare che dietro ci sia una regia. La forza di fare quello che hanno fatto quei tifosi arriva probabilmente da un disegno diverso”. Prandelli non sembra intenzionato a cambiare, probabilmente riproporrà il modulo delle ultime gare: “Al di là del modulo, in queste partite bisogna mettere in campo tanta personalità.

La disposizione tattica può aiutare, consente di lavorare nel modo migliore e garantisce convinzione. Il ct ci ha messo nella condizione di dare il meglio: sarebbe un'altra iniezione di fiducia se riuscissimo a superare questo esame. Non c'è tanto tempo per effettuare prove o esperimenti. La strada intrapresa non è sbagliata, ma questo non significa che eventuali novità siano da bocciare a prescindere. L'allenatore non ha dogmi particolari, è aperto alle novità”. A Belgrado potrebbe trovare spazio Mario Balotelli.

“Nell'ultima gara che abbiamo giocato contro l’Estonia – sottolinea Buffon - Mario ha fatto vedere grandissima voglia di emergere in maniera definitiva e prepotente: è un bel segnale. Comunque non abbiamo solo lui. In attacco ci sono anche Rossi, Cassano, Pazzini. Non sono tante le squadre che possono contare su elementi di tale qualità. Giocatori del genere partono da una base importante, sta a loro sfruttare queste doti”. www.figc.it

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