Firenze: i tre volti della chirurgia

Dal 2 ottobre simposio nazionale della Società scientifica SIC e, alla Laurenziana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2011 11:30
Firenze: i tre volti della chirurgia

Firenze– La storia della chirurgia inizia dai greci e continua nel futuro, passando in questi giorni per Firenze. Ecco il senso dei tre eventi presentati oggi alla Biblioteca Medicea Laurenziana dalla direttrice Vera Valitutto, dal professor Francesco Tonelli, primario chirurgo di fama all’ospedale di Careggi, e da Donatella Lippi, docente di Storia della Medicina, nota al grande pubblico per le ricerche sulle tombe dei Medici. Si tratta, nell’ordine, del 113° simposio nazionale della Società Italiana di Chirurgia (SIC) in calendario al Palazzo dei Congressi dal 2 al 5 ottobre con 2500 iscritti (www.113sic.it), e di due eventi collaterali, contemporanei e in qualche modo speculari. Da un lato, una raffinatissima mostra di documenti (Consilioque manuque.

La Chirurgia dei Manoscritti della Biblioteca Medicea Laurenziana, BML, 2 ottobre 2011 – 10 gennaio 2012). Dall’altro, un libro (I Protagonisti della Chirurgia Fiorentina, 1200 – 1900 (pag. 224, € 18) che il professor Tonelli pubblica con Polistampa in occasione del congresso di cui, peraltro, è presidente. La mostra è curata dalla professoressa Lippi (i cui collaboratori hanno contribuito anche al libro di Tonelli) e ricostruisce la storia della chirurgia dal mondo greco al Rinascimento, documentando sia la progressiva acquisizione di competenze, sia la costruzione della professionalità del chirurgo.

Con taglio divulgativo, ricco di curiosità e di aneddoti, il libro racconta invece le vicende successive, attraverso figure emblematiche della storia della chirurgia fiorentina, con un ampio sguardo sulla contemporaneità. Un cerchio che si chiude. “Firenze”, ricorda Tonelli, “ha una straordinaria tradizione medico-chirurgica che si riflette nel libro attraverso una fitta serie di biografie: da Folco Portinari, fondatore dell’ospedale di S. Maria Nuova, alla famiglia di Amerigo Vespucci cui si deve l’ospedale di S.

Giovanni di Dio, alla prima fiorentina chirurgo Maria Petrocini Ferretti, a Guido Guidi, genero del Ghirlandaio, che fu il primo cervello in fuga. Una tradizione arricchita dal metodo scientifico inaugurato da Galileo e dall’Accademia del Cimento. Ecco dunque il granduca Ferdinando I de’ Medici che istituì la prima vera scuola chirurgica d’Italia; Ferdinando Zannetti che salvò Garibaldi dalla ferita d’Aspromonte, Zanobi Pecchioli, il padre della neurochirurgia, e tanti altri pionieri e innovatori fino al Novecento”. Questo formidabile pedigree della città ha appunto eccezionale riscontro anche in un imponente patrimonio documentale (la mostra), e si aggiorna adesso con il congresso SIC, cui pure partecipano l’Associazione dei Chirurghi ospedalieri (ACOI) e la Società Italiana di Chirurgia Oncologica (SICO).

Tra i temi principali i progressi indotti dalle nuove tecnologie (dalla chirurgia robotica alla chirurgia senza sangue), gli interventi su obesità/diabete, la cosiddetta Fast Track Surgery, ossia le innovative procedure post-operatorie più rapide e meno complicate. “Considerata l’accelerazione della casistica”, spiega Tonelli, “dedicheremo un’attenzione specifica alla chirurgia oncologica, anche con contributi internazionali. Il cancro del retto e del colon, ad esempio, sono in forte crescita: 30 mila casi all’anno, per lo più nei maschi sui 65 anni, spesso diagnosticati in stato avanzato quando ormai occorrono interventi molto demolitivi.

Con le nuove radio-chemioterapie pre-chrurgiche le demolizioni sono però minori, si conserva la funzione sfinterica e si evita la recidiva tumorale. In ogni caso parleremo anche di strutture chirurgiche e di formazione del chirurgo, temi decisivi che ci stanno a cuore”.

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