La formazione in tempo di crisi. Regioni europee a confronto

Vengono da 22 regioni europee, dal sud della Spagna al mar Baltico, per ritrovarsi a Firenze per lavorare su problemi attualissimi come la formazione in tempo di crisi e dove celebrano i dieci anni di vita dell’associazione Earlall.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2011 19:22
La formazione in tempo di crisi. Regioni europee a confronto

Vengono da 22 regioni europee, dal sud della Spagna al mar Baltico, per ritrovarsi a Firenze per lavorare su problemi attualissimi come la formazione in tempo di crisi e dove celebrano i dieci anni di vita dell’associazione Earlall (European association regions for lifelong learning), l’associazione nata nel 2001 per concretizzare, nei diversi paesi europei, azioni per favorire l’apprendimento per tutta la vita. La Toscana è fra le regioni fondatrici e ha più volte detenuto la presidenza.

L’assessore toscano alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini è dal 2009 il presidente in carica e l’assemblea di oggi l’ha nuovamente riconfermato anche per il prossimo periodo. Oggi Earlall è cresciuta, ne fanno parte 22 soci effettivi e 15 osservatori. Nel corso dell’assemblea fiorentina è stato ufficializzato l’ingresso di una nuova regione, il Veneto, presente con l’assessore all’educazione, lavoro e formazione Elena Donazzan. Fra le new entry, come osservatori, le università di Bretagna del Sud e Galles e l’università per stranieri di Siena. “Sono stati dieci anni cruciali – ha spiegato l’assessore nel suo intervento introduttivo che ha ripercorso la storia di Earlall – nei quali il tema del lifelong learning è entrato nell’agenda europea ed è stato declinato in molti modi, dall’educazione degli adulti all’occupabilità, dalla mobilità internazionale di studenti, lavoratori, imprenditori, entrando a pieno titolo nel patrimonio culturale e nella strategia delle Regioni e dell’Ue.

Le regioni grazie a Earlall, hanno potuto dare, negli ultimi anni, un contributo fattivo alla discussione sui fondi europei e in particolare del Fse, del quale hanno evidenziato il ruolo chiave in particolare nelle politiche regionali dell’educazione e della formazione”. Al centro dell’assemblea di oggi ci sono i giovani e le politiche per potenziarne le opportunità di crescita culturale e professionale e la partecipazione al mercato del lavoro. Vengono affrontati temi come la formazione in tempi di crisi, l’e-learning, la mobilità europea, l’educazione degli adulti.

Un confronto interessante anche alla luce dell’attuale situazione economica e del confronto fra regioni con esperienze diverse e diversi livelli di crescita. Ci saranno, ad esempio, i rappresentanti del Baden Wurtemberg, la regione con il più alto tasso di occupazione d’Europa, della Catalogna, della regione svedese Vastra Gotaland, ma anche della contea di Vidin in Bulgaria, del Galles, della Bretagna, delle italiane Piemonte e Provincia autonoma di Trento. “In una fase difficile come l’attuale – ha detto Simoncini – investire sui giovani, sulla loro formazione è un imperativo categorico per rilanciare l’economia e far tornare a crescere i sistemi produttivi.

Un imperativo cui purtroppo fa da contraltare la diffusa carenza di risorse. L’esempio dell’Italia è, da questo punto di vista, emblematico perchè assistiamo, da parte del governo, al taglio progressivo degli investimenti nella scuola, nella cultura, nella ricerca. Un motivo in più per cercare un’alternativa a partire proprio dalla dimensione regionale”. Nel corso dell’incontro è stato deciso di organizzare un evento sulle politiche del lavoro giovanili insieme al Comitato delle Regioni europee presieduto da Mercedes Bresso.

Nel pomeriggio si terrà un seminario sul tema, appunto, della formazione durante la crisi al quale interverranno i soci di earlall portando le loro esperienze. Fra le esperienze toscane, sarà valorizzata quella del sistema regionale della mobilità transnazionale.

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