Futurotextiles. Surprising textiles, design & art

Mostra Museo del Tessuto di Prato. A Prato, capitale europea del tessile, una grande mostra porta all’attenzione del pubblico i tessuti del futuro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 settembre 2011 15:20
Futurotextiles. Surprising textiles, design & art

Un panorama dettagliato sui più recenti sviluppi delle fibre e sulle più innovative applicazioni dei tessuti provenienti da aziende, produttori e creativi europei in prima linea nella realizzazione di prodotti tecnologicamente all’avanguardia. Tessuti interattivi per il tempo libero (MP3 o dati GPS) che possono anche leggere dati per il controllo della salute, come temperatura e battito cardiaco; composti tessili capaci di assorbire acqua e rilasciarla gradatamente, per una perfetta irrigazione di piante e giardini; T-shirt in grado di idratare la pelle e liberare sostanze cosmetiche; tessuti per sport e lavori pesanti a protezione da urti e choc imprevisti, adattabili a qualsiasi condizione atmosferica. E ancora, tessili per l’arredamento d’interni che assorbono le sostanze inquinanti rimuovendole dall’ambiente circostante; maglie d’acciaio e tessili foto luminescenti che possono essere da guida in ambienti bui.

Scienza, tecnologia e arte si uniscono così all'universo della produzione tessile per proposte innovative destinate ai settori dell’architettura, biotecnologia, medicina, sport, trasporti, elettronica fino all'industria aerospaziale. Sono solo alcune delle applicazioni ad alto tasso d’innovazione esposte a Futurotextiles. Surprising textiles, design & art, (Museo del Tessuto di Prato dal 30 settembre al 13 novembre 2011) la mostra presentata oggi al Museo del Tessuto di Prato da Andrea Cavicchi, presidente della Fondazione Museo del Tessuto di Prato; Giorgio Silli, vicepresidente dell’Associazione Città Tessili Europee-ACTE Italia; Martine Aubry, Sindaco di Lille e presidente di Lille Métropole Communauté Urbaine; Ivan Renar, presidente lille3000.

“La mostra vuole essere una testimonianza concreta del processo evolutivo in atto nel settore che, proiettato al futuro, sta rivoluzionando il concetto tradizionale dell'impiego del prodotto tessile”, ha detto Andrea Cavicchi. “Per questo motivo siamo davvero orgogliosi di poter ospitare al Museo del Tessuto un evento espositivo di respiro europeo, in grado di offrire ai visitatori un’ampia panoramica delle nuove potenzialità applicate a fibre e tessuti”. Organizzata e progettata da lille3000 (organo creato per la promozioni di Lille, capitale tessile del nord della Francia) e curata da Caroline David, Futurotextile giunge a Prato dopo le tappe di Istanbul, Bangkok, Shangai, Barcellona e Cordoba grazie alla collaborazione di ACTE - Associazione Città Tessili Europee e al sostegno di una molteplicità di soggetti locali quali la Fondazione Museo del Tessuto (Camera di Commercio di Prato, Comune di Prato, Provincia di Prato), Regione Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Unione Industriale Pratese Servizi, Banca Popolare di Vicenza, Patrizia Pepe ed Asm.

Nel suo viaggio Futurotextiles si è continuamente aggiornata presentando il mondo del tessile e la sua incredibile versatilità con sempre nuovi risultati e ricerche innovative sviluppate da aziende internazionali (Francia, Belgio, Germania, USA, Corea, Svizzera, etc) e locali, come testimonia nell’edizione organizzata al Museo del Tessuto la presenza di numerose aziende del distretto tessile di Prato selezionate dal Museo in collaborazione con Patricia Kinsella. La mostra si sviluppa attraverso nove sezioni che, anche grazie al supporto di materiali informativi, strumenti interattivi e postazioni multimediali, mostrano le molteplici applicazioni e le possibili destinazioni d’uso dei tessuti.

Ad accogliere il pubblico un’area ludico-pedagogica dove potranno essere esaminate e confrontate materie prime, stoffe e filati all’interno di postazioni organizzate come piccoli laboratori didattici – come la seta ragno, leggera ma cinque volte più resistente dell’acciaio, la torba che è stata impiegata per la realizzazione di un prototipo di capo di abbigliamento o il Seacell® fibra di lyocell arricchita con polvere di alghe islandesi, capace di curare la pelle. La presenza di materiali informativi, strumenti interattivi e postazioni multimediali aiuteranno il pubblico nella comprensione dei contenuti della mostra, illustrando le molteplici applicazioni e le possibili destinazioni d’uso dei tessuti.

Oltre all’area ludico-pedagogica, si succedono le proposte pensate per gli interni delle abitazioni (Hometex), quelle futuristiche di giovani fashion designer (Clothtex), i nuovi materiali tessili compositi destinati al settore dei trasporti (Mobiltex) e i progetti architettonici che integrano l’uso del tessuto (Buildtex). Fino ai tessuti ad alta performance protettiva (Protex) e quelli innovativi destinati all’agricoltura, alla medicina e allo sport (Geotex; Medtex; Sportex). Durante tutto il periodo di apertura della mostra sono previste visite guidate alle scuole di ogni ordine e grado; visita guidate gratuite ogni domenica pomeriggio alle ore 16.30; laboratori e visite animate per famiglie, come ad esempio “Lo Scienziato Matto!”, visita animata condotta da un attore professionista; nonché conferenze ed incontri organizzati in collaborazione con il Gruppo Giovani Industriali e Regione Toscana. Il calendario di tutte le iniziative sarà consultabile al sito www.museodeltessuto.it Ulteriori foto e il video della mostra saranno scaricabili dalle ore 17 di venerdì 30 settembre dal sito www-museodeltessuto.it “FUTUROTEXTILES.

SURPRISING TEXTILES, DESIGN & ART” 30 settembre – 13 novembre 2011 Museo del Tessuto di Prato Via Santa Chiara 24, Prato facebook.com/museodeltessuto info@museodeltessuto.it Orario d'apertura : Lunedì / Mercoledì / Giovedì / Venerdì : ore 10 -15; Sabato : ore 10 – 19; Domenica : ore 15 – 19 Ingresso: intero : Euro 4.00; ridotto e gruppi : Euro 3.00 Tappeto di barbabietola Prototipo, azienda Sommer Il progetto MABIOLAC*, avviato nel 2003, rappresenta una rivoluzione nell’ambito dell’industria bio-tessile.

Il campione è composto da PLA – acido polilattico – estratto dalla fermentazione del saccaride della barbabietola da zucchero, ma anche dalla farina, dal mais e dalla patata. Il processo non produce emissioni di gas, agenti inquinanti e ossidanti. Il tappeto è biodegradabile. Vitexol, geotextiles – pannelli a specchio Vitexol ® per solarizzazione della vite Progetto sviluppato da Texinov Questa innovazione semplice e geniale è in grado di migliorare senza alcun intervento meccanico, chimico o genetico la qualità delle uve.

Il processo Vitexol ® è attualmente l'unico modo naturale per modificare le condizioni di luce della vigna. Duraturo, resistente, traspirante e non inquinante, Vitexol® collocato ai piedi dei vigneti riflette la gamma di lunghezze d'onda dello spettro solare. La vigna così solarizzata produce uva da tavola e vini di qualità superiore. Intimacy. Tessuti nascosti, tessuti che nascondono… Studio Roosegaarde, 2009-2010 Lo studio dell’olandese Daan Roosegaarde ha combinato la tecnologia high tech e ready-to-wear in un abito che guarda al futuro.

Composto da fogli sottili di materiali compositi, e associato ad un’interfaccia interattiva, Intimacy è simbolo del concetto "touch" che connota l'inizio del terzo millennio. L’abito eleva la nostra idea di spazio personale ad una dimensione superiore: più una persona si avvicina, più il vestito diventa trasparente. "L'abito è una specie di seconda pelle che permette al corpo di diventare un’interfaccia" (D. R.). MOA Cestini Eva Marguerre e Marcel Besau, Germania I due designers hanno sviluppato una serie di cestini realizzati in fili elastici impregnati di resina e asciugati in uno stampo, in modo da ottenere le forme desiderate.

La collezione presenta un incredibile repertorio di colori e forme ottenuti dalla complessa rete di fili. Poufs e chaise longue, Designer Mario Bellini, 2007 Meritalia, collezione Via Lattea La collezione si basa sul concetto di estrema leggerezza degli arredi. I poufs e le chaise longue sono riempite di bolle d'aria che garantiscono resistenza elastica e comfort per la seduta. L’aggiunta della luce dona agli arredi un aspetto futuristico. La siesta ovunque - Sleep Suit Forrest Jessee, 2010 Forrest Jessee, designer che vive e lavora negli USA, ha realizzato un oggetto che permette a chi lo indossa di riposare ovunque e in qualsiasi posizione.

Gli strati di materiale EVA che lo costituiscono offrono un buon comfort, isolamento e ricircolo dell’aria. Infatti l’EVA possiede una memoria di forma che gli permette di creare zone più rigide e più morbide a seconda della posizione assunta per riposare. Facilissimo da trasportare, la vocazione di questo Sleep Suit è quella di poter essere impiegato nei lioghi di lavoro e pubblici. Tuta ad alta protezione Progetto Sviluppato da EDC, Francia, 2008 Fibre di aramidiche, preox, alluminio Questa tuta è stata progettata per resistere alle radiazioni, al fuoco, al metallo fuso e alle temperature estreme degli altiforni.

Il tessuto è realizzato con fibre aramidiche, preox e rivestimento di alluminio; resiste al taglio e protegge da olii, vapore, metallo liquido e agenti chimici. Può resistere fino a 350° C e viene generalmente impiegato nelle fonderie, acciaierie, vetrerie e per le spedizioni scientifiche dei vulcanologici. Tenuta sportiva isolante. La corsa in tutte le condizioni atmosferiche! Progetto sviluppato da Oxylane per Stratermic La collaborazione tra le aziende Kalenji e Stratermic ha permesso di associare per la prima volta un componente termico e un sistema magnetico di apertura per aumentare o ridurre l’ingresso di aria in funzione delle esigenze sportive dei corridori.

Il completo è versatile e si adatta a tutte le condizioni. Con la Seil Bag sicurezza in bicicletta FOTO 5 Leemyungsu Designlab (Lee Myung Su, Park Geun Wan & Park Okhee), Corea, 2010 Questo zaino mette in sicurezza i ciclisti segnalandone i movimenti di svolta a destra e sinistra e di fermata attraverso una manopola di comando. Lo schermo a LED, posto davanti allo zaino, permette comunicare la direzione intrapresa dal ciclista. Across the wind FOTO 6/7 Peggy Housset, 2007 Per la creazione dell’opera è stato impiegato un monofilamento, allo scopo di enfatizzare la leggerezza e la trasparenza del materiale.

Classica e allo stesso tempo futuristica, la silhouette realizzata dall’artista è composta da un bustino che richiama il cemento graffiato, una gonna a bolla e un grande collo a suggerire una criniera. L’elemento fotoluminescente delle croci si carica alla luce del giorno per liberarsi nel buio della notte. Giacca Btwin racing. Gonfiate o sgonfiate il vostro giaccone! FOTO 8 Progetto sviluppato da Oxylane per Stratermic Stratermic ha integrato a questo giaccone la tecnologia gonfiabile Supertech di Btwin.

Grazie ad una valvola situata sul collo si può gonfiare o sgonfiare la giacca per adattare l’isolamento termico al tipo di attività e all’ambiente esterno. Fori specifici assicurano traspirabilità, mentre l’isolamento termico è si deve all’aria che forma un cuscino protettivo dal freddo. Lungo il percorso espositivo sono presenti innovativi risultati sia nel campo dei tessili ad alto contenuto tecnologico sia nell’ambito del recupero e del riciclo dei materiali di scarto. Campioni di tessuto in Cardato Regenerated CO2 Neutral (Camera di Commercio di Prato, Consorzio Pratese per la Valorizzazione del Prodotto Cardato); tessuti tecnici in fibre riciclate che divengono basi ideali su cui far crescere giardini in verticale (Manifattura Maiano S.p.a.) e materiali innovativi come il tessuto non tessuto progettato per la protezione e lo sviluppo di piante e aree verdi (Terralenx by Lenzi Egisto S.p.a.) per arrivare al feltro da PET riciclato che, mescolato a fibra di lana e termolaminato, permette la produzione di elementi d’interior design ed oggetti tridimensionali (Lanificio Bigagli S.p.a.). E ancora, bottiglie in plastica riciclate alla base di tessuti outdoor altamente traspiranti e isolanti destinati all’attività fisica (“New Life” by Pontetorto S.p.a.); denim usato che torna a nuova vita attraverso un nuovo ciclo produttivo per la realizzazione di filati di cotone rigenerato (Pinori Filati S.p.a.); nuovi composti nati dal riutilizzo di scarti tessili (Dell’Orco e Villani S.r.l.), tovaglie luminescenti o tessuti che depurano l’aria (Next technology Tecnotessile).

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