Vendemmia 2011: una annata da manuale

Le previsioni sono buone anche se si vuole attendere ancora qualche settimana per le conclusioni. Lorenzo Mariani, presidente del Consorzio Chianti Rufina, dichiara: “Si sta concludendo la vendemmia con circa 20 giorni di anticipo rispetto alla media degl

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 settembre 2011 18:20
Vendemmia 2011: una annata da manuale

Firenze - Le previsioni per la vendemmia 2011, sono buone anche se si vuole attendere ancora qualche settimana per le conclusioni. Cautela e fiducia, all’ordine del giorno. Lorenzo Mariani, Presidente del Consorzio, dichiara: “Si sta concludendo la vendemmia nel territorio del Chianti Rufina con circa 20 giorni di anticipo rispetto alla media degli ultimi anni. Ad oggi si può considerare una vendemmia di buona qualità, per parlare di vendemmia ottima è necessario aspettare la fine di ottobre, terminate le fermentazioni e le svinature.

La stagione è stata eccellente fino al 16 agosto, nei dieci giorni seguenti c'è però stato un innalzamento eccessivo delle temperature, anche notturne, ed una assenza di piogge che dal giorno 30 giugno si è protratta fino a sabato 17 settembre, comportando per i grappoli di sangiovese una situazione a volte di stress idrico, con conseguente innalzamento nei mosti della percentuale di zuccheri. I Chianti Rufina 2011 saranno certamente vini dalle caratteristiche fortemente accentuate, tendenzialmente con alte gradazioni alcoliche, acidità predominanti e buona tannicità.Aspettiamo quindi con entusiasmo l'evolversi dei vini durante l'inverno nelle nostre cantine”. Giovanni Busi, Presidente del Consorzio Vino Chianti, dichiara: “Si sta finalmente verificando una significativa riduzione delle giacenze, si parla di circa 100mila ettolitri, e ne siano felici, anche se, dobbiamo lavorare ancora duramente per cercare, elemento di estrema importanza per tutto il settore, di recuperare il prezzo e fare in modo che l’intera operazione diventi remunerativa per le aziende associate al Consorzio.Il consumo, comunque, è aumentato in modo considerevole andando in questo modo a ridurre i volumi e riportando così le quantità dei magazzini in cantina verso un quantitativo fisiologico, e cioè, il corretto quantitativo che non va a creare effetti negativi sul prezzo, anzi, parte di questo prodotto può tranquillamente essere destinata all’affinamento in bottiglia ed entrare sul mercato negli anni a venire.A questa calo, si dovrebbe accompagnare una minor produzione sull’anno 2011 causata dal perdurare della siccità che dovrebbe contribuire ulteriormente ad un ripresa globale del mercato del vino Chianti.

Di fatto, era già da un anno che si intravedeva un trend positivo nelle vendite e quindi questo faceva ben sperare, come in effetti alla fine si è realizzato”. Prosegue: “Inoltre, grazie anche all’attività di promozione che il Consorzio svolge in modo efficace e puntuale e che è partita praticamente poco più di un anno fa, faccio quindi rifermento ad iniziative ed eventi all’estero, sia in ambito europeo che extra - come ad esempio l’iniziativa dello scorso aprile a New York, conclusosi con un ottimo risultato da parte di trade e stampa di settore, il Roma Wine Festival, evento di richiamo nazionale per i wine lover e addetti ai lavori, Vinexpo, manifestazione di livello mondiale per gli addetti ai lavori, la recente degustazione organizzata dalla CCIAA di Firenze a Monaco - stiamo cercando di dare sempre maggior visibilità e apprezzamento al nostro prodotto.Questo indubbiamente ci inorgoglisce perché stiamo parlando di una delle denominazioni più importanti ed estese d’Italia e quindi grandi numeri da mettere sul mercato”.

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