Europa e Stati Uniti nella nuova Governance globale

Pubblicati gli atti del convegno dello scorso ottobre alla Fondazione Spadolini di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 settembre 2011 21:08
Europa e Stati Uniti nella nuova Governance globale

E' stato pubblicato nelle settimane scorse il libro Europa e Stati Uniti nella nuova Governance globale (pp. 112, euro 12). Il volume, edito da Polistampa e curato dallo storico Cosimo Ceccuti e dal giornalista Italico Santoro, raccoglie gli atti del convegno tenutosi lo scorso ottobre alla Fondazione Spadolini di Firenze: in quell'occasione numerosi studiosi, tra cui giornalisti, americanisti ed esperti di diritto e relazioni internazionali, sono stati chiamati a confrontarsi sui rapporti tra USA e Europa nello scenario geopolitico mondiale. "L'equilibrio geo-politico del pianeta si giocherà sulla gestione delle risorse, in particolare quelle dell'Africa".

Il giudizio di Maurizio Molinari, corrispondente negli USA del quotidiano «La Stampa», sui futuri scenari mondiali è contenuto nel suo intervento L'America di Obama e l'Europa. Interessante anche la relazione dell'economista Michele Bagella sui cambiamenti conseguenti alla recente crisi finanziaria. Bagella analizza il rischio sistemico e il debito sovrano con i nuovi limiti all'emissione e le prospettive del fondo di intervento UME, temi di strettissima attualità proprio in questi giorni.

Altrettanto di rilievo la relazione di Giuseppe Bianchi sulla questione energetica, che affronta il costo tra domanda e offerta in relazione in rapporto con la disponibilità fisica delle fonti fossili e la sicurezza dell'approvvigionamento nella prospettiva del cambiamento climatico. Intervento di chiusura per Italico Santoro dedicato alle crisi geostrategiche derivanti dall'annientamento delle distanze dovuto alle conquiste della tecnologia occidentale. Un evento di rilievo, il convegno dello scorso anno, che in una città vivace del punto di vista culturale, ma ricca di occasioni mediocri, non rende facile saper discernere nell'intensa agenda pubblica.

Non è il caso della Fondazione Spadolini, che da decenni prosegue il prestigioso sforzo avviato ormai due secoli fa dall'Antologia del Vieusseux. N. Nov.

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