TAV: rischio ambientale, sismico ed erariale

Dubbi sul comportamento dei corpi idrici sotterranei e superficiali e sullo smaltimento delle terre, con un extra costo del 300%

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 settembre 2011 18:37
TAV: rischio ambientale, sismico ed erariale

Con il via libera alla realizzazione del sottoattraversamento di Firenze e alla costruzione della stazione Foster si accende la preoccupazione su nuovi rischi, rimasti un po’ in ombra nel dibattito seguito all’Accordo firmato lo scorso 3 agosto a Roma tra Regione, Comune, Ministero e Ferrovie:

non migliorano, malgrado gli smisurati lavori, le relazioni tra Firenze e il sud della Toscana: tra Rovezzano e Figline si continuerà con la promiscuità tra AV e servizi locali i quali rischiano di sparire del tutto si accentua soprattutto dopo la costruzione dello “Scavalco” la frattura tra la Firenze - Pisa e la dorsale Milano - Napoli passare sotto Firenze con l’AV differisce da quanto fatto a Milano, Napoli, Palermo, Torino e in tante altre città europee, dove il “passante” ferroviario è al servizio dei treni regionali la soluzione scelta per Firenze è diversa anche da quanto si è realizzato a Bologna, Anversa, Stoccarda, Berlino dove la stazione dell’Alta Velocità è più o meno in corrispondenza diretta con la stazione principale, e non a 1400 m.

di distanza questa corrispondenza, ricercata per anni dai politici al governo in Toscana (veri fautori di questo progetto) è stata strepitosamente mancata rendendo avventuroso ogni interscambio con i servizi di bacino, regionali e interregionali nella relazione tra Campo di Marte e Rifredi rimangono i due storici binari degli inizi del Novecento, utilizzati anche per portare a S. M. Novella quattro binari da Campo di Marte, due dei quali utilizzati per i servizi AV nel nodo fiorentino continuano ad essere presenti discontinuità, colli di bottiglia ed interferenze che rendono inverosimile l’avvio di un Servizio Ferroviario Metropolitano così come di un efficiente Servizio Ferroviario Regionale la nuova stazione Foster è intrinsecamente insicura, collocata com’è tra due torrenti e il rilevato ferroviario, è inaccessibile da nord e raggiungibile da sud con una rete stradale comunque insufficiente quei politici che oggi invitano a far presto (magari esprimendo riserve sulla localizzazione della nuova stazione) sono gli stessi che, senza alcuna fretta, accantonarono nel 2002 il progetto Zevi già approvato per approdare, tramite un concorso internazionale nel quale si erano stravolti radicalmente i connotati dell’opera, a quello di Foster, che andò avanti privo di Valutazione di Impatto Ambientale e più in generale di qualsiasi analisi costi-benefici.

La cancellazione della stazione regionale di superficie “Circondaria”, prevista in un primo tempo, non avvicinerà la Foster a S.M. Novella. Nell’accordo si parla infatti soltanto di un “collegamento adeguato”. Niente “people mover”, ma solo un binario a disposizione di chi, giunto a Firenze su una delle tante “Frecce”, dovrà percorrere 200 m. di marciapiede, risalire di altri 25, raggiungere S.M. Novella su veicoli ordinari e poi montare su un treno per Empoli, per Spoleto o per La Spezia.

I novanta milioni già stanziati verranno affidati al Comune non per il rinnovo della rete e di tutta l’interfaccia urbana dell’infrastruttura ferroviaria, ma per realizzare strade, rinunciando a qualsiasi miglioramento del Servizio Ferroviario Regionale. "Nell’attuale eclisse della democrazia le pur forti resistenze a quest’opera, da parte di cittadini, comitati, associazioni e, a suo tempo, da parte di un Renzi poi ricondotto a più miti consigli, non sono riuscite a sgretolare il fortissimo blocco di interessi consolidatosi attorno a questo totem -commentano dai Comitati dei Cittadini dell'Area Fiorentina- Pochi esponenti di un’incerta e divisa maggioranza politica in Regione si azzardano a interpellare la cittadinanza, se non per ripararsi dietro l’irrevocabilità dei contratti firmati".

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