Sito universitario parzialemente oscurato per protesta anti-Gelmini

Sulla home page di www.med.unifi.it c'è un banner contro la Riforma

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 settembre 2011 20:08
Sito universitario parzialemente oscurato per protesta anti-Gelmini

Da diverse ore in molti hanno notato la presenza su www.med.unifi.it di un banner di protesta contro la Legge Gelmini. E' un segno forte la pubblicazione sulla home page del sito della facoltà di medicina dell’Ateneo fiorentino di un banner di protesta contro la riforma universitaria. “Non so se ci sia da arrabbiarsi o sorridere per la pochezza di certi comportamenti. Ai baroni brucia ancora la rivoluzione del merito attuata con la riforma Gelmini. Ora che non possono più sprecare risorse umane ed economiche non rimane loro che protestare tristemente listando a lutto un sito internet”.

Questo il commento del consigliere regionale del PdL e portavoce nazionale della Giovane Italia Giovanni Donzelli “Siamo di fronte agli ultimi colpi di coda di un sistema che finalmente sta esaurendo il suo potere grazie all’azione riformatrice del Governo e del ministro Gelmini. Se si fosse fatto anche in altri settori quel che è stato fatto per migliorare il sistema universitario oggi avremmo forse qualche casta che protesta in più – con banner o senza – e sicuramente molti problemi in meno”, conclude Donzelli”. “Il sito della facoltà di Medicina dell’Ateneo fiorentino è istituzionale, e come tale deve svolgere funzione di informazione a servizio degli utenti e non accogliere proteste antigovernative.

Il Rettore si faccia garante dell’imparzialità del sito, facendo rimuovere ogni forma di protesta dalla home page. Inoltre chiediamo al professor Tesi di non tacere su eventuali proteste pretestuose, occupazioni in primis, garantendo il diritto di ogni studente di frequentare regolarmente le lezioni”. Così il consigliere regionale del PdL e coordinatore regionale della Giovane Italia Tommaso Villa e di Lucia Floridia, responsabile di Studenti per la Libertà Firenze a commento “Anno accademico nuovo, vita nuova.

O almeno così spereremmo. Cambiato lo statuto, confidiamo che cambino anche certe abitudini, quali forme di protesta inaccettabili perché realizzate in luoghi non consoni. I siti delle facoltà – ribadiscono - non sono bacheche personali di facebook, dove ognuno esprime il suo pensiero: l’università, in ogni sua accezione, è un bene di tutti. Per manifestare contro il governo i soliti detrattori della riforma Gelmini utilizzino altri spazi e altre forme di protesta, a partire dalla piazza, magari cominciando a manifestare il sabato pomeriggio, in modo tale da non ostacolare il regolare svolgimento della didattica”, concludono Villa e Floridia.

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