Sono tornati a Firenze in questi giorni i Swingle Singers, una delle ensanble più popolari e longeve della musica. Ieri sera al Teatro Puccini gli appassionati dell'interpretazione a cappella li attendevano ad una grande prova, che il gruppo musicale fondato in Francia nel 1962 da Ward Swingle, non ha lesinato. La formazione attuale, con base a Londra, è costituita da cantanti aglofoni USA, canadesi e britannici. Al Teatro Puccini hanno presentato Snapshots, una raccolta di brani nuovi uniti ai classici del loro repertorio, come Libertango di Astor Piazzolla e i Beatles.
Classica, jazz e folk come sempre rivisitati in versione a cappella, con un'applauditissima Bella Ciao, con cui la formazione ha reso omaggio al nostro paese. Non sono mancati brani dai loro ultimi album Beauty and the Beatbox e Ferris Wheels, come brani di Bach. E' loro la sigla bachiana di Superquark, la trasmissione televisiva condotta da un loro pluridecennale fan, Piero Angela, con cui da oggi sono impegnati a Roma nella reincisione del brano trasmesso in TV. Lo spettacolo di ieri sera al teatro Puccini era l'appendice del Festival Solevoci di Varese a complemento di un wokshop che il gruppo vocale specializzato nell'interpretazione a cappella di brani di vari generi, ha tenuto a Bagno a Ripoli per quattro giorni , per oltre 80 allievi cantanti, arrivati a Firenze da tutta Italia.
Ieri sera, seduti nelle prime file del teatro durante il concerto, i partecipanti al corso sono stati coinvolti dai cantanti sul palco in un dialogo vocale, insolito per qualità nel mondo della musica pop ove spesso le star ammiccano alla platea con esiti incerti. Un autentico divertimento per cantanti e pubblico fiorentino, salutato da uno scroscio di applausi al termine del concerto. N. Nov. Foto di Miriam Curatolo
