Difendere i gay dall'omofoba è incostituzionale, la Toscana non ci sta

Allocca: “Toscana in prima fila nella lotta all’omofobia”. La Toscana è stata la prima regione in Italia ad approvare nel 2004 una legge contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 luglio 2011 21:01
Difendere i gay dall'omofoba è incostituzionale, la Toscana non ci sta

Firenze – Difendere i gay dalla violenza omofoba è incostituzionale, ha dichiarato la Camera che ha nuovamente bocciato la legge contro l’omofobia approvando le pregiudiziali di costituzionalità. “La Regione Toscana si sente in dovere di far sentire la sua voce sulla questione – ha detto Salvatore Allocca, assessore al welfare e politiche per la casa – ed esprime solidarietà alle associazioni ed ai tanti cittadini che si sentono indignati di fronte a tale notizia”. “La Toscana è stata la prima regione in Italia ad approvare nel 2004 una legge contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere – ha proseguito Allocca – Nel 2007 è nata una task force che ha lavorato con enti locali e associazioni per la piena inclusione di bisessuali, transessuali e transgender.

Qualche anno più tardi, nel 2009, e’ stato attivato in seno alla presidenza un settore dedicato con lo scopo di dare più organicità alle azioni in materia di politiche contro le discriminazioni. Altro passo importante è stato la creazione di uno specifico osservatorio permanente con compiti di supporto all’attività della giunta regionale, attraverso il censimento e monitoraggio dei casi di discriminazione in Toscana e lo studio del fenomeno”. Nel sottolineare il grande impegno che negli anni la Toscana ha portato avanti mostrando forte sensibilità nei confronti di un tema delicato e complesso, Allocca ha concluso ricordando come la lotta contro tutte le discriminazioni dovrebbe essere patrimonio comune di tutte le forze politiche: “Quello che è successo alla Camera ci dimostra che non è così; ed è doloroso e sbagliato.

La nostra società rischia di modellarsi sulle differenze e sulle discriminazioni. Occorre invece un impegno ancora più forte su questo versante, da parte di tutti, per invertire la rotta e costruire una società che si basi sui diritti delle persone e sulla loro libertà di scelta come presupposto indispensabile per la costruzione di una compiuta cittadinanza”. “Ho presentato oggi – dichiara il Consigliere Regionale FdS/Verdi Mauro Romanelli – una mozione affinchè il Consiglio Regionale prenda posizione contro la bocciatura in Parlamento del testo unificato per introdurre nel codice penale l’aggravante inerente all’orientamento sessuale e all’identità di genere della persona offesa dal reato”. “La destra che governa l’Italia, per l’ennesima volta, si dimostra sorda rispetto alle richieste della società civile e minimizza pericolosamente atti di violenza e intolleranza che troppo spesso avvengono nelle nostre città.

Gravissimo e non democratico poi il fatto di non aver consentito neanche la discussione in aula”. “Da troppi politici spesso giungono generici attestati di solidarietà o vaghe condanne dell'omofobia, ma mai, come purtroppo anche questa volta, atti concreti”. “Spero che la mozione venga discussa subito alla prima seduta di Settembre, la Toscana deve prendere una posizione forte, senza reticenze e censure, e sono sicuro che così sarà". "La mozione, in maniera assai netta, prende le distanze dal voto di anticostituzionalità del Parlamento, ne boccia senza appello le motivazioni, impegna tutti i Parlamentari toscani a riportare in Aula il testo: un atto dovuto alle tante persone omosessuali e transessuali vittime di violenza gratuita e crudele” - conclude Romanelli

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