Careggi, pronto soccorso sott’acqua durante la notte

Mugnai (Pdl): «Ogni acquazzone un disagio. A rischio anche l’ecografo». Indignazione espressa anche da Nicola Nascosti e Tommaso Villa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 luglio 2011 13:40
Careggi, pronto soccorso sott’acqua durante la notte

"Ritonfa: il nuovo acquazzone della notte scorsa ha provocato un nuovo allagamento nei corridoi di Careggi" denuncia il PdL. E’ accaduto al padiglione 12, pronto soccorso, nei corridoi adiacenti alla stanza diagnostica dell’ecografia. Ne dà notizia il Vicepresidente della Commissione Sanità Stefano Mugnai (Pdl), a cui l’ennesimo impaludamento del policlinico fiorentino è stato segnalato con tanto di foto (a lato). «E’ impensabile – attacca Mugnai di concerto con i Consiglieri regionali Nicola Nascosti e Tommaso Villa – che un’area delicata e sensibile come quella del pronto soccorso debba finire sott’acqua a ogni temporale.

Si tratta dei corridoi, certo, ma sono quegli stessi corridoi che gli operatori percorrono rapidamente più e più volte, gli stessi che devono ospitare pazienti barellati e non. Non solo: il fatto che il muro esterno dal quale ogni volta penetra acqua sia quello che delimita anche la stanza diagnostica dell’ecografia mette a repentaglio il buon funzionamento di quei macchinari delicatissimi. Il tutto, visto il perdurare di questo stato di cose, nell’indifferenza di chi potrebbe e dovrebbe intervenire sulle strutture per evitare pericoli e disagi.

Cosa si aspetta?» «La Regione, nel Piano triennale delle opere pubbliche 2011-2013 relative all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi, ha previsto investimenti per quasi 348 milioni di euro. È possibile che non ci siano i soldi per risolvere il problema degli allagamenti post-acquazzoni?». È ciò che si domanda il consigliere regionale della Lega Nord Toscana, Gian Luca Lazzeri, in merito agli allagamenti che hanno colpito il padiglione 12 di Careggi. «Si è puntato a costruire un ingresso trionfale con grandi sale e grandi spazi, ma poi si permette che si allaghi il pronto soccorso dopo un acquazzone.

Serve – conclude il membro della commissione sanità – meno magnificenza, ma più sostanza».

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