Economia, modificata legge su imprenditoria giovanile

Il nuovo testo, che ha avuto il via libera a maggioranza, prevede interventi a favore anche dell’imprenditoria femminile e di chi ha usufruito degli ammortizzatori sociali. Innalzato da 35 a 40 il limite di età

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 luglio 2011 20:14
Economia, modificata legge su imprenditoria giovanile

Firenze – Aumentare il numero di coloro che possono accedere alle agevolazioni per l’imprenditoria giovanile in modo da ricomprendervi tutti i settori, le imprese femminili e chi ha usufruito degli ammortizzatori sociali. Questo è quanto prevede la rinnovata legge sulla promozione dell’imprenditoria giovanile che modifica la precedente del 2008. Il testo è stato approvato oggi a maggioranza dal Consiglio toscano con 40 voti a favore e 6 astenuti. Sempre a maggioranza, in via collegata alla proposta di legge, l’Aula ha approvato anche una risoluzione con cui l’Assemblea regionale impegna la Giunta a riferire nelle commissioni competenti, prima che le modalità vengano stabilite, sulle selezioni per l’accesso alle agevolazioni.Il nuovo testo di legge, come ha spiegato Caterina Bini (Pd) nel corso dell’illustrazione, nasce dalla consapevolezza delle difficoltà incontrate nell’applicazione della legge 21 del 2008 ed estende la possibilità di ricorrere alle agevolazioni da parte delle imprese formate da giovani in ogni settore.

Fino ad oggi le agevolazioni erano possibili solo a favore degli ambiti a maggiore potenzialità di sviluppo tecnologico e innovativo. Con oggi, invece, la platea dei destinatari delle agevolazioni ricomprenderà anche coloro che hanno usufruito di ammortizzatori sociali e le donne, per le quali la legge nazionale sull’imprenditoria femminile del 1992 non è più operativa perché in larga parte abrogata. Il nuovo testo di legge, ha sottolineato Bini, innalza inoltre il limite di età, portato da 35 a 40 anni.

In ultimo, la nuova disciplina sostituisce il finanziamento diretto rimborsabile a tasso zero con un contributo per l’abbattimento di interessi e con la prestazione di garanzia su finanziamenti e operazioni di leasing. Scopo della proposta di legge, ha concluso Caterina Bini, è portare aiuto a tutta l’imprenditoria giovanile in un momento di seria difficoltà per le imprese e l’occupazione, prevedendo un finanziamento di 5 milioni di euro l’anno.Numerosi sono stati gli emendamenti presentati da Pdl e Lega Nord.

Alcuni di questi, così come altri presentati dalla stessa maggioranza, sono stati integrati nel testo di legge. Sugli emendamenti e sulla necessità di accoglierli si sono soffermati Nicola Nascosti (Pdl) che ha sottolineato la necessità di incentivare le imprese che offrono opportunità ai portatori di handicap e alle categorie protette e Marina Staccioli (Lega Nord) che ha sostenuto che, al di là dei buoni intendimenti, le risorse a disposizioni non aumentano rimanendo sempre ferme a 5 milioni.

Giuseppe Del Carlo (Udc) ha invece affermato che le difficoltà incontrate dalla Regione nell’applicazione della legge ora modificata sono da attribuirsi, oltre che alla crisi economica, anche a un deficit strutturale e tecnico dell’intervento regionale. L’assessore alle Attività produttive, Gianfranco Simoncini, ha spiegato che la vecchia normativa è stata modificata perché, in effetti, si era verificata non sempre all’altezza delle necessità e ha precisato che il fine del modificato testo di legge è quello di rimettere in pista interventi di sostegno all’imprenditoria giovanile e prevederne altri a favore di quella femminile.

Simoncini ha anche evidenziato che l’approvazione di questa legge rappresenta il terzo atto messo in campo dalla Regione in neanche due mesi a favore del cosiddetto Progetto Giovani.

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