Moda: ‘Made in Italy’ di M. Camilla Bresci al Logic

La lingerie? Gli uomini non la guardano: il 61% non dà peso all’intimo sexy della propria partner

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 giugno 2011 14:34
Moda: ‘Made in Italy’ di M. Camilla Bresci al Logic

La collezione “Step family business” sarà presentata domani, mercoledì 15 giugno, presso la galleria 22|A22. Moda indipendente ‘Made in Italy’: M. Camilla Bresci presenta prima collezione donna. Dalle 22 l’after party al Logic con “Death in Plains”. Streetwear e glamour mescolati in 17 pezzi basic, per una produzione a chilometri zero realizzata a Prato con tessuti esclusivamente made in Italy: si presenta così “Step family business”, la prima collezione donna della giovane designer fiorentina, M.

Camilla Bresci, che sarà presentata domani, mercoledì 15 giugno (dalle 19), presso lo spazio multifunzionale della galleria e l’area di coworking “22|A22” (via della Mattonaia, Firenze). A seguire, dalle ore 22.00, presso il club Logic (Via De’ Macci, 79r Firenze), si terrà un party con il set di "Death in Plains" del pesarese Enrico Boccioletti che presenterà il progetto da solista tra musica elettronica, techno e new wave. Una collezione indipendente fatta di “capi versatili che possono essere tranquillamente indossati di giorno ma che con un paio di scarpe col tacco si adattano anche alla sera” afferma la giovane stilista.

Gli abiti di “Step family business” sono all'insegna del nero e bianco: maxi t-shirt, dettagli geometrici larghi e lineari, realizzati con mix di tessuti san gallo, cotone e pvc. Tra i grandi della moda il punto di riferimento della giovane Bresci è l’eccentrico Gareth Pugh (stilista inglese che attualmente vive a Parigi). La collezione è presentata in occasione di Pitti, 80esima edizione. M. Camilla Bresci (Firenze, 1983) dopo aver conseguito gli studi nei migliori istituti internazionali della moda (Polimoda Firenze; S.Martins London; FIT New York ) e dopo aver viaggiato in tutto il mondo é riuscita a maturare uno stile decisamente riconoscibile, moderno, fresco e grintoso.

Figlia di una cultura cosmopolita ma fortemente legata alla tradizione artigianale di altà qualità, Camilla Bresci ci ripropone il "Made in Italy" con i pezzi unici e personali, importanti per il loro valore creativo e singolare, nati sotto il segno del cambiamento. Vincitrice del concorso “Imprendo” della Camera di Commercio di Firenze. Spendere tempo e denaro nell’acquisto di sottovesti trasparenti e completi intimi in pizzo è inutile. O almeno, non è fondamentale per conquistare un uomo.

A rivelarlo è proprio il sesso forte che nel 61% dei casi rivela di non dare peso, durante gli incontri hot, alla mise della propria partner. I dati provengono da un sondaggio del club Eliana Monti, specializzato in incontri per single. A prova del fatto che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, vi è, d’altro canto, il fatto che ben il 78% delle signore, invece, dichiara di prestare molta attenzione all’abbigliamento intimo nella vita di coppia. “Spesso nelle coppie collaudate non si fa più caso ai dettagli, ma questo non è un bene per l’amore e la passione.

Chi è single e vuole conquistare, di solito fa attenzione all’abbigliamento intimo, soprattutto le donne. Gli uomini invece si lasciano guidare di più dall’istinto del momento, tralasciando particolari e atmosfere” spiega Eliana Monti, fondatrice dell’omonimo club per single. Ciò nonostante ci sono degli indumenti che spegnerebbero l’interesse anche dell’uomo più attratto. In cima alla classifica compaiono i cosiddetti “mutandoni della nonna”, gli slip enormi che tanto piacevano alla single per eccellenza, Bridget Jones.

Il 28% degli uomini non li vorrebbero mai vedere sotto la gonna della propria compagna. Il 20%, invece, considera inguardabili i gambaletti, le calze corte che vengono spesso utilizzate dalle donne contro il freddo. A distanza segue la maglia di lana (19%), tanto utile contro il raffreddore, quanto nociva per la passione e l’eros. Ci sono poi coloro che non sopportano gli indumenti difficili da sfilare, come ad esempio il body che raccoglie la disapprovazione del 17% degli uomini. Il 16%, infine, è contrario al collant sia per la scarsa praticità sia per la poca femminilità.

“Alcuni indumenti vanno evitati quando si ha un appuntamento galante. Il rischio, infatti, è quello di deludere le aspettative del partner. E’ ovvio che non bisogna indossare abiti con cui non ci si sente a proprio agio, però d’altra parte non bisogna nemmeno esagerare mostrando poca cura per se stessi” precisa Eliana Monti. Quasi la totalità degli uomini e delle donne, comunque, afferma di prestare attenzione, in egual modo, alla pulizia e all’igiene del partner. A suscitare particolare interesse è la fragranza indossata dal proprio amante.

Il profumo, infatti, a detta degli esperti dell’anima gemella è fondamentale per permettere lo scoccare del colpo di fulmine.

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