Strutture residenziali, sì a modifica regolamento

Con 32 voti a favore il Consiglio approva la proposta di legge per un aggiustamento delle norme teso, tra l’altro, a permettere i piccoli interventi. Si astiene la Lega

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 giugno 2011 19:46
Strutture residenziali, sì a modifica regolamento

Firenze – Via libera a una modifica del regolamento di attuazione della legge sul Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale (legge n. 41 del 24 febbraio 2005). La proposta di modifica ha ottenuto il via libera del Consiglio a maggioranza: su 35 votanti, 32 voti favorevoli e tre astensioni (del Gruppo Lega Nord Toscana). La modifica, che riguarda le strutture residenziali e semiresidenziali, ha lo scopo di fare chiarezza su alcuni punti del regolamento in vigore, che avevano dato origine a dubbi interpretativi, e di snellire le procedure.

Come ha spiegato il presidente della commissione Sanità Marco Remaschi, il regolamento in vigore, che concede alle strutture già in attività di continuare a operare con le vecchie regole, estende la propria applicazione alle strutture anche in caso di “variazione dei posti letto o modifica della destinazione d’uso di locali e spazi”. Questo impone, di fatto, un adeguamento ai nuovi requisiti anche in presenza di modifiche non strutturali o marginali. Per questo il termine “variazione di posti letto” viene sostituito con quello di “incremento”.

In secondo luogo dopo le parole “destinazione d'uso dei locali e degli spazi”, viene introdotto l'inciso “che comportino il venir meno dei requisiti organizzativi prescritti al momento del rilascio dell'autorizzazione”. “L’aggiustamento – ha detto Remaschi - risponde quindi alla logica del buon senso e prevede inoltre anche un sostegno alla disabilità visiva”. Dal consigliere della Lega Gian Luca Lazzeri, la sottolineatura che “il rinvio ad un regolamento attuativo potrebbe non essere positivo a prescindere anzi, degrada i diritti di cittadinanza sociale.

Occorre un cambio di prospettiva”. Per il vicepresidente della commissione Sanità Stefano Mugnai (Pdl), invece, la modifica “è ragionevole”, tuttavia si è detto d’accordo con l’analisi di Lazzeri: “è condivisibile l’appunto su una inclinazione a spostare la potestà decisionale dal Consiglio alla Giunta”.

Notizie correlate
In evidenza