Montolivo, un assist per il futuro?

Il Calciomercato viola passa per gli 'indizi'. Si riparte da Mihajlovic e da Corvino. Si riparte dagli stessi dubbi e si fanno nomi che ancora non convincono l'ambiente distante e titubante.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 giugno 2011 13:44
Montolivo, un assist per il futuro?

Anche a Campionato finito (Calcio-scommesse permettendo) l'ambiente viola si trova a dover fare i conti con i continui dubbi esistenziali che hanno accompagnato l'ultimo periodo di una bella, a tratti travolgente per altri sconvolgente, storia del Calcio fiorentino. Basta fare il nome di Stevan Jovetic per scatenare l'immaginazione di una stagione che nessuno ha vissuto, lui per primo e che sarebbe stata una possibile svolta. Mille giustificazioni, l'uomo migliore venuto a mancare, il ragazzo prodigio recuperato con i migliori (?) mezzi messi a disposizione dalla medicina moderna e persino tutelato dal possibile rientro in campo per non alterare gli equilibri fisici faticosamente ristabiliti.

Poi la chiamata in nazionale, la libertà di rispondere 'obbedisco', con una lettera in tasca da parte di 'mamma e papà' che recita sinteticamente 'Corri piano, non sudare' ed il conseguente panico per l'ansia da prestazione. Salvo poi sperare nel buonsenso altrui, affidandosi, alla maniera di Bob Dylan, a quel vento portatore di tutte le risposte che non riusciamo a dare. Risposte che non ci sono ancora sul caso Montolivo. Riccardo è il capitano della squadra.. lo sarebbe, se restasse. Una volta non era cosa di poco conto portare la fascia al braccio.

Lui si lamenta perché manca il dialogo con la Società (tanto che in una intervista gli viene chiesto se la Società abbia remore ad incontrare il suo procuratore) poi prende tempo ed il rinnovo si allontana. Finisce il campionato ed il 'traditore' annuncia di non voler rinnovare perché qualcosa è cambiato. L'AD Mencucci risponde che "Montolivo è il passato". Noi, che abbiamo la possibilità di effettuare ricerche su internet, troviamo facilmente precedenti illustri, non ultimo un certo Cesare Prandelli che disse qualcosa tipo "Non ci credo più". Montolivo scende in campo nella Nazionale di Prandelli e gioca anche bene, offrendo un ottimo assist al suo amico Pazzini, forse un assist per il futuro.

No, a fine gara Riccardo dice che per un anno è ancora legato a Firenze. E al buon Mencucci chi lo dice? Un anno in viola con l'ipotesi di liberarlo a parametro zero. Meglio vendere ora e ricavare qualcosa (circa 13 milioni) per il Calciomercato di Corvino che appare, al momento, piuttosto nebuloso. Vargas vale circa 11 milioni invece. Ora, posto che Montolivo abbia le sue pressanti richieste (Milan, Inter, Juve e squadre estere) l'esterno del Perù potrebbe aiutare le casse societarie. Richieste, offerte, interessamenti? Capitolo Gilardino, meglio allora guardare al bomber che non avrebbe intenzione di lasciare Firenze e che invece potrebbe essere il primo indiziato se l'idea di buttarsi su una nuova punta fosse quella più accreditata. Al posto di alcuni 'big' magari potrebbero arrivare i giovani "Buso boys", che possano essere già pronti per accarezzare l'erba del Franchi lo hanno dimostrato a più riprese.

Certo occorre tempo ed il giusto affiancamento, occorre un ingresso graduale e mirato, un percorso tecnico efficace, un.. 'progetto'? Poi c'è Frey, non dimentichiamo il portierone che si è infortunato e ha lavorato sodo per rientrare nel ruolo di titolare. Boruc e Neto a disposizione e lui che batte i pugni sul tavolo e dice "il titolare sono io, pretendo rispetto". Ma 'rispetto' lo pretendono anche quei tifosi irriducibili che si telefonano in questi giorni ponendosi l'un l'altro la fatidica riflessione a voce alta "Ma che lo rifai l'abbonamento te?".

Perché poi lo Stadio, fortunatamente, raccoglie anche amicizie e passioni. Non si rincorre solo il pazzo calendario mediatico, non si cerca conferma alla giocata della Snai, si pensa anche ad incontrare gli amici e passare bene un paio d'ore in compagnia, possibilmente divertendosi. Possibilmente con l'idea di vantarsi dei propri colori con orgoglio, anche se l'aria è cambiata, anche se il ciclo è finito. Quanta aria è cambiata dall'era del primo Scudetto, dalla prima Coppa internazionale, dalle grandi imprese sui campi italiani ed europei o da quando in campo scendeva Antognoni, dalla coppia Baggio-Borgonovo, dalle parate di Francesco Toldo? Eppure nell'ultima stagione sono stati celebrati e ringraziati praticamente tutti, perché hanno lasciato qualcosa e resteranno sempre parte della Fiorentina. Una Fiorentina che non cessa di esistere per una stagione andata male..

pardon, 'dignitosamente' male, ma che è chiamata a dare segnali di ripresa, ad una maggiore trasparenza. Si usa spesso la terminologia del "Processo alle intenzioni", semplicemente conoscerle, alle volte, non sarebbe male. AL

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